venerdì 27 maggio 2011

Lello


Prima si stava lì in tanti ad aspettare di fare un'opra da contadini o i più fortunati da braccianti presso qualche fattoria. E poi l'inverno, il lungo inverno senza lavoro e senza pane. Era duro vivere nei paesi della Vald'Elsa e specialmente a Castelnuovo. Poi arrivò la ferrovia che da Empoli porta a Siena. Lo sbuffare della locomotiva e il fischio del treno sembrò dicesse: -
svegliatevi-
Lello di Gamba fu fra i primi a partire.Sentì parlare della Francia, di lavoro nuovo e decise. Una mattina sceso a piedi a Granaiolo con la pezzola da fagotto nera con dentro i viveri per il viaggio partì per la Francia.
Non si era mai allontanato da Castelnuovo e dal finestrino del treno vide per la prima volta come il mondo cambia a volte anche dietro ad una curva. Vide i monti di Carrara, il mare,vide gli uliveti della Liguria, e poi la Francia, gente che parlava una lingua incomprensibile. Dopo un lunghissimo viaggio arrivò in Camargue. Fu duro lavorare in quella immensa palude. Piano piano Lello cominciò ad imparare la lingua. Lavorava fino all'autunno in Camargue e poi in inverno andava a fare il taglialegna sui Pirenei.
Lavorò duramente anni ed anni senza una famiglia, senza prender moglie: aveva un solo obbiettivo nella testa: mettere da parte dei soldi per tornare a Castelnuovo e comperare un pezzo di terra da lavorare in proprio, senza avere più il padrone davanti.
Lello era forte, lavorava più degli altri, era una roccia. Spediva i soldi alla sorella perchè li mettesse alla posta.Venne il momento in cui ebbe abbastanza denaro per comperare un ettaro di terra e quando la sorella gli scrisse che nella valle a san Pellegrino vendevano un poderino con capanna lo comperò.Lello quando ritornò dalla Francia era sempre forte ma per prendere moglie era ormai tardi, Si stabilì in Castelnuovo insieme con il figlio di sua sorella Renzo una bravissima persona che lo accettò come un padre. Lello come altri zitelli conduceva una vita riservata non andava mai al circolo, al mattino si alzava presto e si recava nel podere. Anche se pioveva si recava nel capanno per fare qualche manutensione. Lello non l'ho mai visto con le scarpe, io l'ho conosciuto vecchio, vangava scalzo anche in inverno.
Quando arrivò la radio e fra le tante notizie si parlava del giro di Francia Lello si arrabbiava e le veniva la bava alla bocca quando sentiva parlare dei Pirenei: io i pirenei li ho fatti a piedi non è possibile che li salgano in bicicletta, a voi li danno a bere a me no!Da bambino quando mi recavo a San Pellegrino dove avevamo un terreno confinante andavo a trovarlo e lui mi spiegava un suo progetto di abbassare la collina per renderla più in pari.......

Giorni fà sono passato con amici a passeggiare nella zona, ho rivisto la collinetta dove Lello di Gamba ha speso tutta una vita per comperarla lavorando all'estero e poi duramente per renderla fertile, ormai abbandonata da tempo. Mi si è stretto il cuore.
DAL MIO LIBRO - alla grazia di guarda chi c'è-
Questo racconto insieme all'altro: Strade Bianche è stato pubblicato nella rivista di poesia e letteratura ATAPUALCA DI FIRENZE.

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