UN grosso temporale ieri sera ci ha fatto temere, per fortuna tanta pioggia ma niente danni Stamattina presto ho fatto un giro e ho costatato tutto a posto.
A nord questa nuvola- grassa dimostra che ancora c'è da temere.
una leggera nebbiolina sale dalla valle...
e lassù Cigoli piccolo e storico borgo.
questo olivo- impollinatore- sembra dire: ora mi basta!
i fossi a - colmate- con pendenza limitata hanno tenuto benissimo.
Il sistema delle - colmate è stato ideato da don Landeschi nel seicento , era diventato intutta la toscana e oltre un modo di coltivare la collina e dotando la collina stessa di fossi dalla pendenza limitata permettevano all'acqua di defluire a valle lentamente senza corrodere il terreno. Ora sono arrivati i trattori e quindi il lavoro verticale.....l'acqua ora scende violenta a valle e fa danni anche se ne cade una moderata quantità.
Io da anni mi diletto a mantenere la tradizione e il terreno sotto casa.
domenica 29 giugno 2014
mercoledì 25 giugno 2014
E
BASTA! COL MANDATELI A ZAPPARE: ma lo sapete voi quanto è duro ricavare
un reddito dal lavoro dei campi? Ho visto chi ha fatto un fotomontaggio
con un calciatore con la motozzappa:
Vergognatevi| provi chiunque a lavorare le argille, i tufi, con le
stagioni avverse, i costi alti di tutto, e se ci riesce, quello si! è un
vero campione. Nessuno pensa più alle alluvioni e frane passate ma
soprattutto a quelle che verranno, Difendiamo l'ambiente, a parole, poi
si da dell'ignorante chi ci opera con sacrifici immensi, Per andare - a
zappare ci vuole cervello e tanta competenza.
Si fa eroi 22 maiali che rincorrono una zucca!!!!! ho vai! ora vò a letto.
Si fa eroi 22 maiali che rincorrono una zucca!!!!! ho vai! ora vò a letto.
domenica 22 giugno 2014
LE CAMPANE DI CASTELNUOVO
LE CAMPANE DI CASTELNUOVO
Mentre seduto al fresco nel campo di pesca a Granaiolo improvvisamente ho sentito un suono di campane: era un bel doppio che proveniva da Castelnuovo.
Non dico che le ho riconosciute, per me, che non frequento quasi mai chiese, siano di Castelnuovo, di San Miniato o Cigoli non saprei distinguerle ma, voltandomi e vedendo il paese lassù sù quel poggetto.........
. Sono passato molte volte da lì e sempre silenzio, ma ieri quel suono e quel paese mi ha riportato indietro di decine di anni: alle lotte agli sposarizi per catturare i confetti gettati ai tanti bambini di allora, si tornava da vedere uno sposalizio con i ginocchi sbucciati, eravamo tanti a volte più dei confetti gettati a terra..... Si aspettava in un angolo che i suonatori del doppio lasciassero le funi per lasciarsi dondolare dalle campane sempre in movimento.....
E soprattutto quel maggio del 45 quando quel doppio durò un pomeriggio per festeggiare la fine della guerra.....
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sabato 21 giugno 2014
DA SAN GIMIGNANO A BADIA A CONEO-
Una bella giornata non calda ci invita a percorrere un tratto della via Francigena dove la vegetazione può attenuare il sole di Giugno.
Arrivare a San Gimignano passando dalle belle colline di Montaione e Gambassi attenua il disagio del viaggiare in auto: 45 minuti e siamo alla periferia della cittadina torrita
come non dare uno squardo al Poggio del Comune la magica montagna a sud della città da dove viene le belle pietre con le quali e stato edificata la cittadina storica, dove all'interno c'è la città abbandonata di Castelvecchio che da il nome al parco.
E da Santa Lucia già seguendo la via francigena prima di calare al mulino ultimo squardo a San Gimignano
Mentre caliamo al mulino uno squardo al bellissimo borgo di Montauto dove saliremo di fianco.
Eccoci al primo guado, una rinfrescatina ai piedi non fa male dopo la lunga discesa
Comincia il percorso ad essere selvaggio e bello: a vigneti si susseguono boschetti e passaggi in strade scavate nel tufo e roccia.
Una fattoria agrituristica in mezzo ad un colle fantastico con la cantina scavata nel tufo, da li si scende verso il torrente che scende dal parco di Castelvecchio. Quì ero giunto ma la piena mi aveva impedito di proseguire
Da quì inizia una salita non dura attenuata dal bosco e da una folta vegetazione
in cima a questo bosco mezzo km in pari e si sente il traffico della statale che da Colle va a Volterra, il tratto sconosciuto è fatto ultimo strappo e siamo alla chiesa romanica che più ammiro: Badia a Coneo.
L
Si rimane incantati difronte a simile bellezza, sono già diverse volte che vengo e sempre rimango senza fiato a vedere una bellezza simile e tutto questo si intona con la terra, le rocce... non verresti più via....
vado nel retro del piccolo borgo ultimo scatto e c'è da ritornare a San Gimignano per la stessa via......
Ritornati a San Gimignano i tanti turisti, un fiume e la stanchezza ci hanno fatto distogliere da attraversare la cittadina
Arrivare a San Gimignano passando dalle belle colline di Montaione e Gambassi attenua il disagio del viaggiare in auto: 45 minuti e siamo alla periferia della cittadina torrita
come non dare uno squardo al Poggio del Comune la magica montagna a sud della città da dove viene le belle pietre con le quali e stato edificata la cittadina storica, dove all'interno c'è la città abbandonata di Castelvecchio che da il nome al parco.
E da Santa Lucia già seguendo la via francigena prima di calare al mulino ultimo squardo a San Gimignano
Mentre caliamo al mulino uno squardo al bellissimo borgo di Montauto dove saliremo di fianco.
Eccoci al primo guado, una rinfrescatina ai piedi non fa male dopo la lunga discesa
Comincia il percorso ad essere selvaggio e bello: a vigneti si susseguono boschetti e passaggi in strade scavate nel tufo e roccia.
Una fattoria agrituristica in mezzo ad un colle fantastico con la cantina scavata nel tufo, da li si scende verso il torrente che scende dal parco di Castelvecchio. Quì ero giunto ma la piena mi aveva impedito di proseguire
Da quì inizia una salita non dura attenuata dal bosco e da una folta vegetazione
in cima a questo bosco mezzo km in pari e si sente il traffico della statale che da Colle va a Volterra, il tratto sconosciuto è fatto ultimo strappo e siamo alla chiesa romanica che più ammiro: Badia a Coneo.
L
Si rimane incantati difronte a simile bellezza, sono già diverse volte che vengo e sempre rimango senza fiato a vedere una bellezza simile e tutto questo si intona con la terra, le rocce... non verresti più via....
vado nel retro del piccolo borgo ultimo scatto e c'è da ritornare a San Gimignano per la stessa via......
Ritornati a San Gimignano i tanti turisti, un fiume e la stanchezza ci hanno fatto distogliere da attraversare la cittadina
mercoledì 18 giugno 2014
Mario di Tresanti
Tu Chiara rimani ad aspettarmi quì su questa panchina, i cimiteri sono sempre luoghi tristi anche se li visiti e non conosci nessuno.....
E mi sono avviato al vicino cimitero di Montagnana dove è sepolto Mario Calvani un cuguno di mia madre, ho voluto di proposito essere solo perchè ero sicuro di piangere, direte, i vecchi hanno la lacrima facile, si è vero, ma Mario era una persona speciale che in un momento triste e difficile della mia vita è venuto a prendermi mi ha caricato sulla canna della bicicletta e mi ha portato a casa sua dove in pochi giorni ho ritrovato la serenità.
Si perchè avevamo avuto una disgrazia tremenda, una nostra cavalla si è sciolta ed è andata a mangiare rametti di olivo di un vicino, una donna l'ha scacciata sventolando il grembiule e la cavalla le ha sferrato un calcio mortale. Disgrazia atroce che i familiari bravissime persone hanno accettato non denunciando mio padre, tranne il marito, lui no,era compressibile, un vecchio rimasto solo e quasi tutti i giorni passando da casa mia ci gridava: assassini! Cosa potevamo fare colpa ne avevamo,anche se non cercata.
Io12 anni, restavo in casa con mia madre che allattava mia sorella e piangeva e quell'uomo rimasto solo imprecava, ci minacciava per un poco poi se ne andava. Io mi sentivo a terra, distrutto e forse mio nonno materno o la sensibilità di Mario mi tolse da una situazione che mi distruggeva.
Un pomeriggio mi chiamò mia madre: quarda chi c'è,- vuoi venire da me per qualche giorno!- Montai in canna e feci quel lungo viaggio: da Castelnuovo a Tresanti e li rimasi tre mesi: rinacqui, mi tenevano come un figlio e mi ripresi fino a che mio padre venne a prendermi: ho trovato un podere nuovo a Castello vicino a nonno.
Per anni non sono tornato al paese nativo lo volevo cancellare dalla mente invece ho stampato ricordi e persone nella mente fino a scriverci quasi un libro ma sono ritornato saltuariamente.
Ho pianto sulla tomba di Mario, la vita ci ha allontanato ma non ha cancellato il rricordo di una persona speciale
Tu Chiara rimani ad aspettarmi quì su questa panchina, i cimiteri sono sempre luoghi tristi anche se li visiti e non conosci nessuno.....
E mi sono avviato al vicino cimitero di Montagnana dove è sepolto Mario Calvani un cuguno di mia madre, ho voluto di proposito essere solo perchè ero sicuro di piangere, direte, i vecchi hanno la lacrima facile, si è vero, ma Mario era una persona speciale che in un momento triste e difficile della mia vita è venuto a prendermi mi ha caricato sulla canna della bicicletta e mi ha portato a casa sua dove in pochi giorni ho ritrovato la serenità.
Si perchè avevamo avuto una disgrazia tremenda, una nostra cavalla si è sciolta ed è andata a mangiare rametti di olivo di un vicino, una donna l'ha scacciata sventolando il grembiule e la cavalla le ha sferrato un calcio mortale. Disgrazia atroce che i familiari bravissime persone hanno accettato non denunciando mio padre, tranne il marito, lui no,era compressibile, un vecchio rimasto solo e quasi tutti i giorni passando da casa mia ci gridava: assassini! Cosa potevamo fare colpa ne avevamo,anche se non cercata.
Io12 anni, restavo in casa con mia madre che allattava mia sorella e piangeva e quell'uomo rimasto solo imprecava, ci minacciava per un poco poi se ne andava. Io mi sentivo a terra, distrutto e forse mio nonno materno o la sensibilità di Mario mi tolse da una situazione che mi distruggeva.
Un pomeriggio mi chiamò mia madre: quarda chi c'è,- vuoi venire da me per qualche giorno!- Montai in canna e feci quel lungo viaggio: da Castelnuovo a Tresanti e li rimasi tre mesi: rinacqui, mi tenevano come un figlio e mi ripresi fino a che mio padre venne a prendermi: ho trovato un podere nuovo a Castello vicino a nonno.
Per anni non sono tornato al paese nativo lo volevo cancellare dalla mente invece ho stampato ricordi e persone nella mente fino a scriverci quasi un libro ma sono ritornato saltuariamente.
Ho pianto sulla tomba di Mario, la vita ci ha allontanato ma non ha cancellato il rricordo di una persona speciale
martedì 17 giugno 2014
VIA CASTIGLIONI
Una fresca giornata per fare un bel giro sulla collina che separa le due valli. Virgilio e Pesa via Castiglioni,
Partiti dal basso, una strada bianca ai piedi della collina conin alto i cipressi di via Castiglioni
Dopo tre bei casolari distanti l'uno dall'altro cinquecento metri ad un casolare finiva la strada, ma l'arrivo di una ragazzina ci ha salvati dal ritornare indietro indicandoci un guado
Un tratto in una stradina dalla vegetazione intenza ma falciata ci ha condotto ad un gruppo di casette
una lunga strada bianca ci ha condotto al ponte di San Vincenzo a Torri,
Lasciata la valle della Pesa in salita verso Montagnana, la bella e alta collina dove dopo il riposo ho fatto visita al cimitero alla tomba di una persona cara
La chiesa di Montagnana . e da lassù uno sguardo al castello di Poppiano...
Dopo una breve discesa eccoci al grande castello di Montegufoni
Agrituristico e ben tenuto questo castello ma non lo avevo mai visto così da vicino, ho approfittato dell'orario particolare e sono entrato... ovvia, non far vedere una bellezza simile....
Risaliti e a destra nella via che volevamo vedere con più interesse : via Castiglioni, una via rurale e una collina dai panorami speciali: vigne, vigne coltivate a pennello con casolari colonici e fattorie classiche
un cippo ad un partigiano caduto
Eda quì inizia il percorso didattico di via castiglioni con pannelli che spiegano la vita passata in questa collina
il campanile di una chiesa del 900 tutta in pietra serena ma recintata dalla proprietà...non visibile
La cappella padronale dove secondo Chiara i proprietari venivano a farsi perdonare a Dio per avere mangiato tanti prosciutti ai poveri contadini,...... ma questo è un altro discorso......
Partiti dal basso, una strada bianca ai piedi della collina conin alto i cipressi di via Castiglioni
Dopo tre bei casolari distanti l'uno dall'altro cinquecento metri ad un casolare finiva la strada, ma l'arrivo di una ragazzina ci ha salvati dal ritornare indietro indicandoci un guado
Un tratto in una stradina dalla vegetazione intenza ma falciata ci ha condotto ad un gruppo di casette
una lunga strada bianca ci ha condotto al ponte di San Vincenzo a Torri,
Lasciata la valle della Pesa in salita verso Montagnana, la bella e alta collina dove dopo il riposo ho fatto visita al cimitero alla tomba di una persona cara
La chiesa di Montagnana . e da lassù uno sguardo al castello di Poppiano...
Dopo una breve discesa eccoci al grande castello di Montegufoni
Agrituristico e ben tenuto questo castello ma non lo avevo mai visto così da vicino, ho approfittato dell'orario particolare e sono entrato... ovvia, non far vedere una bellezza simile....
Risaliti e a destra nella via che volevamo vedere con più interesse : via Castiglioni, una via rurale e una collina dai panorami speciali: vigne, vigne coltivate a pennello con casolari colonici e fattorie classiche
un cippo ad un partigiano caduto
Eda quì inizia il percorso didattico di via castiglioni con pannelli che spiegano la vita passata in questa collina
il campanile di una chiesa del 900 tutta in pietra serena ma recintata dalla proprietà...non visibile
La cappella padronale dove secondo Chiara i proprietari venivano a farsi perdonare a Dio per avere mangiato tanti prosciutti ai poveri contadini,...... ma questo è un altro discorso......
domenica 8 giugno 2014
MEMORIE
Aprì una cava di marmo e alcuni paesani trovarono lavoro sul posto
evitando di andare lontano non lavoravano molto nei mesi invernali,
arrivava il ghiaccio e la neve ma con la neve arrivava anche un altro
lavoro: brutto, faticoso: spalare la neve con il freddo e il gelo specie
quando da Gennaio a Marzo più passavano i giorni e le tempeste, la neve
doveva essere sollevata sempre più in alto. Da Casina Rossa al passo
delle Radici se ne era di strada da spalare, poi erano inverni rigidi.
Al primo gelo la cava chiuse, si aspettava la neve per lavorare qualche giornata ma una mattina guardando in sù da Sassorosso verso la statale ad uno sferraglio apparve per la prima volta uno spartineve, nuovo moderno e addio pala.... addio lavoro
Al primo gelo la cava chiuse, si aspettava la neve per lavorare qualche giornata ma una mattina guardando in sù da Sassorosso verso la statale ad uno sferraglio apparve per la prima volta uno spartineve, nuovo moderno e addio pala.... addio lavoro
sabato 7 giugno 2014
I VECCHI SUBISCON LE INGIURIE DEL TEMPO.....
NO! non sono le ingiurie del tempo ma certi sapientoni giovani che pretendono di narrarmi le cose che ho visto a comodo suo, mi provo a dire: ma io ho visto, no non è vero. E' successo di un tizio che ha sposato con una inconfondibile divisa e i figli mi danno del bugiardo, purtroppo con gli anni diradano i testimoni., e succede spesso ma te... e ti rifilano litanie imparate da giornali devianti e ti farebbero passare da bugiardo o peggio ancora da rimbambito.
La storia come è difficile raccontarla quella recente quando si è visto invece è facile raccontare anni dove non c'è rimasto nessuno che racconti. Succederà anche dei miei racconti scomodi, morta la serpe spento il veleno, ma finchè ci sarò racconterò quello che ho visto in barba a chi vorrebbe che tacessi.
La storia come è difficile raccontarla quella recente quando si è visto invece è facile raccontare anni dove non c'è rimasto nessuno che racconti. Succederà anche dei miei racconti scomodi, morta la serpe spento il veleno, ma finchè ci sarò racconterò quello che ho visto in barba a chi vorrebbe che tacessi.
domenica 1 giugno 2014
RICORDO LA PRIMA BANDIERA
DUE GIUGNO
Fu issata sin dalle mattina la bandiera nazionale con lo stamma dei Savoia sull'asta alle scuole di castelnuovo d'Elsa dopo la vittoria del referendum del 2 giugno, ascoltavamo alla galena i risultati, prima delle nostra zone, poi quando arrivarono quelli dal sud per poco si temette che la repubblica perdesse, poi il risultato finale e i Savoia se ne andarono.
Per buonaparte del giorno sventolò, poi all'improvviso da dentro Castelnuovo arrivò la banda! chi l'aveva mai vista! era diretta da Beppe della Biba: mi ricordo il Cresci, l'uomo del comune, faceva lo spazzino e il bacchino, suonava il trombone poi Mondo suonatore di testi, altri non ricordo, ma li conoscevo tutti, La banda era seguita da tante persone, arrivati davanti la bandiera fù calata quella dei Savoia e per la prima volta salì sul pennone la bandiera attuale fra gli applausi della gente.
Fu issata sin dalle mattina la bandiera nazionale con lo stamma dei Savoia sull'asta alle scuole di castelnuovo d'Elsa dopo la vittoria del referendum del 2 giugno, ascoltavamo alla galena i risultati, prima delle nostra zone, poi quando arrivarono quelli dal sud per poco si temette che la repubblica perdesse, poi il risultato finale e i Savoia se ne andarono.
Per buonaparte del giorno sventolò, poi all'improvviso da dentro Castelnuovo arrivò la banda! chi l'aveva mai vista! era diretta da Beppe della Biba: mi ricordo il Cresci, l'uomo del comune, faceva lo spazzino e il bacchino, suonava il trombone poi Mondo suonatore di testi, altri non ricordo, ma li conoscevo tutti, La banda era seguita da tante persone, arrivati davanti la bandiera fù calata quella dei Savoia e per la prima volta salì sul pennone la bandiera attuale fra gli applausi della gente.
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