domenica 29 settembre 2013

UN SO' CHE FA'
Quando i figli entrano in quall'età dai dieci anni ai dodici non sono più bambini e ancora non sono ragazzi. E' il periodo delle incertezze, non frequentano da soli amici, ma anche si annoiano a stare coi genitori. Il genitore intelligente se ne accorge ma non è facile trovare un equilibrio che possa mediare fra la voglia di uscire dal guscio del bambino e quella del timore del genitore.
Quello che sono io oggi, -credo come cervello di essere rimasto ad 11 anni bloccandomi.- la tanta voglia di stare con la gente, mettermi in gioco e come si vede, nel mio piccolo, l'ho fatto abbondantemente, e l'altra, la voglia dello stare in solitudine lavorando la terra, camminare in boschi e monti, scrivere per me stesso più che per gli altri. Per ora ha sempre vinto la prima: malgrado una tremenda timidezza mi sono messo in gioco in diversi modi forse aiutandomi a non dire come i bambini- un sò che fààà, cantarellandolo.
Ora malgrado la mia grande voglia di rientrare nella - macchia- mi stò rimettendo in gioco con - giocattoli nuovi- il compiuter, e vedo che molte persone mi seguono, mi incoraggiano. Ho appena finito, ed è durata forse troppo l'esperienza in tv, e grazie a loro che hanno staccato la spina, aiutandomi perchè io ero stanco, ma quando la gente che incontri ti saluta, ti segue non è facile staccare, ed ho solo da ringraziarli immensamente per avermi dato questa possibilità di staccare e ritornare quello che a metà sono, un terricolo, uno che si muove bene solo in campagna.
Ma il mio cervello da 11enne era per dirmi :- UN so' che fa'- ed eccomi di nuovo rimettermi in gioco: fare un blog con il giornale - on lain - ON LAI? ho iccheè?,
Che cervellaccio mi ritrovo! voglia di boschi, monti, solitudini, e desiderio di stare con la gente: due personalità???? forse una ciucchite statica da quando avevo 11 anni e dicevo come in una nenia : UN SO' CHE FA??????????

martedì 24 settembre 2013

GLI APPENNINI DELLA VALLE DEL SERCHIO


Incomincio a fare un post e internet  va via. Cambierò gestione.
Ieri bella camminata in Appennino in quel di Bagni di Lucca a Montefegatesi un bellissimo paese montano ad 800 metri l. m. Mentre salivamo abbiamo saputo che erano nati i funghi dalle macchine parcheggiate in ogni dove. Giunti al santuario prima del paese abbiamo trovato il parcheggio e subito salita su strada fino a Foce di Lago poi sentiero 12  per tre ore fino alla Fonte di Troghi. Faggi secolari, panorama spettacolare sull'Orrido di Botri,una escursione indimenticabile.  

venerdì 20 settembre 2013

Ricordi lontani: LA PIOGGIA IN ESTATE
Finiva il mese di Giugno e incominciava la succità nei poderi a sud di Castelfiorentino, l'acqua caduta in inverno nei pozzo scavato nell'argilla si abbassava giorno dopo giorno sia per il consumo, sia per l'esposizione al sole: poche acacie o un salice facevano un ombra quasi nulla, avevamo la cisterna per raccogliere l'acqua dal tetto, ma serviva a tre famiglie e si abbassava sempre più . Arrivavamo a metà Luglio e finiva, non rimaneva che calare un giovane nella cisterna e pulirla bene perchè era quella che bevevamo e adoravamo per cucinare tutto l'anno, Lo stesso il pozzo sterrato quando l'ultimi secchi d'acqua finivano; pala e pulizia, per l'uso d'acqua da allora in poi lungo viaggio in Elsa al guado vicino il ponte di Castelfiorentino col carrobotte e per bere e usi domestici il pozzo nella valle, ma usarla poco: era leggermente purgativa.
Luglio e Agosto guardavamo il cielo, pronti se si avvicinava un temporale a prendere una balla, mettersela in testa se incominciava a piovere aspettare sotto l'acqua che la prima pioggia lavasse il tetto per fare scorta d'acqua.
Ma quasi sempre tuoni e lampi, qualche gocciolone e il temporale scivolava verso Varna, Gambassi e svaniva: - anno pisciato i ragni!, diceva lo Squilleri vecchio abituato da sempre a vivere su colline di argilla.
Dopo il temporale ritornava il caldo sole ad arrostire tutto, rimaneva a testimonianza lo stampo della goccia sulla polvere azzurrina delle ruote dei carri.........
Mi

mercoledì 11 settembre 2013

Ho gente!! avevo una macchia di rovi che mi si avvicinava agli olivi: l'ho schiacciati tutti con i piedi.
E pensare che c'era uno che per secoli si vantava di camminare sull'acqua!
Lo vorrei vedè camminare sui rovi.......

domenica 8 settembre 2013

NON SONO PERFETTO
C'è chi mi critica per certe inesattezze, accetto!
Perchè, non ho scuola, non ho fatto un solo mestiere,non correggo quello che scrivo,cammino perchè mi piace, ma non chiedetemi cosa ho visto, direi inesattezze, sono una persona che ha tanti interessi sia culturali, letterari,politici, ma non mi documento vado a vista, per esempio quando vado in escursione non ho carte, non mi documentio, guardo, ammiro e via. Non mettetemi soldi in tasca: li perderei!, non chiedetemi pareri: vi potrei far sbagliare.
A chi mi critica sapete che gli dico: ma non vi siete accorti che avete davanti Maresco, il più imperfetto delle persone.
EBBENE SI! ACCETTO CHITICHE DA TUTTI MA NON CERCATE DI PERFEZIONARMI: ROVINERETE IL PIU' IMPERFETTO DELLE PERSONE FACENDONE - UN PERFETTO MEDIOCRE-

martedì 3 settembre 2013

LA CIVETTA.
Siamo già a Settembre e mi mancava, sono ormai 35 anni che abito sopra Bronconaia e puntualmente a metà Agosto si faceva sentire: non col classico -chiucchiomio- ma con secchi e corti striduli parlo della civetta, uno dei rapaci più familiare intorno case di contadini, ecco che stamattina l'ho sentita con i suoi tradizionali richiami ai piccoli. Non l'ho sentito prima forse direbbe Chiara: dormi come un - grotton-, grotta in carrarino, sì perchè la civetta pascola di notte, e si avvicina alla casa - brontolando continuamente i piccoli. Certo deve avere da fare molto da come continuamente li richiama, daltra parte non può metterli alla tivù con una cassetta della Pippa o peppa come facciamo noi, deve insegnargli un sacco di cose: come cercare cibo, stare lontani da strade e soprattutto non fidarsi dell'uomo e della sua imbecillità.
Da sempre la civetta è considerate un uccello iettatore; mi ricordo mia nonna: eccola!!! ora che succederà???? diceva terrorizzata e se si ammalava uno, se moriva un vicino: lo dicevo! ha cantato quell'uccellaccio! e giù a raccontare di quella volta......... Senza parlare dei cacciatori: gli sparavano solo per spregio. era tutta penne e ossa e immangiabile.
Invece uccello delicato, come tutti i rapaci devono tenere duro per sopravvivere ai nostri veleni di ogni genere e per trovare il poco cibo che le occorre deve lottare: sempre meno prede, sempre meno spazio per cacciare....
Ecco il giorno, la civetta si è zittita, ma anche se cantasse chi la sente più col frastuono terribile del traffico...
Bentornata civetta! fin che ti sento è segno di ambiente buono anche per mè e se un giorno canterai prima che chiuda gli occhi non ti odierò: è la natura che fà il suo corso

domenica 1 settembre 2013

LA GUERRA DI BRONCONAIA.

Come sarà andata alla ghiandaia che sovente viene a beccare con le mie galline, forse qualche merlo l'avranno ucciso uno dei tanti merli che dimorano in Bronconaia. Sparavano da sopra il masso lo stesso dove scoppiò la prima cannonata nel 44, e per tutta la mattina una fucileria senza senzo: sparare tre colpi ad un merlo. Non sò se cacciavano anche i gialli rigogoli orgoglio della valletta, li vedo sovente sfrecciare radendo gli olivi dopo essere scappati dal fico.
Non sono un anticaccia ma lasciatemi tifare per le ghiandaie che col loro gracchiare animano la valletta, per i merli un discorso a parte: che l'abbiano uccisi.. la morte non si augura a nessuno, ma che abbiano fatto una rincorsa gli stà bene: mi hanno fatto fuori due viti di uva da tavola.... Il rigogolo sbrindella molti fichi ma si sà il fico non dura ho lo mangi ho in pochi giorni marcisce e io ho già dato con un maldipancia.
Che dire: sempre Maresco non passa, speriamo che i cacciatori dopo la sfuriata di oggi  vadano a cacciare altrove, intanto per il 15 sono avvertiti: passerà una gara non conpetitiva, 6- 800 persone non saranno tranquilli gli abitanti di bronconaia, ma gli andrà bene: tanto rumore  e basta!