lunedì 31 gennaio 2011

STAMATTINA LEGNA

Stamattina ho portato molta legna che precedentemente avevo tagliato. Per il trasporto ho adoperato il mezzo più economico che avevo: le mie spalle, e ne ho portate a sufficenza per superare l'inverno. Non rimane che tagliarle a misura per la stufetta economica. Mia moglie quando ha visto la quantità ha esclamato: in quanto a trasporto legna sei un uomo con le p... o che avrà voluto dire........

domenica 30 gennaio 2011

letture: IL VECCHIO CHE LEGGEVA ROMANZI D'AMORE

Che Sepùlvera è un grande scrittore non lo scopro io, modesto lettore, ma lo dicono i suoi successi. In questo libro si supera per il suo amore verso la natura, verso l'amazonia, e come condanna noi cosiddetti emancipati ma primitivi verso animali e ambiente. Leggetelo e fatelo leggere.

letture: IL VECCHIO CHE LEGGEVA ROMANZI D'AMORE

sabato 29 gennaio 2011

I PAESAGGO DI PALAIA















Questo pomeriggio escurzione nel palaiese, collina della vald'Era. Siamo partiti dalla valle della Chiecinella, valle boschiva e con tanti calanchi di tufo, valle molto minerale difatti l'acqua è rossa, poi abbiamo percorso la lunga salita in selciato fino alla fattoria di Collelungo, in antichità castello. Arrivati alla strada di Toiano delle Brota, abbiamo proceduto in direzione di Palaia e raggiunto il bel paese lo abbiamo visitato e poi passando la bellissima chiesa di San Martino abbiamo chiuso l'anello in Chiecinella. due ore e mezza di spedito cammino, era freddo.

PRANZO COL CAVOLFIORE

Sento dire ad amici: oggi ho mangiato bene nel tal ristorante, per carità non discuto.
Oggi abbiamo pranzato noi due col cavolfiore fritto e basta. Ma c'è prodotto e prodotto, il cavolfiore che avevamo è prodotto nel nostro terreno con concimi naturali, cioè con cacca di mucca, e non si faccia gli schizzinosi, dalla bocca al culo, il cammino naturale dei veri alimenti. il resto sono forzature.Il sapore di questo cavolo meritava l'attesa di molti pazienti mesi per la crescita, non poco tempo e nullità del sapore nei prodotti che si trovano nei supermercati. Dove vuoi arrivare?
Voglio dire che il biologico paga anche se il prodotto a vederlo non sembra un gran che, è il sapore che fa la differenza e la qualità.

venerdì 28 gennaio 2011

BRONCONAIA

Io abito in alto rispetto al podere che scende in una valletta che si chiama bronconaia, sul confine a sinistra c'è un masso, nel 1943 per salvarsi dalle bombe aeree e dalle cannonate fu scavato un rifugio dove decine di persone aspettarono il passaggio del fronte. E il fronte.......Dal racconto di un contadino: < Eravamo nel rifugio quando una prima cannonata esplose sopra il masso nel campo. Pochi attimi e la tragedia:una cannonata esplose proprio all'imboccatura del rifugio,io con i miei familiari eravamo nell'altra imboccatura. Allo scoppio seguì il fumo e le urla strazianti dei feriti, noi ragazzi scappammo con mia madre su per il sentiero, attraversammo la collina fino a raggiungere il rifugio del Marchi, che era esposto a sud sicuro dalle cannonate tedesche, mentre gli uomini cercarono di soccorrere i feriti. I corpi straziati furono sette, non poterono essere subito recuperati, era estate, arrivò una pattuglia di soldati americani che minarono il rifugio seppellendo tutto. A Settembre quando il fronte si allontanò fu possibile recuperare le salme.
Andarono al masso alcuni infermieri con i familiari e con bende alla bocca e con tanta difficoltà recuperarono i poveri resti. Io da distanza vidi salire, portate a spalla due bare, era tutto quello che rimaneva di sette persone<
Ora io abito quì da trenta anni nella casa difronte al masso di Bronconaia, bello, seminascosto da acacie,querce, vitalbe ed altre piante. Il tempo, l'abbandono, le frane, hanno in parte modificato la gola di Bronconaia, il rifugio non si vede: Ci sono solo gallerie scavate da istrici e tassi che hanno fatto del rifugio la loro casa, e speriamo che sia sempre così........
DAL MIO LIBRO: RADICI CONTADINE.

giovedì 27 gennaio 2011

Una memoria

Arriva trafelato lo zio Beppe: Giù nel piano sono arrivati camion con tanti tedeschi e si stanno dirigendo verso Castelnuovo, bisogna scappare,ma io col mio cuore... Mio fratello 16 anni e Giuseppe,un cugino sfollato lo prendono per mano per fuggire nei boschi vicini, una raffica sparata dalla valletta, ma va a vuoto. Mio padre col vicino rinunciano a scappare e si rifugiano in soffitta, pochi attimi e sentiamo i passi dei tedeschi ma non bussano alla porta vanno oltre avendo visto scappare i tre. Mia nonna e mia madre sono disperate: zio Torquato è nel campo! Lo zio non parlava con nessuno a causa di una malattia avuto da giovane, cosa le sarà successo? come se la potrà cavare se lo portano via. Passa due ore e i tedeschi si ritirano portando con se decine di uomini, dal poggio li videro caricare sui camion e portati via.
Mi ricordo il pianto la disperazione dei familiari, si diceva fra i denti: speriamo che non li portino in Germania. A mezzogiorno ritornò lo zio Torquato e ritornarono mio fratello e gli altri due. Dissero: il bosco era pieno di fuggiaschi ma i tedeschi non sono entrati. Da allora quando si sentiva una moto delle ss gli uomuni fuggivano nel bosco.

mercoledì 26 gennaio 2011

MEMORIE

Oggi camminando al margine della strada ho visto una croce, mi sono avvicinato e ho letto:il nome, poi la scritta: morto col trattore. miè tornato alla mente nel tempo quante disgrazie sono accadute nelle campagne, diversi conoscenti hanno perso la vita lavorando la terra. Quando ho letto un attimo un lieve inchino e un pensiero a chi amava la campagna come mè ed è stato sfortunato....

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Escursione tre comuni e tre province













Dopo due giorni nel terreno, oggi zaini e via: Abbiamo lasciato l'auto a Camporbiano e ci siamo incamminati in direzione di San Gimignano, poi a destra siamo andati nella valle di Libbiano, parco Castelvecchio, lungo attraversamento del parco e saliti da Campiati, Cornocchio e ritorno a Camporbiano 5 ore di cammino per circa 19 km. Tre comuni e tre province.San Gimignano, Siena; Volterra, Pisa e Camporbiano Gambassi terme Firenze in un paesaggio splendido.
spiego alcune foto: i sentieri della memoria. nella boscaglia del parco nel 1943-44 c'erano due brigate partigiani, una stanziale di abitanti della zona che facevano attacchi a convogli, attentati e poi si nascondevano in questa boscaglia folta, i tedeschi non entravano. un secondo gruppo di partigiani erano di passaggio ed erano diretti da antifascisti della vald'Elsa, stavano li rifugiati fino ad essere inseriti in vari gruppi. In fondo al parco c'è Castelvecchio un paese abbandonato dal 1700.

martedì 25 gennaio 2011

Lavori agricoli








Ieri e oggi ho approfittato del terreno asciutto per preparare il terreno per la semina delle patate, le patate primule le ho già seminate, poi hp zappato il terreno vicino le piantine di fave, o baccelli. Voglio mettere alcune foto del terreno, orgoglio di vecchio contadino!
Nella prima foto in alto si vede il masso di tufo dove nel 1944 una cannonata venuta da oltre Arno uccise otto persone che si trovavano in un rifugio di guerra.

lunedì 24 gennaio 2011

IL SEGRETO DI ISABEL letture


Ho finito di leggere: -IL SEGRETO DI ISABEL- DI SONIA OGNIBENE. Libro inviatomi dall'amica blogger:

sabato 22 gennaio 2011

LA FAVOLA DEI LOMBRICHI, replica

Ho nonno! disse un bimbo, me la racconti una storiella?
Vieni, siediti sulle ginocchia.
In un orto viveva nel terreno un gruppo di lombrichi, l'orto era coltivato da un vecchio ortolano che per la semina adoperava un concime naturale cioè letame di mucca. L'orto produceva quel tanto da lasciare vivere degnamente l'ortolano, e nello stesso tempo vivevano bene anche i lombrichi che masticavamo terra, si nutrivano e nello stesso tempo nel loro piccolo la fertilizzavano.
Poi l'ortolano non potè più lavorare e l'orto deperì e divenne sempre più magro e i lombrichi masticavano terra tutto il giorno senza togliersi la fame.
Un lombrico giovane disse: io non ci stò più, quì si muore di fame, vado in cerca di un campo migliore e se lo trovo vi telefono. E sparì. Passarono delle settimane e un giorno al lombrico maggiore trilla il telefono: pronto? Sono io, il lombrico giovane... Ho come stai... dove ti trovi? disse il vecchio lombrico. Stò benone, disse il giovane, ho trovato una concimaia, basta aprire bocca e masticare che siamo sazi, poi la vita quì è bella ci sono delle ingrassagalline disponibili, sempre baldoria, venite anche voialtri, da lì andate a destra e in pochi giorni arriverete.
Subito il vecchio lombrico indisse una riunione e subito tutti furono d'accordo di partire, solo lui il vecchio lombrico decise di rimanere dicendo: Mi raccontò mio nonno che ai suoi tempi molti lombrichi furono convinti di andare in una concimaia al sole, non tornò nessuno. IO rimango,..... e la fila di lombrichi sparì lentamente.
Una sera il vecchio lombrico accese il televisore per sentire il telegiornale e come prima notizia dettero: Strage di lombrichi nella concimaia! tutti i vermi della concimaia sono stati catturati e portati al lago di pesca sportiva per fare da esca.
fine della storia!
Ho nonno! ma che storia mi racconti? o come fanno i vermi ad avere il telefono, la televisione? Ma chi te l'ha raccontata una storia così strana?
Me l'ha raccontata uno che l'hanno portato nel centro mentale e i dottori quando l'hanno visto hanno scosso il capo, preso amo e ombrichi e sono andati a pescare!

mercoledì 19 gennaio 2011

PROPRIETA' PRIVATA

Sono tornato adesso dalla solita camminata pomeridiana. Questa volta abbiamo inventato un percorso particolare in una zona a noi molto nota, invece di andare per strada abbiamo guadato un torrente saltandolo. poi per salire ad un paese su' in alto invece di salire l'asfalto abbiamo traversato una valletta laterale e seguendo a istinto siamo arrivati in paese. Bel paese di collina, ben tenuto, difatti ad un primo abbandono sono seguiti arrivi e restauri, ora è di nuovo alla moda. L'intenzione nostra era quella di fare un giro passando al ritorno per sentieri non segnalati ma precedentemente percorsi. Ma una volta entrati nel folto abbiamo trovato il sentiero chiuso dai rovi. Siamo ritornati in strada e andati più avanti e dopo diversi tentativi andati a vuoto abbiamo trovato un sentiero che scendeva. Giù nella valle sentivamo sfrecciare le macchine e per istinto seguendo i filari della vigna siamo arrivati ad una abitazione vicino alla provinciale. Dalla casa esce due guardacaccia con un'aria feroce: Quì è proprietà privata cosa girate? Gli ho spiegato che avevamo sbagliato percorso e uno: Oggi è giorno di caccia e poi quì non deve entrare nessuno.Mi scuso e veniamo via.
Ecco:abbiamo attraversato una collina con ulive non raccolte vigne abbandonate case fra i rovi e dal tetto caduto, boschi abbandonati. Cosa abbiamo calpestato? niente.
Solo ai cacciatori e permesso quello che è vietato ad un comune camminatore.

Letture: Stieg Larsson - Uomini che odiano le donne

Ho finito di leggere il librone giallo- 676 pagine- e per uno come me che si nutre di narrativa è stata una fatica non indifferente a seguire le lunghe e minuziose ricerche del protagonista per arrivare alla soluzione del caso, però devo ammettere che il libro tratta non solo crimini ma svolge anche analisi di un mondo della finanza attuale.
Bel libro fatto bene e anche se non è il mio genere di lettura mi ha tenuto in tensione per una diecina di giorni.
Il libro fa parte del libro del mese del gruppo di lettura della biblioteca di San Miniato e lo discuteremo a fine mese.

lunedì 17 gennaio 2011

Paesaggio e ulivi


Già in altra occasione ho scritto della situazione delle colline Toscane che oltre al continuo degradare del territorio sempre più lasciato a se stesso da coltivatori mal ripagati. Girando, come faccio da anni per le campagne, specie questi due difficili anni, danneggiati da gelate, vedo deperire molte ulivete non potate e quest'anno anche molte non raccolte, colpa del freddo? non credo il 17 dicembre gli ulivi devono essere raccolte, solo una qualità, le mignole vengono raccolte tardi ma la quantità è irrilevante.Quelle raccolti, molte vengono raccolte meccanicamente. Che avviene: quelli raccolti meccanicamente devono essere potati e tenuti bassi gli altri specie le grandi aziende non li potano affatto. Capita di camminare e vedere intere colline con ulivi scapezzati, ma molti abbandonati da anni.
Cipressi, ulivi, sono il giardino buono della Toscana ancora sono l'ornamento delle nostre colline, ma per quanto?.Che fare? bisogna aiutare il mondo contadino, il primo strozzato dalla crisi, per difendere anche il paesaggio.

domenica 16 gennaio 2011

Ricordi Lontani


Sin dalla mattina sul palo della scuola sventolava la bandiera tricolore con lo stemma Savoia, io bambino mi chiedevo perchè, abitavo vicino alla scuola e da quando era passato il fronte nessuna bandiera era sventolata all'asta della scuola.
Sapevo che aveva vinto la repubblica dai discorsi in casa. Quasi sempre andavamo a giocare nel prato vicino alla scuola,e quel pomeriggio mentre giocavamo sentimmo un suono venire da dentro il paese, poi dalla curva apparve la banda. sgranai gli occhi nel vedere gli ottoni brillare,non avevo mai visto una banda, la dirigeva Beppe della Biba il fornaciaio il quale suonava anche uno strumento, dietro una folla di persone con le bandiere rosse. Messisi intorno alla bandiera la banda suonò alcuni inni fra i quali fratelli d'italia. poi la banda tacque, fu sciolta la corda fu abbassata la bandiera con lo stemma del rè fra i fischi e le grida della gente. Quando si alzò il tricolore quello attuale suonò la banda fra gli applausi della gente di Castelnuovo d'Elsa.

sabato 15 gennaio 2011

STORIA TRAGICA: I DUE TASSI



Siamo noi i protetti?, siamo noi quelli preferiti da un Dio?. Non voglio entrare in ragionamenti difficili, certo facciamo brutto uso di questa protezione facendo direttamente o indirettamente - terra bruciata intorno a noi.
Ci commoviamo è giusto quando siamo colpiti da disgrazie, ma agli altri che noi chiamiamo comuni animali quando pensiamo?. Poi come noi abbiamo un Dio ci sentiamo a nostra volta di avere preferenze: il cane di casa,l'amico dell'uomo, il gatto, il cavallo ecc. Più gli animali ci servono e sono domestici più cerchiamo di proteggerli, il resto, quelli che sono selvaggi, sono allo sbando di caccia, fame, pesticidi, e traffico.
Ecco una storia tragica che ho visto camminando sulla strada fra Casenuove di Empoli e Martignana sulla strada per Montespertoli.
Dopo una escursione sulle colline, per ritornare all'auto abbiamo percorso due km circa al lato sinistro della trafficatissima provinciale, quando vedo un tasso morto da poco, forse dalla notte scorsa, un bellissimo esemplare, faccio una foto, poi che potevo fare? continuo e dopo 50 metri un'altro tasso morto, senzaltro maschio e femmina vista la differenza di mole fra i due. Commentiamo amaramente il destino dei due poveri animali, immaginiamo il secondo tasso quanto avrà girato ho annusato l'altro prima di essere investito a sua volta . Sulla strada vige i 70 orari, ma le macchine sfrecciano a oltre cento. Sarà stato così anche stanotte, e magari gli invastitori hanno inprecato alle bestiacce che girano la notte, mettendo in pericolo noi, gli uomuni, i protetti da unìAldìlà..........

venerdì 14 gennaio 2011