giovedì 17 ottobre 2019

E poi ti ritrovi ad imparare un altro mestiere, quello è stato relativamente facile quando ti ci butti a -corpo morto- . Ed ho provato a cambiare la mentalita di contadino, eppure le tante letture i convegni, il sindacato, il partito , dovevano staccarmi da quel mondo, ma quando negli anni dei sogni fantastichi un avvenire da contadino non ti stacchi più da quel mondo.
Forse se fossi stato tutta la vita contadino mi sarei adeguato ai mezzi mezzi meccanici, ad uscire dal sistema famiglia e diventare azienda, ma troncato lì e poi pensionato ritrovarmi col sogno realizzato, anche se per obbi, è stato ritrovare dopo tanti anni nel mio mondo fatato; di orto, olivi casa in campagna.
E un sacco di amici come voi che mi permettete di tenermi a veglia di primo mattino e narrare cose spicciole ma vere, quelle che una vita regala ad ognuno di noi...
E sognare fino all'alba cammini e cose belle finche l'alba ci mette davanti alla realtà, sognare vuol dire vivere.
A! do quasi sempre la buonanotte ma il buongiorno.....
Buongiorno

lunedì 14 ottobre 2019

Cerchi di stare coi tempi ma è battaglia persa, quando ti passano davanti moltissimi anni, avvenimenti caschi sempre in confronti e allontanandomi sempre più dal mondo produttivo culturale sportivo caschi in confronti, in retorica, poi il periodo è quello che è, arrivo sempre a una conclusione:
Vale raccontare a 84 anni?. Credo do nò!
Il rischio c'è e tanto di diventare patetici, di essere smentiti dagli storici con le loro certezze in date, confronti.
Il vecchio miscolando ricordi ed emozioni molte volte non è creduto oppure diventando ripetitivo stanca l'ascoltatore.
Io molto ho raccontato del vissuto ora devo darmi una regolata: accettare i miei 84 anni e i limiti che questa età comporta, non è rinuncia: è accettare il presente.
Mi vedresti BENE ora barcullare per borghi e sentieri magari vestito moderno in tv: sarei ridicolo.
Ma ora accettando il presente con fiducia e sperando nella salute nel mio intimo mi godo questi ricordi e soppeso il presente, non è facile, ma è doveroso . Vuol dire accettare il presente E FARE QUELLO CHE L'ETà PERMETTE

sabato 12 ottobre 2019

Credevo di non trovarti invece appena scollino eccotelo: un tafano, già le zanzare in abbondanza, il caldo afoso affrihano......Come si camminava male e si era in uno dei sentieri più belli: Barconevisi Collegalli bel tratto all'inizio, ma si scoppiava ,,,,, ma vedrai quando si arriva a Vallina comincia il fresco, dice Colei, afa anche al fresco e prima di Montoderi nella via incassata e in salita ti arrivano due motocros, un polverone e puzza di miscele!
Ghamo giriamo il culo e indietro, per un poco bene poi un rumore di motocoltivatore con due ragazze sopra: stia attento al cane ne abbiamo tre dietro: Arrivano tre bestioni prendo bat un collo ma credevo a peggio si comportano bene. li reggono , fermano il moto coltivatore e ci invitano ad andare avanti svelti.
Sa noi abitiamo nel bosco.
Una tirata sino al bivio per Buecchio
Accidentahani un ho guardato nemmeno se erano belle! dico a Colei!
Perchè vuoi tornare in bosco?
affacci i chè? un mi riordo nemmeno i che cercherei......

giovedì 10 ottobre 2019

CIELO DI LUGLIO
Non l'ho più visto così
un cielo a Luglio:
La vedova singhiozzava
binbi in pianto
l'aria era asfissiante sottoterra,
i pidocchi da giorni rodevano il cranio
Fuori sibilavano i proiettili di cannone
un sibilo e poi lo scoppio.
Per un attimo fuori il silenzio:
Andiamo disse il babbo
non resisto più....
Uscimmo dal rifugio , scendemmo nella valletta:
Ecco , disse il babbo, sotto questa vite a pioppo.
Rimanemmo in silenzio:
i grilli cantavano
in cielo migliaia di stelle brillavano
i grappoli ancora acerbi pendevano sopra a noi.
Mi addormentai.....
Via lesti! nel rifugio!
dei passi di corsa: ci sarà battaglia?
Dentro il solito puzzo, i lamenti della giovane vedova
i pidocchi ricominciarono a dare fastidio...
Ho visto in 84 anni tante volte il cielo a Luglio
ma non l'ho visto più cosi bello!
come quella notte del Luglio del 1944



CIELO DI LUGLIO
Non l'ho più visto così
un cielo a Luglio:
La vedova singhiozzava
binbi in pianto
l'aria era asfissiante sottoterra,
i pidocchi da giorni rodevano il cranio
Fuori sibilavano i proiettili di cannone
un sibilo e poi lo scoppio.
Per un attimo fuori il silenzio:
Andiamo disse il babbo
non resisto più....
Uscimmo dal rifugio , scendemmo nella valletta:
Ecco , disse il babbo, sotto questa vite a pioppo.
Rimanemmo in silenzio:
i grilli cantavano
in cielo migliaia di stelle brillavano
i grappoli ancora acerbi pendevano sopra a noi.
Mi addormentai.....
Via lesti! nel rifugio!
dei passi di corsa: ci sarà battaglia?
Dentro il solito puzzo, i lamenti della giovane vedova
i pidocchi ricominciarono a dare fastidio...
Ho visto in 84 anni tante volte il cielo a Luglio
ma non l'ho visto più cosi bello!
come quella notte del Luglio del 1944



CIELO DI LUGLIO
Non l'ho più visto così
un cielo a Luglio:
La vedova singhiozzava
binbi in pianto
l'aria era asfissiante sottoterra,
i pidocchi da giorni rodevano il cranio
Fuori sibilavano i proiettili di cannone
un sibilo e poi lo scoppio.
Per un attimo fuori il silenzio:
Andiamo disse il babbo
non resisto più....
Uscimmo dal rifugio , scendemmo nella valletta:
Ecco , disse il babbo, sotto questa vite a pioppo.
Rimanemmo in silenzio:
i grilli cantavano
in cielo migliaia di stelle brillavano
i grappoli ancora acerbi pendevano sopra a noi.
Mi addormentai.....
Via lesti! nel rifugio!
dei passi di corsa: ci sarà battaglia?
Dentro il solito puzzo, i lamenti della giovane vedova
i pidocchi ricominciarono a dare fastidio...
Ho visto in 84 anni tante volte il cielo a Luglio
ma non l'ho visto più cosi bello!
come quella notte del Luglio del 1944



martedì 8 ottobre 2019

0, E tre, bel sereno e un cielo stellato come non si vedeva da tempo mi ha accolto all'apertura della finestra malgrado le inutili luci della piana.
Oggi me ne starò tranquillo a casa facendo i tanti lavoretti per prepararmi alla raccolta delle olive, la rete l'ho sistemata tappando alcuni foretti dovuti all'usura ripulirò il sentierino e nel pomeriggio la solita camminata. Ieri ci siamo stancati un poco sul Serra cercando funghi che non c'erano e le poche castagne cadute quà e là , ma camminando ore ne abbiamo trovate quel che basta per scorreggiare tutta la notte!
Colei durante il cammino era nel suo mondo e narrava di castagne raccolte, di veglie nei metati, di lotta non facile coi topi per tenerli lontani dalla cassapanca della farina, di rughe perchè non cadessero nel terreno di altri........
Mondi diversi i nostri lei montanara, io contadino di poggio, in gioventù, poi riciclati lei commessa, io tagliatore di tomaie,ma quello che fai in gioventù rimane nel cuore, poi la fortuna di ritrovarci in pensione con la terra appiccicata alle scarpe non ha prezzo. Buongiorno

sabato 5 ottobre 2019

O questa stadina? battuta dalle ruote delle Panda dei tartufai dove andrà? Ti ricordi, un tempo si vedeva una casa ora la vegetazione copre tutto, Ma si và a vedere: Da vicino fra le vitarbe e edera si vedono i muri, ma la strada continua, in cima non arriva certamente, la conosciamo bene la strada sopra, si continua la valletta si allarga poi una semicurva e la collina ripida e coperta da una vegetazione impenetrabile, lì è il mondo del tartufo e tutti lo sanno che l'alta valle della Chiecina è da sempre terra da tartufi e questa strada battuta dalle ruote lo dimostra.
Ecco che appare una Panda bianca il guidatore ci saluta con un cenno a fianco un cane riccioluto, poco più avanti una rotonda e finisce la strada.
Tornando indietro si commenta le tracce di viti, quì saranno state prode campetti di erba medica, polli a ruspare intorno casa.
Dove saranno tornati gli ultimi mezzadri sfuggiti alla miseria forse entrati in conceria ,tornati in un quartierino fra i malaudori di quel tempo......
Si vedono spesso in campagna ruderi ed abbandoni e camminando rievochiamo un mondo che non sappiamo scordare......

lunedì 2 settembre 2019

Ma che fai? ti commuovi per un allocco e poi gridi ributtateli in mare?
Ieri appena calato il sole è ricominciato lo sgraziato canto dell'allocco.
Ci sono sempre stati in Bronconaia l'allocchi ma era del tempo che non li sentivo. Non erano mai venuti cosi vicini, addirittura a pochi metri dal terrazzo, ho subito pensato all'allocco affogato nella piscinetta dei miei vicini, forse un compagno lo cerca ancora chissà ...... Mi sono venute alla mente le anzie i patimenti di chi vede partire figli in cerca di vita migliore e poi le arriva la notizia che non vorrebbe nessuno.
Ma che pensieri hai stamani maresco? sei proprio un allocco, guarda che bella giornata serena che ai davanti! Che te ne frega a te che sei allo sgocciolo degli anni di cose che ci sono sempre state............-i vecchi subiscon l'ingiuria degli anni.......

venerdì 16 agosto 2019




VOLTERRANO

martedì 30 luglio 2019

C'è del nebbione in giro presagio di caldo? d'altra parte si và verso Agosto.
Stamattina non ho voglia di raccontar passati, il futuro? specie quello politico mi sembra smunto, senza prospettive finisce tutto in slogan vuoti e cene e io che non sopporto entrambi faccio il peggio:mi rintano nei boschi sempre più violentati anche quelli da trattori e seghe, non solo legna ma truciolato.
Me lo hanno consigliato anche a me: -Ma che stai a durà fatia a portare su legna! comperi un sacchetto e via!-
Consigliare a maresco di non durare fatia è come consigliare al papa di diventare ateo.
Ma che un lo sapete che io godo quando duro fatia!è tutta la vita che duro fatia e mi ha reso: un ho fatto i soldi!
Oche vi pare poo mangiare sempre e un fare soldi!
Emi consigliò bene Carlo il barbone e ce l'ho fatta!
Gnamo! quì al compiuter si fa discorsi a bischero e ci divento gobbo, non juventino, gobbo da agganciarsi in colletto del bavero della camicia all'occhiello delle mutande!
Aspetto ordini superiori e poi si vedrà dove andro a sudare
ma che volete anche il buongiorno? sii....
bongiorno!

giovedì 18 luglio 2019

Vieni nini ti do l'ovino fresco!
Poerino un sudà! un devi troncatti la schiena come s'è fatto noi.....
Studia nini! un devi venì ignorante come noi,,,,,,
Si è fabbricato pappemolli che pensano in grande! l'orto? oggi c'è l'economia globale, la campagna? roba da medio Evo, ci vuole tecnologia! il commercio, le città:
O questi pomodori come sono bonI, da dove vengono?
Dal medio Evo di tupà vengono!
Solo scuola fabbrica balordi! e ne sono stati fabbricati tanti, milioni che votano altri balordi che non hanno pratiche della vita.
E poverini oggi i nostri bimbi: vanno a scuola da gente che porta l'ombrello quando c'è l'altra pressione......
Si era meglio se andavi a zappare un pochino così imparavi come da un seme nasce una pianta, un frutto.
Colpa nostra: non abbiamo raccontato il passato e non ci siamo fatti rispettare il nostro duro sudare, si vergognavano dei padri e del passato dei padri ecco il risultato: gente sonza storia dietro le spalle, improvvisatori.

lunedì 1 luglio 2019

Era anarchia il lavoro contadino nella mia famiglia: ci vai tè a batte dal ..... domattina?
Ci andrò io.
C'era da alzarsi presto ma le levate prima dell'alba non mi hanno mai fatto un baffo, magari mi alzavo un poco indolenzito dalla fatica del giorno prima, poi passava presto.
A molti, piaceva fare la massa delle presse di paglia, io preferivo andare a buttare i covoni sull'elevatore col forcone, quindi non avevo rivali un forcone mi toccava sempre.
Era un lavoro di fatica ma regolare.
C'era a fine battitura il lavoro che dava più noia portare in spalla i sacchi di grano è lì lo sforzo era maggiore.
Essendo come ora poco incline a baldorie me ne stavo in disparte a fine battitura mentre gli altri facevano scherzi grossolani.
Ma i pranzi malgrado che avvenivano in ora calde e con tanta fatica addosso la mia parte la facevo.
Da ragazzotto: 15- 17 anni erano paperi arrosto le migliore pietanza ma da gli anni 52 circa in poi erano polli in forno, e che polli:allevati fuori a granoturco, li dovevi staccare a morzi dall'osso e i dolci: mi fanno ridere le leccafiate che vendono ora le pasticcerie: uova latte zucchero e limone le paste reali, i cantuccini, li levavi dal forno e sentivi il profumo dai campi...
Dico sempre, basta passato contadino, ma poi il resto, ho che è stato vivere? Si nasce predisposti? forse si, almeno io......
Vado ora con la zappa a pulire un sentiero, è lavoro? nò e riassaporare la polvere di terra, quella che i non contadini la chiamano sudicio, per mè è sapore di vita.

sabato 22 giugno 2019

Una voglia di solitudine mi prende e andare in vacanza: io te e il cane, ma una vacanza a modo nostro dove non ci sono alberghi, pensioni, camerieri addestrati a sorrisi forzati, dove non ti ci consigliano agenzie di viaggio, dove non sia un posto esotico, dove per arrivare non ci voglia mezzi di trasporto, non ci sia code.
Partire camminando fra ginestre sfiorite in una lunga stradina di campo e intorno olivi alti e belli come un tempo salutare con un cenno un contadino intento al lavoro,e camminare, camminare sinchè non si ritorna con un bel giro a casa.
Si! per un anziano la più bella vacanza e camminare in salute e ritornare in casa come in un nido, il nostro nido da dove da tempo i figli cuculi sono partiti per altri nidi.

sabato 15 giugno 2019

Si scese dalla camera con l'ascensore e si arriva in sala di attesa e sorpresa: Eppure è lui!, nessuno di noi osò dirgli niente. lui fumava assorto in sà che pensieri, camminava lentamente fumando, la sala era grande e gente ce ne era ma nessuno di noi osò fargli un cenno, un saluto
O gente! Era Berlinguer,,
Più passa il tempo è più è un mito per la gente di sinistra, non ci sono dubbi era un grande! e io contadino smesso e operaio da poco sono lì a pochi centimetri da colui che era già un grande dirigente comunista e ora dopo decine di anni. mito della gente di sinistra e rispettato anche da chi l'ha avuto avversario.
Poi lo scorrere della vita nel suo nome abbiamo poi fatto scelte diverse fra compagni. a volte ci scanniamo verbalmente, passiamo da una divisione all'altra, poi tutti ci si unisce nel ricordarlo: eppure allora c'erano ortodossi come ora che dicevano peste e corna di Berlinguer invocando Togliatti e Stalin.
Quanta umanità ha la gente di sinistra ma anche tanta tendenza a dividersi ma se si guardasse indietro chi erano e in che condizioni vivevano i lavoratori prima che nascesse l'idea sociale?
E io vecchio quasi inutile, sono ancora di sinistra o hò preso la strada sbagliata?
Che brutta domanda mi pongo a 83 anni?

domenica 9 giugno 2019

BUONGIORNO:
Finiti i festeggiamenti per la vittoria di SIMONE GIGLIOLI ora occorre ricucire le ferite e che non lascino cicatrici fra le gente della sinistra, troppe divisioni troppe lacerazioni fanno male e io che vengo da molto lontano ne sò molto anche sè da anni essendo fuori dal mondo reale ho sempre seguito dal mio comodo poggetto di pensionato.
Dal mio punrto di vista vedo che c'è tanto, non solo di ricucire, ma anche di cambiare per riavvicinare gli ultimi quelli in difficoltà economica,quellli che non hanno possibilità a fare politica nelle cene, nelle feste,nei vuoti convegni ma nei luoghi dove c'è chi ha difficoltà sia economica che di salute.
E tenere l'occhio ai disagi del popolo vicino a noi dove intere zone come quelle montane e di collina semiabbandonate dal continuo spopolamentoBUONGIORNO:
Finiti i festeggiamenti per la vittoria di SIMONE GIGLIOLI ora occorre ricucire le ferite e che non lascino cicatrici fra le gente della sinistra, troppe divisioni troppe lacerazioni fanno male e io che vengo da molto lontano ne sò molto anche sè da anni essendo fuori dal mondo reale ho sempre seguito dal mio comodo poggetto di pensionato.
Dal mio punrto di vista vedo che c'è tanto, non solo di ricucire, ma anche di cambiare per riavvicinare gli ultimi quelli in difficoltà economica,quellli che non hanno possibilità a fare politica nelle cene, nelle feste,nei vuoti convegni ma nei luoghi dove c'è chi ha difficoltà sia economica che di salute.
E tenere l'occhio ai disagi del popolo vicino a noi dove intere zone come quelle montane e di collina semiabbandonate dal continuo spopolamento

venerdì 7 giugno 2019

Alzarmi presto al mattino è aempre stata una mia abitudine stare a letto sveglio non ci resisto, lo dovevo starci da bambino, dormivo con mio fratello, il contrario di me, lui per svegliarlo ci - voleva il cannone ma si sà sempre impegnato in politica ha sempre fatto le ore piccole,
Quando al mattino sentivo gli zoccoli del mulo del Peoro o il ciuco di Milio di Ponsone aprivo appena lo scurino e guardavo giù nella valle se passava il treno a vapore
Ma che racconti maresco?
......è sì a volte nel narrare mi sembra di sognare, dagli zoccoli dei muli al frastuono di oggi.
Ogni tanto - mi affaccio al mondo: nomi di cibi strani, uso di parole straniere,gente che passa e nemmeno si accorge che ci sei. figli lontani, trovi un coetaneo: sapessi chi è morto!....
strade bianche che spariscono, nelle campagne gente in pigiama al mattino.
Se non avessi le colline i boschi a rammentare che sono vivo .... stò bene quando mi ritiro nel mio mondo: allora ritrovo il vento, il fruscio delle foglie la terra con le sue tante sfumature, la terra di collina che cambia colore stuttura, non mi piace la terra di pianura è terra di riporto venuta dalle colline, dai monti è come la tanta gente di città anchessa calata a cercare stabilità ma non la troverà mai, ne lì, ne ritornando indietro.

venerdì 31 maggio 2019

Trilla il telefono , un parente che mi chiede di una persona dhe abita nella mia via.
Stà la casa a te vicino, dice il cognome : buio!.......
Non avrei mai pensato di ritrovarmi a vivere in un mondo così:
Passano auto e via , gente che corre con cuffie, cammina e zipola, eppure sono più di quaranta anni che abito in una via di campagna anche se c'è la caserma della guardia di finanza, il cimitero, in cima una scuola.
tura di un morto,mi raccontava Fiore < un vecchio quando ci tornai.
E dopo un mese conoscevo tutti e i vecchi mi narravano cose del passato
Piano uno alla volta i vecchi testimoni di via Catena sono spariti ora sono vecchio: ma io: che racconto?, coi pochi che conosco ci vediamo ala coop , i funerali? chi li vede? un carro con tre macchine. ogni tanto una diecina: O chi sarà morto c'è una diecina di macchine?
Quaranta anni fà rimaneva bloccata la via.ad ogni funerale.
Ma devi raccontare! a chi, se scrivi puù di due righi non li leggono e meno male c'è questo aggeggio moderno senno mi domanderei: a chi racconto al vento......

martedì 28 maggio 2019

Si sono alla deriva, ormai fuori posto, non condivido più niente del vivere quotidiano tutto è fuoriposto, ma è un vivere questo?
Questo mi sono detto allo scrutinio delle europee nei vedere vincere personaggi che dividono la gente, sono andato a letto quasi tremando non perchè ho una idea ma quel seminare spicciolo di odio, di arroganza di distacco fra la gente.
Poi Lunedì sera nel vedere altri risultati nelle comunali mi sono ripreso.
Non perchè in molti casi a vinto la - mia parte, ma perchè dove c'è più contatto fra la gente, c'è più umanità.
Quell'abbraccio fra i due sfidanti di EMPOLI VALE 1ooo vittorie, quella borraccia passata a NIBALI uguale, è dai piccoli gesti che si deve ripartire, dai borghi, dai paesi, si fino alle città.
Ma è umanità imprecare coi più deboli, è divertimento vedere ragazzi farli correre con una bici sotto il diluvio, vederli nelle discese rischiare la vita, è umanità far morire gente sul lavoro, per cosa?
Ma quando si capirà che la vita vale più di un viaggio, di un lusso?
Si POGGIANTI E BARNINI, QUEL CORRIDORE CHE NON Sò' SCRIVERE IL NOME IN QUEL MOMENTO NON PENSANDO HANNO FATTO UN GESTO INDICANDOCI UNA VIA: PIù UMANI.
E un dite che Maresco fa moralli da bacchettone, con rispetto per chi ha fedi come si sà sono un non credente e sono agli sgoccioli della mia lunga vita.

venerdì 24 maggio 2019

O GENTE! IO C'ERO avevo 10 anni e ho visto nascere la libertà di potere scegliere, non erano perfette quelle elezioni me le rammento bene, a pochi passi dal seggio c'era un tavolo del partito comunsta dove si invitava a votare per loro , poco più lontano un tavolo dei socialisti In chiesa ci pensava il prete a fare propaganda per la democrazia cristiana ma dentro le cabine elettorali si sceglieva, per la prima volta le donne votarono.
Noi abitavamo vicino la scuola di Castelnuovo d' Esa dove era il seggio, salivamo un ciglio ed eravamo davanti la scuola ma mia madre si vesti a festa si diede la cipria ed emozionata passo dalla strada per andare a votare.
Imperfetta ma nasceva la democrazia dopo 20 anni di guerre e prepotenze fasciste.
Ora come fù allora è importante andare a votare buongiorno.

giovedì 23 maggio 2019

Passano persone o in auto, quelle che camminano quasi tutti con in mano l' aggeggio fatale i più anzinani ho ti danno un secco buongorno o tirano dritti.
Passasse uno che canticchia o fischietta un motivetto quando ero ragazzo io, l'altro secolo, c'era più miseria ma la gente parlava, canticchiava, fischiava, quanto ho cantato mentre lavoravo nei campi , altri uguale o si chiamavano a voce alta ci si punzecchiava da poggio a poggio: e tu fai piove! alcuni vecchi cantavano in ottava rima: La fava di ..... pesava tre chili senza la frattaglia..........
Mio padre cantava spesso queste due:
Son ragazza e sono onesta
non ho preso mai marito
sette volte ho partorito
per veder coime si fà.....
in sette gli levonno le berretta
sette lo portonno in sepoltura:
d'un uomo morto un ebben paura
Al primo srutinio nel 45 a Castelnuovo, paese rosso come il foco allora, ogni voto aveva un commento, io bambino sentivo da sotto la finestra; partito comunista e si ripeteva per sette otto volte ma quando il presidente diceva Democrazia Cristiana: soma puttana! dicevano diversi, il presidente diceva; silenzio ho sgombroi l'aula!........ Ma chi li teneva zitti ......
Come al cinema ogni scena d'amore c'era chi commentava altri gridavano silenzio, Mi ricordo alcune battute sentite al cinema
durante un bacio: ATTENTO ALLE LISCHE!
O: SE TI MORE FRA LE BRACCIA: SERBAMI IL FEGATO.
Poi il cinegiornale; arrivava De Gasperi fischi e urla Togliatti Nenni applausi
Ma confusione totale c'era quando appariva Bartali e Coppi: chi applaudiva e chi fischiava.
Be mi tempi! ora per sentire du parole vanno a far colazione al bar. Buon giorno.

martedì 21 maggio 2019

A mè il fumo mi ha sempre dato noia anche quando fumavo.
Poi anche se stavo in casa di fumo passivo ce ne era, specie in inverno, La mia casa quando pioveva era un porto di mare, arrivava uno e l'accendeva, mio fratello si sarebbe fumato le dita a fine pomeriggio era una carbonaia, poi dopocena o circolo o riunioni sindacali o di partito, bronchite fissa!
a18 anni iniziai anche io a fumare e aggravai la situazione e a 25 anni la svolta: buttai via le sigarette e per 15 giorni non uscii e scanzavo mio padre e mio fratello quando fumavano.
Era un breve periodo che ero - spiazzato- un amico viene a trovarnmi:
Domenica sera vado con la fidanzata a ballare e con noi viene una mia cugina che l'ha lasciata il fidanzato vieni , tu gli dai una mano.....Ho capito.... si va a ballare e ci mettiamo ad un tavolo,nel tavolo di fronte una biondona fumava e faceva gli anelli di fumo,ero per andare a comperare le sigarette la cugina mi dice si balla,,,,,,e ci facemmo i piaceri a vicenda lei per una sera dimenticò il fidanzato io oltre al piacere scordai le sigarette!
Non ci siamo più visti ma che piacere doppio mi fece facendomi ballare .......

lunedì 20 maggio 2019

Ma guarda lì: piagge di fieno non tagliate, cigli di avena selvaggia che rimarranno li a fare pericolo d'incendi in
Estate, non una mucca, non un branco di pecore, quanta -grazia di Dio- avrebbe detto mia madre che per tutta la vita ha raschiato ciglioni per sfamare tre conigli.....-Ho trovato un poco di spargina nel vallino, bagno un mazzo di fieno, poi venite giù che lo trincio per i coniglioli-
Nelle ore che sono solo anche se cammino o lavoro mi passano nella mente tanti ricordi confusi, penso ai giorni che mi resteranno; a come potro mantenermi su questa bella collina tenendo lontano erba e degrado con le forse che calano, penso a come siamo andati in fretta avanti correndo e accantonando il passato.

domenica 19 maggio 2019

_Ma è un poco presto entrare sediamoci su questa panchina. Difronte a pochi metri il ristorante, ma girare per le città non è il mio forte. Un altra coppia è arriata e si è seduta.... Ma voi aspettate si ma chi sei... SONO kRILù.. io Maresco. E scattato un abbraccio forte, non ci conoscevamo fisicamente ma sul blog eccome! erano due anni che ci commentavamo, foto personali non ne mettevamo ma apprezzavamo i nostri scritti.-
Quanti bei commenti mi hai fatto sul mio scrivere da quinta elementare e mai mi hai fatto pesare i miei errori grammaticali, io leggevo d'un fiato le tue poesie, i tuoi interventi.
Andavamo io e Chiara per campagne e monti: che fiore sarà questo? fargli la foto e poi domandi a Krilù......
Oggi mi rimetterò in cammino per non stare in casa a piangerti cara amica, ma ogni fiore che vedrò te lo dedicherò a Te che avrai raggiunto Franca e Ambra , Adua che tu non hai conosciuto le mie care amiche di questo aggeggio che mi ha permesso di conoscervi e mi fa piangervi

sabato 18 maggio 2019

Maggio ortolano: dimolta paglia e poco grano!
Ricordi lontani riaffiorano: Ma che hai paura di zappà con la falce, lasci gli zingoni troppo alti! .....Era importante la poca paglia in più.... Guarda il maiale se ha la paglia asciutta,,, erano delicati i maiali di un tempo non c'erano antibiotici come ora, non ci erano per noi. Un maiale coi reumatismi moriva, un contadino senza maiale allora voleva dire stenti per un anno. Via! domani si inizia a segà il grano:erano alti i grani di un tempo Il virgilio, il Roma, mentre falciavi si appoggiava al braccio ma se pioveva tanto di Maggio molte volte ricascava dopo pioggia e vento le spighe si avvolgevano fra loro e soffrivano chicchi di grano fini, stenti...
Ma che racconti! ora passa una macchina, tutto e moderno ora anche i ministri benediscono un vecchio in un canto.....ma vaea vaea sei fuoriuso,

venerdì 17 maggio 2019

Quando hai il mal di schiena per affaticamento non stare in poltrona ma cammina senza sforzo quello che fa il camminare .non c'è medicine. Cosi mi diceva il dott Petralli durante le nostre camminate.
Ieri come al solito ho fatto il - mangiamondo- ho falciato per ore col frullino, un bel lavoro ho fatto ma ore di frullino in poggio sono arrivato a casa fatto la doccia ero sfinito con un mal di schiena tale da dire come Beppe.
pranzo e a letto due orette, mi sono alzato a fatica e strusciando sono calato in casa. Subito Bat ha incominciato la cantilena del cammino.
Oggi non si cammina, Maresco non può...... Mi è venuto a mente Luc iano e i suoi consigli: si va nel piano poi si vedrà.
scesi alla Catena con l'auto parcheggiato davanti il lago col bastone piano mi sono messo in cammino: piano piano mi sono sciolto dopo due km ero maresco di sempre. giro di sei km fatto alla grande.

lunedì 13 maggio 2019

Estato bello conoscervi di persona alcuni non cito nomi perchè siete tutti uguali .
Devo ringraziarvi tutti mi avete in questi anni aiutato , e non è stato facile ad inserirmi in un mondo molto moderno per mè che ho iniziato con le interminabili veglie, la galena a cuffia ad arrivare a fare post contando le righe .
E' chiaro, mi richiuderò nel mio mondo di fiori, frasche e pruni scriverò ancora post alla mi maniera, mi riimmergerò in colline e forre lo racconterò e se non ci inzecco va bene , lo stesso perchè sò che perdonate i miei sbagli di scrittura la colpa è della vanga che ha sempre avuto il manico più grosso della penna Buongiorno.

domenica 12 maggio 2019

TRamontana D'Estate e Marino in inverno:sono due diavoli nell'inferno!
Ma ora cosè?
E si commenta questa metà Maggio balorda con neve sull'Appennino, il fuoco acceso e si scava tra i ricordi: Era, se non sbaglio i primi di Giugno del 54 o 53 che venne un freddo simile... Perbacco, dice Colei un anno a Sasso Rosso si batteva il grano e la tramontana cj portava via i covoni e veniva qualche fiocco di neve.
Di stranezze il tempo ne ha sempre fatte, lo dimostrano le tante cappelle alla Madonna della Neve in tanti luoghi.
Ora non è più un miracolo il fuoristagione la colpa è del riscaldamento globale, insomma di noi che si sciupa tutto o chissà?
Anche gli animali sono: < spaesati: le serpi , tre. hanno cambiato pelle, tre vesti ho trovato intorno casa: con la veste estiva chissà come battono i denti...
Il codirosso poerino che è partito da sciarme sceicche, rimpiangerà di avere trovato un volo a basso prezzo......
Come tu smarroni stamattina: ricambierà il tempo?.....
Bongiorno.

sabato 11 maggio 2019

Meglio in televisione?
Ma voi mette dal vivo, essere su una salita e vederli passare... Così molti anni fà andammo al passo Delle Radici appena passò le prima staffetta della stradale cominciò una grandinata, ci riparammo in un garage coperto a laniera: non vi dico il rumore.
Finì la lunga grandinata ed erano passati tutti.
Basta! il giro lo vedo in tv
Ma il desiderio di vederli in salita ci ha ritentato:
Arrivano al Corno alle Scale si và? si lascia l'auto alla Doganaccia e per sentieri, che fra l'altro conosciamo bene...
Si arriva alla Doganaccia nebbia e neve, tanta neve: ci si accorge di essere sul sentiero giusto quando dal lago Scaffaiolo si sentì gli altoparlanti dell'arrivo . Si arriva finalmente allo stuscione dell'arrivo e c'era ancora tempo per l'arrivo: ho ma c'è da ritornare alla Doganaccia, sono ore: Si senti la cronaca e chi vinse mentre salivamo verso il lago Scaffaiolo.
Bastà? un ci penso nemmeno: Lunedì sarò al Poggio Allaglione o porcaccia miseria li voglio vedè.
Nella foto il passaggio della Tirreno Adriatico da vicino casa

martedì 7 maggio 2019

....e arrivati al Mulinaccio lo scoscio della cascata mi ha fatto ricordare...
-Era passato il fronte da poco e si era attestato sull'Arno e lì nel piano a ridosso dell'Elsa c'era un grosso accampamento di militari alleati .
Da Castelnuovo si scendeva sul mezzo del giorno per fare il bagno in Elsa.
Lì al Mulinaccio c'era una specie di spiaggetta. e li arrivati ci spogliavamo e giù in acqua
Alla cascata c'erano a tuffarsi i più bravi e tanti militari
Ad un certo punto un militare è in difficoltà, allora mio cugino Beppe come un fulmine si tuffa e lo salva, aveva credo sedici anni ma si era allenato in Arno a Fucecchio. Era certamente Agosto del 44 perchè una volta fu liberata Fucecchio ripartirono I cugini sfollati e ripartirono anche gli alleati dal piano che tante apprenzioni avevano creato per le donne giovani e per i tanti ubriachi la sera quando venivano in paese-

venerdì 3 maggio 2019

Mi fanno ride gli sceffe;ovvia i coi , insomma quelli che fanno dammangià inpiattano leccafie che sembrano bava di chiocciole, almeno prima i coi avevano materia prima bona,
Poi un tempo i coi erano come Leonardo. avevano il nome della casata dietro: il coo di Monticellino, il galletto di Valdinebbia ecc.
O un erano mia andati alla scuola erano contadini o mestieranti vari che per una occasione diventavano coi ma sapevano icchè piaceva alla gente mia come ora che mettono davanti le loro creazioni TI mettano davanti un piatto enorme con uno sputo di una mIemmietta che gli danno un nome strano.
Ma vò mette un vassoio di crostini poi una minestra di pollo che strugge in bocca, poi una vassoiata di rondelle di colli ripieni e l'arrosto a cento metri dal forno si sentiva l'odore! allora potevi andare ad uno sposalizio, una comunione, una battitura e il coo si chiamava Olinto, Gennaro, mia sceffe e facevi una scorpacciata da caa du giorni.
Prima erano desinari, ora fanno cene ma se alle cene arrivassero le bontà dei coi di una vorta sai quanti cocoloni.......

POSTPER DA SOLI AMANTI DEL CHIACCHIERAR LOCALE SE CIAVETE UNA NONNA FATEVELO TRADURRE

lunedì 29 aprile 2019

La cultura orale scomparirà?
Arrivata la liberazione vi fù un grande cambiamento culturale si abbandonò veglie canti in ottava rima è stornelli, la politica prese il sopravvento: Tutte le sere riunioni e si incominciò a leggere aiutati dalla terza pagina dell'Unità dove scrivevano i migliori scrittori di allora, tutto spingeva verso il moderno, l'avvenire, quei pochi che ancora cantavano- di poesia erano trascurati o seguiti da pochi.
Fù cosi anche io e specie mio fratello che contadini eravamo e molto disagiati ma vivendo a due passi dal paese e usufruendo di una rinata biblioteca leggevamo sia i classici romanzoni dell'ottocento ma come usciva una novità letteraria appena potevamo la leggevamo.
Ogni anno sempre più ci allontanavamo dalla cultura orale contadina.
Poi la ripresa delle fabbriche, la nascita come funghi di attività artigianali nuove cominciò la fuga dalle campagne.
Si incominciò a denigrare il contadino sino a farlo emarginare, le ragazze furono le prime a denigrare ad guardare quel mondo che tanta fatica e disagi aveva creato a sua madre.
Tutta questa rapida trasformazione fece finire la tradizionale cultura orale nel dimenticatoio, nessuno parlava del recente passato o se parlava veniva zittito da offese più o meno volgari
Venti anni di silenzi hanno fatto si che la più bella cultura di sempre quella orale tramandata da secoli che aveva retto a guerre,e distruzioni riemergendo ogni volta, è finita nel dimenticatoio per sempre, nulla valgono i tardivi racconti di pochi sopravvissuti, io stesso mi sono intestardito raccontando ai pochi nostalgici cosa era la cultura orale, ma avendo subito influenze moderne pochi e frastagliati ricordi buttati al vento, mentre altri, continuano la tradizione della rima cantata dell'anteguerra, ma se non si raccorda col primo dopoguerra e le tante trasformazioni rimarranno isolate sia la narrativa orale che la narrativa cantata e la più bella cultura quella orale non lascerà ricordi.

venerdì 26 aprile 2019

Lettera AI MIEI 2131 AMICI
Si cari amici, questo 25 Aprile mi avete proprio soddisfatto riaffermando con forza i valori della costituzione nata dalla resistenza in modo unitario di fronte al riaffacciarsi di nostalgie di un passato da parte di fanatici che non hanno visto come mè gli orrori di una guerra scellerata e crudele.
Ed il bello di questi giorni è che non ho sentito polemiche anche forti di una campagna elettorale agguerrita, polemica a volte aspra difronte alla cosa più grande: la difesa della costituzione e del 25 Aprile. Cari miei amici di Faceboch, avevo10 anni quando è nata la nostra costituzione e da allora in tanti modi questa bella costituzione l'abbiamo dovuta difendere e lottare a volte per farla attuare.
Ora la celebrazione è passata respingendo anche provocazioni orrende dimostrando che difronte alla costituzione più bella del mondo sappiamo unirci,
Ora non ci rimettiamo a dividersi in personalismi e cose piccole difronte alla Libertà, Cerchiamo più momenti di unità su problemi di ogni giorno

giovedì 25 aprile 2019

Eccomi come sempre alzato presto, e la cosa naturale per chi và a letto presto e - dorme come un masso a dirla alla Castelnuovina o come un grotton cme dice Colei che viene dalle Apuane: quì faccio un commento sui dialetti che anche se regionali hanno sfumature da zona a zona, da paese a paese, peccato che la scuola e i mezzi di divulgazione li hanno annacquati sciupandoli in caratterizzazione.
A! dicevo prima dell'alba comincia il concerto degli uccelli di Bronconaia e essendo da poco sveglio mi invitano ad alzarmi e ora è tutto un cinguettare,li ascolto voletieri almeno loro conversano non hanno mica i cellulari come molti di noi, e quelli anziani meno vispi dei giovani li vedi fermarsi, manovrare il dito come una frullana cercando le stesse bischerate che cerco io sul compiuter ora.
Conversare, fare capannello, discutere, chi ha tempo? per andare a cene lo trovano, ora tutto finisce in cene, io non ci vado, non mi piace stare a tavola mi deprime, rispetto chi ci và ma io quando sono a tavola devo mangiare: sembri un Lucio! diceva la mi nonna, te un mangi ingozzi. Dicevano i medici, ora un ti guardano nemmeno,mangiare in fretta fà male... Sarà ma io è quasi 84 anni che - ingozzo e sono sempre quì.
Un sarà mia che mangio a lucio, e evacuo a nana......
O Maresco stamani dai difora, meglio che ingozzi colazione: pane zucchero e olio, sie, o un vò ai barre?
Ma guarda Maresco! è proprio vero donna sposata tutti la vogliono!
Quanti anni sono passati da quando Francesca Pinochi mi chiese di indicargli un sentiero, si incomincia da Vinci Io credevo di indicare un percorso ma non di apparire in tv, arrivo e trovo ad aspettarmi Claudio Tamburini O Francesca domando? viene poi a Limite, vieni ti microfano: Icchè? Mi viene il sudorino mi mette il microfano e col cuore a mille inizio ....
Per diversi anni abbiamo fatto servizi in ogni dove nella nostra zona privilegiando i luoghi bellissimi ma meno noti
Poi tutto ha fine ma la gente non mi ha dimanticato: ovunque vada sono lodi ad un programma nato per caso, come persona pescata per caso, forse lo essere uno di loro parlando semplice e far vedere luoghi semidimanticati ma nel cuore di tante persone.
Che dire malgrado il mio essere un - poco sarvatio mi fa tanto piacere incontrare la gente ed essere ricordato per una cosa nata improvvisata ma bella.

martedì 23 aprile 2019

Da oggi si cambia: niente mondo contadino, poi a chi interessa il passato?ho raccontato anche troppo, forse creando ad alcuni nostalgie.Poi con i miei 83 anni e mezzo,si scorda nomi, si rischia sempre di ripetersi, poi a chi si racconta: a gente ormai presa: anema e core, dalla tecnologia, col cervello bombardato da pubblicità incapace di parlare fra loro.
Questa campagna elettorale lo dimostra: figli di operai che si scannano usando linguaggi da nemici promettendo inutili cose
Il mondo contadino lho vissuto sino alla fine, sino a quando non ci si poteva avvicinare ad una ragazza se non mentivi.
Ho scritto due libri, altro scritto giace e non sarà pubblicato mai perchè sono cose che non interessano più,. poco male è stato un esercizio di memoria ora quì: che è l'unico posto rimasto per esprimermi metterò foto di fiori, di tramonti, di albe ecose viste quà e là,
Non racconterò più di boschi e piante decimate per fare il pallet di intere olivete scapate perchè l'olio viene a tre soldi da fuori, alla gente interessano cene, ristoranti, pizzerie e viaggi,
e pensare Santi: si voleva fare la rivoluzione,......

lunedì 22 aprile 2019

Tempo di elezioni comunali programmi promesse ma nessuno, dico nessuno parla del degrado delle colline, di come si potrebbe conservare l'ambiente del grande abbandono degli olivi, di come si degrada le colline per favorire la raccolta più veloce,si parla del tartufo e solo propaganda per manifestazioni nei centri.
Nessuno parla che sparisce il salice rosso, i ruscelli si ricavano con le macchine se c'è due soldi da spenere piste ciclabili e cose che cozzano con l'ambiente e neanche un soldo va in aiuto a che fà sacrifici coltivando a mestiere, vedi ruspe che decimano colli per poi far nascere grandi galere che chiamano poi agriturismi.
Ogni tanto vecchio ottantenne ti scaldi per niente: ai visto come migliaia di persone si accalcavano in San Giminano davanti a negozi di cose inutili? esci e intorno colline da favola non trovi che pochi francigeni che si affannano per finire la tappa eppure orchidee, ciclamini colline che fanno da corona alla vera bellezza del paese storico, vanno per andare e dire: ho percorso la francigena ......
Sì vecchio Guccini ma io vivo o sogno camminando e fotografando fiori e coltivi vedendo la bellezza dei centri storici da lontano, perche dentro ormai si vende molto fumo.?..

sabato 20 aprile 2019

BUONAPASQUA:
Svolgeva il tovagliolo bianco e le uova sode sgusciate le metteva in un piatto pari.
Earrivavano i crostini uh vassoione stracolmo fatti con fegato di pollo e coniglio. Corpo mio fatti capanna! Sarebbe bastato quelli ma poi la minestra: gallina e lesso un brodo da urlo. Che non mangiavo il lesso! Averlo ora: si sentiva il profumo da fuori....e arrivava il pollo arrosto cotto in forno con le patate: pollo dei nostri, galletto bianco, si doveva staccarlo dall'osso con le ganasce......lo stomaco si allargava tre bui meno alla cinghia e l'ultimo sforzo: la pasta reale.
Oioi! o chi la digerisce! bisognerebbe andare a vangà! diceva scherzando mio padre, poi rivolto alla mi nonna che già trafficava all'acquaio: O che un si mangia dellartro?
Ho che hai lo spergi nello stomao!<

venerdì 19 aprile 2019

E mio padre tornò da Fucecchio, dove aveva un fratello, contento e ci disse: Il podere ce lo anno dato, si trova fra Fucecchio e Cerreto, Lunedì si incomincia a zappare le prode- I poderi si disdivano o si assegnavano entro il trentuno luglio ma nella casa per finire il raccolto rimaneva il vecchio mezzadro.
Ve lo immaginate i disagi si partiva da Castelfiorentino e si andava 4 km oltre Fucecchio con biciclette sgangherate e allora difficilmente scansavi i soliti due carabinieri e contravvenzione.
Ma in quel lungo viaggio percorrevamo un sentiero ora scomparso: dalla Fornace dei Praticelli arrivava dopo l'ortolano Mazzoni poi Dogana, Madonna della Tosse, Meleto e al Ponte di Canneto c'era un bel sentiero sino a Poggio a Isola e si arrivava in ponte a Elsa e via dritti sulla Tosco Romagnola sino a San Miniato Basso, Fucecchio, Botteghe, salita finale.
Andavamo in due, nel frattempo comperammo un altra bici, uno dei due la sporta col mangiare e via. Zappa tutto il giorno e a buio si ritornava....... vallarraccontare alle mezze seghe di oggi.
Avevo 17 anni il tutto durò da Luglio a Febbraio,
Lo rifaresti oggi che hai tutto?, ma certo, avevamo un domani davanti a noi, l'abbiamo sciupato noi? CI SAREBBE DA DIRNE TROPPE.......

sabato 13 aprile 2019

Erano ormai diversi giorni che cadevano cannonate su Castelnuovo edi notizie nel rifugio ne circolava sulle zone ormai liberate, a Coiano c'erano gli americani la distanza era minima poco più di un km,ogni ferito veniva portato oltre le linee e poi portato all'ospedale di Volterra. Anche mio padre passò le linee una notte e seppe che la Valdegola era libera sino a Montebicchieri dove nella valletta di Gabiano stava di casa suo zio. Discussero un poco ma mio padre quando aveva detto....Porto le due cavalle da Orazio sennò i tedeschi le scovano. Difatti ad ogni scoppio nitrivano, erano nascoste nel casciaio... Stanotte se calmano le cannonate passo il fronte... Mia madre piangeva ma con - testa secca- un ci si ragiona. E di notte mio padre usci e per quasi due giorni non ritornò. Poi riapparve, tutto bene, raccontò di gippe di cannoni ma in Gabbiano arrivò senza ostacoli. Raccontò di cannoni in Gabbiano che sparavano di continuo, aveva anche fumato una sigaretta americana a Coiano. Ma perchè noi non ci liberano?, Ma poi capimmo il perchè:anche allora c'era la programmazione: Castelnuovo toccava agli inglesi e la battalia al poggio al Cielo li aveva frenati.
Passani gli anni ci pensi e ripensi il perchè: otto tedeschi uno per casa aspettavano di ritirarsi nel frattempo cannonate poi i vincitori fanno piani di ricostruzione immaginando guadagni in barba a chi muore sotto le bombe.

venerdì 12 aprile 2019

'Icuholio in valdelsa, 'r cucuglio in pisano.
Chi ci fà più caso al canto di questo strano uccello che arriva ai primi di Aprile in cerca di nidi altrui per scodellarci un uovo e poi fare la bella vita lasciando al povero malcapitato oneri e doveri.
Quante dicerie un tempo di questo strano uccello:
Dice una leggenda che un tempo al cuculo fu sedotta la sorella e lui va in giro a domandare: chi fù, chi fù.
Ma in tempi lontani, quando non c'erano gli antibiotici superare gli inverni rigidi non era facile, mi ricordo mia nonna con la sua eterna bronchite passava molti giorni a letto con borsa calda o col mattone caldo avvolto in una camiciola.
Si ammalava spesso ai primi di dicembre e a chi le domandava: come và Rosa? rispondeva male! questanno non lo sento 'i cuholio!
E io, bambino dalla fantasia immensa a volte provvedevo sapendo imitare alla precisione l'uccello andavo giù nel broto mani alla bocca e : cu cù , cu cù... poi indifferente ritornavo in casa, mia nonna contenta: anche per quest'anno ho sentito il cuholio.
l'altro ieri dilà d'Arno, mentre camminavo sull'argine l'ho sentito cantare verso la Pieve , era la 83 esima volta che sento il cuculo, non credo che sia stato un bimbo, troppo indaffarati i bimbi di oggi per eseguire richiami di uccelli.
Per la cronaca Rosa Biondi mori in Estate, ma ogni volta sento il cuculo sento la sua voce: ti cocio un ovino.....vieni.

giovedì 11 aprile 2019

Si riparte? tempo permettendo con digitale e via sulle colline ancora integre da francigeni, piste ciclabili, staccionate.
Lontano da clamori elettorali e vita reale, Ormai il vecchio Maresco e fuori dal quotidiano e si può permattere svaghi e scorribande da lucertola.
Un mese mi ha quasi bloccato un foroncolo nel groppone ma la fibra è forte poi due angeli custodi: Colei e le zampate dell'infermiera, mi hanno guarito, ora si ricomincia, per la verità non ho mai smesso di camminare ma per due camminatori erano -pisciatine- Intanto si ricomincia dalle colline Samminiatesi, poi verso Coiano per ciucciare un poco d'aria Castelnuovina,quindi verso IL Montaionese......... che duri......

domenica 7 aprile 2019

E dopo del tempo stamani mi sono svegliato con un chiodo fisso: Ma i sentieri, chi li costruiva? e come ce ne erano, per un campo, per una fonte, per un paese ed erano per abbreviare il cammino. La manutenzione: i tanti passanti.
Ora lo scopo è un altro perchè le scorciatoie le fanno la velocità dei motori di ogni tipo e non da ora. Hanno i sentieri avuto quasi un secolo di abbandono, molti sono scomparsi.
Ora ritornata la moda del camminare i più famosi sono ripristinati dal volontariato, poi presi in mano da enti e comuni e quì la snaturalizzazione di un sentiero: Se un ente o un comune ci fa lavori, deve farlo in sicurezza e quì staccionate, palafitte e cose varie. Passano pochi anni il legno marcisce , poi che cosè mettere in sicurezza un sentiero? Che fai le staccionate alla via Vandelli o alla Fancigena?
Ho 83 anni suonati e nei sentieri che ho percorso: negli anni dell'infanzia e ora per puro svago ne ho corsi dei rischi ma me la sono sempre cavata, ho rischiato di più con cose serie fatte da governi: per esempio guerre,,,,,
No! non voglio passare gli ultimi anni del mio camminare i sentieri arttrezzati con pottini firmati, il camminare mio è un altro mondo, ma ricercare fiori, sentire il guizzo di una lucertola a volte di una serpe. Quando ritorno da un cammino sono appagato.
Io e Colei molti anni fà si è percorso integralmente in 15 giorni nell'arco di un anno e mezzo il tratto San miniato Genova inventando in campagne e monti molte volte il percorso: ma voi mette cani che ti abbaiano, liguri diffidenti per natura, ma sempre si andava avanti fù bellissimo!, Come scalare i Sibillini
guadare un torrente in inverno scalzarsi e via ....Boia come la fò lunga!
IL camminare da quando l'ordina i dottori l'hanno guastato!,
Bello vecchio mondo antico, e io come tanti della mia età si cercava di stare coi tempi, e si è fabbricato figli con diplomi e l'auree ma non hanno imparato niente dalla vita del rispetto delle persone ti entrano in casa, suonano alla porta a tutte le ore, ma quello che mi indigna essere trattati da deficenti, noi che si leggeva pavese fra una pioggia e l'altra.
Non la faccio lunga siamo stufi come cittadini di essere bonbardati da pubblicità stupide, aggressive ma cosa credete che la scuola della vita non sia migliore di tutte le scuole vote di contenuti di oggi? Andremo a votare ma nell'urna valuteremo col nostro cervello che ha visto passare una vita di lotte e di speranze non abbiamo bisogno di foto di volti o altro o perbacco lasciateci votare un sindaco, non una marionetta,

venerdì 5 aprile 2019

C'era un altra legge per i comuni il sindaco veniva eletto dal consiglio comunale erano gli anni 70 e il partito comunista, che era maggioritario scelse di candidare Renzo, mio fratello alle provinciali mi candidò dopo tanta mia opposizione a consigliere comunale. Allora dopo tante riunioni risultai fra quelli che il partito eleggeva. Non vi dico l'imbarazzo quando andavano nelle case oltre a chiedere il voto al partito si diveva suggerire i numeri per le preferenze che erano tre, quando dovevo pronunciare il mio nome un fastidio intimo dire che quel n era il mio .
Poi si vinse alla grande fummo eletti con una maggioranza schiacciante ma non mi curai dell'elezione, lo seppi dal messo comunale quando venne ad annunciarmi l'elezione .
Finito lì non ho mai saputo quante preferenze e mai mi è interessato.
Ora cambiata da decenni la legge è nato l'accattonaggio dei viti a volte in modo misero, ridicolo Chiesi una cosa l'altra volta al candidato che non costava: Subito: sarà fatto Maresco!", ci ho beccato anche del poco intelligente, intanto il voto.
Brava gente diventa falsa per cacciare voti, sto pensando al non voto forse stare alla larga sarà meglio.
Ridammi indietro i miei trentanni dice la canzone, sarà meglio tenersi i bei ricordi de p c i a a culo tutto il resto.....

sabato 30 marzo 2019

E un giorno poi ci trasferimmo da grandi, bel podere ma il posto, la Catena di San Miniato finalmente un podere buonissimo, uno dei migliori, la proprietà era un ente diretto da un fattore che a sua volta essendo un'ospedale pubblico aveva un consiglio di componenti politici. Lo scopo nostro era una riforma agraria che ci permettesse l'acquisto. Prima di noi ci stava una famiglia molto all'antica: casa fatiscente niente strada.... Ottenemmo una sistemazione della casa e della strada ma ormai avevo amici altrove, abitudini che cozzavano col contadino precedente, mio fratello ultratrentenne con una esperienza politico sindacale immensa, io invece sui vendicinque cominciavo a raccogliere pischelle in città, facendo anche sbagli, tutto mi sdubbio di San Miniato e la Catena in particolare quando un cognato, che aveva un amico in luogo venne al circolo della Catena ad informarsi: fecero tutti a gara a dire male di mè, non ho mai capito perchè. Poi ho risieduto in ambienti migliori di questo comune ma quel chiodo di qualla frazione lì non l'ho digerito più.Poi ci si adatta: forse i primi tasferimenti mi hanno segnato, c'è chi si adatta subito ad un luogo io col tempo mi disamoro sempre di più, mi immagino che provino gli immigranti veri......Avere un paese.... ma quando ritorni, mi hanno invitato alle mostre sulle due guerre, ma mio nonno è morto a castello.....Essere abitante disadattato ti fa girare attorno a vuoto....chi si adatta e chi: come me aveva un paese in collina molo tempo fa.....

giovedì 21 marzo 2019

Ma tè Manesco, così mi chiamava Nazzareno, uomo di 45 anni ma col cervello rimasto bambino in quella tana di volpe per un gioco crudele, ci sei mai stato 'ner Vignale?, non potevo dire di nò, l'avrei deluso, e parlando di case col pagliaio, di cipresso dietro casa, di querce e lecci lo facevo contento
Era Neno, nella sua infermità un grande poeta, descriveva a modo suo e con parole semplici la vita vista dalla sua infermità.
...e negli inverni di quel tempo passavano ore e ore a conversare mentre fuori l'inverno dava il peggio di se....
Ma allora se sei stato ner Vignale avrai visto Teresina del Quarguagli? belle è ... certo! come era bella! dicevo e lui: è bella ancora, per Neno il tempo era rimasto lassù in quel borgo attivo allora la messa la domenica, le battiture, il mulino....

Sono ormai passati quasi settanta anni, anche a me ora il tempo si è fermato,non sogno più il moderno come quando conversavo con Neno, ma ogni tanto scendo ner Vignale: tutto rovine e silenzio solo lo sbatacchiare degli alberi dalla tramontana, ma camminando in silenzio ho sognato ad occhi aperti quel mondo lontano le voci dei bifolchi,le vacche ruminanti al mulino in attesa della macinatura:
Quest'anno non piove, la gora avrebbe poca acqua.....ma il mulino è un rudere come mè che ormai biascico ricordi

sabato 16 marzo 2019

IL MAGGESE
Nato un nuovo locale che usa un nome preso da chissà che ricordi,credevo fosse finita la lista dei nomi del tempo che f0 mondo contadino:La greppia, il giogo,ecc.
Il Maggese, per i giovani può sembrare come una cosa gentile, fiori, canzoni Maggi cantati da fanciulle nel tempo che fù ma io che ho maggesato tanto fino a 27 anni e di terra ne ho assaggiata di tutti i tipi e poi era un lavoro che si iniziava a Maggio ma poteva durare fino a metà settembre e si sa almeno io che ci ho picchiato duro per tanti anni da Maggio in poi il sole picchiava specie in collina dove il terreno cambia anche dopo un metro.
Maggesare in terra boscarina- terreno di recente strappato al bosco, nicchiosa:piena di fossili, mattaione: argilla, terra di bacìo: terreni esposto a nord o sassosa; vicino un torrente, una strada con ghiaia ecc da Maggio in poi era impresa, meglio i contadini del piano, terreno più renoso eccetto quello lontano da torrenti e fiumi.
C'è una gramigna! Va maggesata! Mio padre non voleva che si rompessero le zolle, lascia fare al sole... diceva, ma io un colpetto alla zolla più grossa lo davo.
Ho rigirato tanta terra, non vi dico che calli avevo alle mani, ma cantavo, facevo sogni in gioventù, non lavoravo ad ore, se ero stanco mi sedevo all'ombra di un pioppo, lo rifarei e soprattutto non rifarei l'operaio anche se faticoso non era ma uno che ha maggesato per dieci anni stava bene là, fra zolle e pioppi, senza avere addosso la produzione e il chiuso.
A! auguri a quel locale.......

Una camminata in pari, magari al lago di Roffia.... No dico non mi và! Il solito bastian contrario, basta che tu dia il contrario di me......
Ma non volevo contrariare, solo di Sabato al lago c'è tanta gente e di parlare non ne avevo voglia. Allora vicino poca strada e via lungo quel torrente in solitudine ma che piace tanto a bat: lui vede l'acqua e si tuffa sia caldo che freddo.
E senza digitale conversiamo e criticavamo l'abbandono di tanta legna e il come viene buttato via acqua, energia,ed altro.
Bello è camminare, ogni tanto parlare in quella solitaria riva, ma quasi a fine camminata da una vigna si volta un uomo e fa: Ma lei è sì quello della tv … mezzora in conversazione, aveva visto e ricordato molti miei interventi poi dal discorso dei miei servizi in tv mi ha narrato della sua splendida regione di provenienza: la Basilicata e lì l'orgoglio del paese nativo, del potentino, di Aliano il paese di Carlo Levi e del festival di Arminio La Luna e i Calanchi.....
Insomma volevo evitare gente fare l'estraneo ma stasera ho avuto la conferma: Non puoi più tornare indietro, arrabbiati,sbaglia, ma sei personaggio, da una sega, ma il sarvatico non puoi farlo più.

venerdì 15 marzo 2019

bellissimo tramonto  stasera 15 marzo dal terrazzino di casa




giovedì 14 marzo 2019

Adesso
CONDIVIDO LA LOTTA DEGLI STUDENTI ANCHE SE MI SENTO UN POCO IN COLPA PER APPARTENEREA QUALLA GENERAZIONE CHE PIU? HA ROVINATO L'AMBIENTE.
Nei miei 84 anni ho visto distruggere l'ambiente molte volte trovandomi in disaccordo col comportamento di molti ma essendo ai margini non ho potuto far niente, e in diversi casi partecipando anche io a fare quella brutta cosa che chiamano modernità.
IERI bellissima caminata sulla francigena da Gambassi alla pieve di Cellule S  Gimignano e ritorno in un paesaggio da favola.
Gambassi  terme  panorama
una della tanta colonicheattorniata da cipressi
strada bianca che conduce alla fattoria SPietro
Chiesa di S Pietro
fattoria di monteSgIMIGNANO
S gIMIGNANO VISTO DALLA ZONA cASAMICCIOLE
Torre Di Casamiccioli
Pieve di Cellule

lunedì 11 marzo 2019

Escursioni, tramonti eccezionili, scritti, un tempo tv.......Fumo! La ruota della cariola è dal gommaio..... o! l'unico mezzo di trasporto che ho, devo svuotare il compost, quel bibone dalla pancia grossa che un disegnatore chissà che gli parrà di avere inventato dove butto i rifiuti organici.
Bei miei tempi quando avevo la concimaia buttavi lì e via ma poca cosa:
Un tempo si faceva la raccolta differenziata davvero!: il pane , se ammuffiva c'era il maiale, e bucce delle patate, miste a semola ai conigli, la buccia di mela e altro la mangiavamo Così era di tutto
Ma oggi. Prima cosa il ruotino, poi nel famoso recipiente: gloriosamente chiamato – compost, dove si butta il troiaio avanzato, ora fermentato bene, lo svuoto e porto il troiaio diventato nel frattempo concime agli olivi, guai gettarlo nell'orto: attira i cinghiali che in poco tempo distruggono tutto e lo devo capovolgere sennò dalla bocchetta sotto togliere il concime diventa più difficile che tirare i numeri della tombola!

mercoledì 6 marzo 2019

Ieri mentre da solo potavo gli olivi in compagnia delle mie fedeli galline sono rimasto ore in compagnia dei miei pensieri,in gioventù erano sogni, ora sono ricordi, potavo una pianta poi mi sedevo sul ciglio e la poca erba che la siccità di questo inverno anomalo permette, e da l'uno all'altro i ricordi quando sei solo riaffiorano da uno ad un altro da: quando lo zio di mio padre arrivò con la borsa pesante a sgobbiare due olivi e mi piazzai lì tutto il giorno fino a che diede il catrame alla ferita, o a quelle vigne attuali arrossate dal diserbo.
Quando uno ha sulle spalle gli anni e tanti ricordi non è che siano schedati, i ricordi se non sollecitati da terzi arrivano all'improvviso come i sogni, ma sono ancora più liberi: sei lì che pensi una cosa e zacchete che ti viene a mente quella volta li.....
Sarò un solitario ma mi piace ricordare non confrontare, se confronti togli la libertà al pensiero di darti la gioia del ricordo.

sabato 2 marzo 2019

Levarsi un mattino di Marzo e vedere il cielo limpido, già nella forra di Bronconaia è tutto un darsi da fare: gli uccelli lavorano alacremente per farsi il nido e cantano loro mentre si fanno la casa: loro lo possono fare come l'istinto gli dice, loro non anno architetti, geometri, commissioni edilizie, bucalossi,arredatori ecc, loro non hanno bisogno di visitare mostre, pubblicità, loro si fanno la casa cantando...... Non vorrei venire via dalle tante forre che ho visitato nel mio camminare, credo che solo lì sta di casa un briciolo di modernità, in altri luoghi vedo solo affanno. Vedi mia cara Colei che da montanara condividi con mè tante passioni , come sarebbe bello ritornare selvaggi,annusarci il culo e tirare avanti... Invece e siamo contenti, fra poco arriva la nipote, accende la t v e chi sente più i canti della forra e io ormai che non sentendo più puzzi ne odori farò finta ancora di andare a scegliere in questo mondo che non è più il mio........

venerdì 1 marzo 2019

Come tutte le mattine ho sceso le scale per prendere la legna e sorpresa: le trovo bagnate; è piovuto? Quardo il cortile, asciutto. Sono cadute tre gocce e già mi rallegro, ma ci vuole ben altro: tutte le sorgentelle di Bronconaia sono asciutte e pensare che quando quaranta anni fa ce ne erano diecine.
La pioggia: tanto disprezzata dal moderno che vorrebbe cieli sereni e clima mite, strade veloci all'occorrenza gallerie, tutto su misura dell'uomo moderno e intanto a soffrire di tutto è l'ambiente, si stanziano fondi e si fanno colossali lavori e poi si stanzia per risistemare l'ambiente, ma io ho dubbi: se per dare lavoro a un centinaio di persone si spaccano monti, colline, se un contadino per sopravvivere deve lavorare un centinaio di ettari di terreno...... Ma stamattina ho pensieri oltre le mie capacità riflessive? Speriamo di si ma la vedo torba la cosa.......
Gnamo! Fatti la barba che l'hai bianca e sembri 'i mi nonno.... Già arriva la nipote.....

giovedì 28 febbraio 2019

E' no! Istrice! L'agli un li dovevi toccà, mia per la storiella del battaglio, ormai ci vuole ben altro, ma per la fettunta!
Li potevo comprare l'agli, ma tanto ti conosco: dopo l'agli, l'insalata, poi le patate!. L'anno scorso me ne hai mangiate parecchie ma ora – lo staio è colmo- dice un detto antico caro signor istrice: stamattina Colei,mano al borsello, rete metallica è zacchite: l'orto è recinto!, se vuoi puoi girarci attorno, farci un circuito ma non ti provà più ad entrare: ti aspetta il forcone! Un ti ammazzo mia, sei protetto, ma una buatina nel didietro te la do!.
E si può pensare che una buatina col forcone farebbe bene anche a chi ti protegge! Dico si può pensare e speriamo che coi tempi che corrono non sia reato anche il pensiero........

lunedì 25 febbraio 2019

Per scaldare bene il forno ci vogliono -l'ulivastri- la legna delle potature.
Si legava coi sarci e rinaneva la foglia all'interno della fascina, che profumo il legno bruciato dell'olivo, avenne avute di legna d'olivo, i rami , anche i più minuti si lasciavano per il camino, la frasca per il forno.
El'erba, si tagliava per il bestiame, non bastava mai...
Ma che racconti? Novelle. Ma chi ti ascolta? I tuoi figli? I nipoti poi?
Loro parlano di viaggi, crociere, ristoranti.L'erba per cuocere? Te lo immagini le mani a tagliare l'erba?.
E' finito il tuo tempo, sei ormai fuoritempo, il tuo passato? Ma sono ormai decine e decine di anni mentre ora è passato già il giorno dopo, vedi?un voto dopo undici mesi è stravolto, il socialismo, la lotta di classe: ma stai zitto, ora contano i soldi, neanche in tasca: pigi una scheda....
Ma sogni o sei al mondo?
Brucia quel monte? Incidente, fra giorni chi se lo ricorderà più?
Triste arrivare a vecchi e ricordare......

mercoledì 20 febbraio 2019


Palaia chiesa s Martino e porta
PALAIA
Strada per Toiano

primi fiori
i calanchi di Toiano
i calanchi di Toiano
foto dai calanchi nella campagna sottostante



venerdì 15 febbraio 2019

Succederà........ Due giorni che mi
Gli orti sono gli stessi ma finiscono lentamente i < contadini smessi< andati in fabbrica giovani ma col terreno sotto i calcagni, i nostri figli hanno studiato, preso altre vie dicono: O babbo, la terra e bassa, è anche in disuso il giardinetto, se c'è tempo meglio un viaggio, poi l'orto che reddito da? Il giardino va annaffiato, curato......
Così i figli di un francese sognano la Toscana, un toscano la regione francese.... ma uno sguardo dietro casa no?

martedì 12 febbraio 2019

E ora le giornate ci permettono di pranzare a mezzogiorno e poi dopo il caffè mezzora di sosta nei giorni per riposare le ossa dopo i lavori intornocasa, nel campo ancora non vado, mi aspetta la potatura, ma non mi preoccupa ho in Settembre tolto i polloni, basta una schiarita alle fronde e per questanno si attende.....
Oggi si cammina in pari? Ieri gli abbiamo dato...
Ma giunti al Volpaio il frizzante ventolino di mare ci ha stuzzicato: in parì?? O se si andasse lassù....
I due km di salita e siamo in cielo: Corniano, poi Gello, Mellicciano bivio per Coiano, Campriano.... accompagnati da un cielo sereno, qualche striatura a occidente … spettacolo visivo, lei avanti, io dietro assorto in ricordi lontani un poco cominciano a sbiadire: la distanza del tempo e poi ai cipressi di Campriano, vedo limpido Castelnuovo:quanto è che non mi reco, sono passato camminando ma recandomi per incontrare paesani...Sempre meno e dopo Bizzugo chi mi grida da 30 metri: c'è Maresco! Sento un vuoto, il paese è sempre lo stesso ma le voci, i volti dell'infanzia....
Ma stasera che ti và da cena?.....
Ritorno l'omino che cammina in bilico fra storie lontane e realtà di tutti i giorni......
Aria di maestrale e striature di nuvole miscela ideale per fare foto, ma troppi tramonti mi intristiscono, meglio buttare giù due righi......

domenica 10 febbraio 2019

Poi una foto messa lì su faceboch mi ha fatto ricordare.... grazie Razzi:
Arrivare quel mattino senza minimo traffico fu facile e subito ci recammo a visitare il lago dell'Accesa e gli insediamenti Etruschi, poi subito in auto verso Ribolla. Arrivati cercamo gente per domandare, ma non era il giorno giusto, non c'era anima viva, si vide il cartello: Tatti 10 km via ci incamminammo in salita attirati da questo borgo e all'ingresso il cartello Tatti paese medievale. Visitammo anche il vicolo piu stretto del mondo, poi i dieci km di discesa volarono.
Arrivati in Ribolla domandai ad un uomo del famoso castello e mi disse dove era la strada: ci eravamo passati ma il cartello castello della Pia era a terra abbattuto, c'era però il divieto alle auto, dissi: si camminerà. E si ricaminò parecchio O tutti passavano, era il divieto del cacchiella, poi ridomandammo e vedemmo lassù in alto la rupe, sentieri non ne vedemmo entrammo in un pascolo con vitelli rossi che non mi garbavano punto.
Andò bene , i vitelli pascolarono tranquilli e noi arrivammo alle rovine del castello da est, un sentiero fra alti rovi aggirando ci portò davanti le rovine dove sul lato ovest su una lapide c'i sono i versi di Dante: Siena mi fè, Maremma mi distrusse......
Commossi, stanchi ma felici di avere visto questi sassi pieni di storia.....

giovedì 7 febbraio 2019

Mi ricordo bene perchè la prima elementare. l' ho ripetuta a causa del difetto di allora: ero mancino!!!!!
At tanti inni patriottici di allora c'era questo:
Nizza, Savoia, Corsica fatal: o terra ti vogliamo liberà!
Allora ero bambino: anche molto difettoso a causa della mano mancina. Ora ora sono vecchio ma mon grullo ma quei due ragazzotti li vogliamo far smettere di ruzzare?

martedì 5 febbraio 2019

Sentire le canzonette alla Galena non era come alla radio, ma a Montauto non avevamo la luce elettrica e credetemi era un tribolare, la cuffia faceva bruciare le orecchie poi il filo che in qualche modo alimentava la galena era attaccato alla rete del letto, poi gracchiava di continuo, molte volte le cose noiose mi facevano addormentare al mattino mi bruciavano le orecchie.
Dissero le mie due cugine che abitavano vicino la fornace dei Praticelli: vieni da noi a sentire il festival della canzone, loro avevano la radio.
E mi ricordo facemmo tardi ma c'era la luna e salire a Montauto fu facile.
Non sono novelle: il mio sogno di adolescente era potere avere la luce elettrica, magari una bici tutta mia usata.
Mi ricordo le discussioni: io già adoravo il gezze, le mie cugine come i più adoravano Luciano Taioli, ma San Remo lo faceva l'orchestra Angelini con Nilla Pizzi, Gino Latilla e Achille Togliani.
Dopo 5 anni tornai lontano da Castello ebbi luce e Lambretta, ma mai scorderò quei 5 anni su quel poggio, anni molto duri ma mi ci sono formato ripagando con la tanta lettura la mancanza di luce elettrica.

lunedì 4 febbraio 2019

A volte ci metto bocca su certe politiche della scuola e della scelta della mia via come polo scolastico poi mi ritraggo a riccio e penso a quella mattina lì che da pochi giorni che ero tornato alla Catena.
Avevo da fare la carta di identità in comune o qualcosaltro foglio presi la bici e iniziai a salire quella strada magica verso San Miniato e subito rimasi colpito dai bei coltivi del podere dei Cintelli,campetti e prode che finivano in valle, la salita la camminai e appena spianò le olivete di Fontanelli e Guerrieri e subito dopo l'oliveto dimostrativo di Pozzolini una magia , poi risalendo fino da Calvani era uno splendore,
Sognai ad occhi aperti: uno che abita qui.......
E il sogno si è avverato dopo moltissimi anni, sono tornato ed ho avuto i miei splendidi olivi fra i quali tre secolari da più di un quintale di olive a pianta , erano il mio orgoglio.Poi il polo scolastico: decidero di ingrandire la via, la chioma dei miei olivi ostacoleranno il passaggio dei pulman. Che potevo fare? Una notte innsonne, poi li abbatterono, un artista ne prese un poco di legno, speriamo che non ci abbia fatto un cristo, serommo due in croce,
Rimasi senza olio per molti anni in attesa di quelli impiantati subito.
Direte: avrai preso l'indennizzo? No! Hai solo venticinque centimetri di terra nell'esproprio: E gli olivi? Non erano nell'esproprio del terreno.
Ora una scuola è pericolante per ora l'altra regge.
Parlano di altre destinazioni, che se ne frega ad ottantanni delle scuole, non avrò più i miei olivi anche se le portano via.......