lunedì 31 dicembre 2012

BUON ANNO!

Come sempre controcorrente! a letto alle 22 e alzato alle 5 di un bel mattino sereno.
E ho dormito più - di un tasso- perche' i  tassi e tutti gli animali in genere non potevano sapere che tutti quei botti che rimbombavano le valli, tutti quei lanpi, non erano altro che che la stupidità dagli uomini, fumo e nulla più.  Ma come non hai sentito? mi ha detto mia moglie prima che mi alzassi?, no! non ho sentito niente, un pochino sordo sarò, ma io  alla sera non ho bisogno di camomille, la camomilla di ieri sono state le 4 ore di cammino attraverso i boschi di Montaione. Una vita che cammino alla ricerca di luoghi nuovi, a Montaione credevo di conoscere tutto invece sorpresa: una antica fornace ho trovato nella
boscaglia ai piedi di una roccia. La buca per il fuoco in basso mi ricordava la fornace vicino casa nel dopoguerra. E tanti ricordi: l'argilla plasmata da Beppe il fornaciaio, i tanti racconti mentre faceva fuoco.
Tanti sassi e roccia, forse era una fornace per cuocere la calce chissa... una cosa è certa, parlero' con quelli del parco Benestare per chiedergli perchè una memoria storica così non è segnalata.
Guardo il cielo stellato bel mattino ... peccato che due ambulanze sono salita dal basso con le sirene, dopo pochi minuti sono ridiscese con le sirene......brutto segno, feriti o malati a bordo.
Quando al mattino mi alzo ho voglia di scrivere, ma la lunghezza del post e il contenuto.... sarà meglio che termini .
AUGURI !!!   

sabato 29 dicembre 2012

BUON ANNO!!!

Ho sempre avuto il massimo rispetto ma io anche se ho fatto qualche volta  finta di piacermi i rumori di fine anno non mi sono mai piaciuti. Perchè l'hanno che è passato ha lasciato sempre delle amarezze, dei disastri, delle cose promesse mai realizzate, e poi quel brutto orrendo vizio dell'uomo di ricorrere con facilità a fare guerre, l'anno che è trascorso, e ne ho visti passare tanti, mi ha sempre tolto qualcosa.
Meglio una sana dormita e il primo giorno festeggio perchè reca speranze, che tutto vada bene a me e agli altri. IL primo giorno del 2013 se potrò mi alzerò presto e con fiducia andrò incontro al nuovo, poi si vedrà che nel proseguo  I' CHE' SUCCEDE!!!!. Nel mio caso non cercherò la retta via  ma...... il retto viottolo o sentiero.
PERCIO' VI ABBRACCIO TUTTI E VI FACCIO TANTI E TANTISSIMI AUGURI.   

giovedì 27 dicembre 2012

Sul poggio

E ritorno spesso lì su quel poggio di argilla bruciato dal libeccio in estate, ora flacido dalle tante piogge.
Perchè ritorno? il panorama è sempre lo stesso, piaggioni incolti, case diroccate ho abbellite per ricchi stranieri, giù nella valle Castelfiorentino, sù in collina Montaione, tu collina di Santo Stefano nel mezzo, recintata come un carcere indicata come: case vacanze. più avanti tu collina dei ricordi. Santi, Ivan, il Costagli, il Bertucci, Damiana, Gostina, Ida, Piona, Neno! .... l'odore acre delle stalle, le voci: vai al coltro gina, le vacche o i buoi a coppia trainavano l'aratro stancamente, il pagliaio tagliato verticale a spicchi, Gli strilli del maiale che con il buaciri nel cuore tardava a morire, gli stornelli: se tù vo fà con me agli stornelli- ti dò guinta Barbialla e Collegalli- Ti dò giunta Barbialla  e Collegalli: e poi si fà a chi li canta più belli..... Comincia una nebbiolina  intorno alla vecchia collina di argilla, più in alto non si vede più il poggio Allaglione, mi incammino verso la valle con la testa confusa da tanti ricordi sbiaditi tempo. Troppi fine anno Maresco! AUGURI.
  

martedì 25 dicembre 2012

Ogni tanto in solitudine.

La mattina di Natale mi sono fatto una passeggiata in solitudine, solo Bat, il canino con me ma lui mi segue seguendo trecce di animali. Ho attraversato tutto San Miniato senza incontrare nessuno, dirò, è bella davvero la cittadina storica senza i - brontoloni suoi abitanti pronti verbalmente a scannarsi fra di loro e ad unirsi per dir male delle frazioni in basso che si sono sviluppate a dismisura ingoiando anche molti dei loro figli.
Lasciato l'abitato mi sono incamminato sulla magica collina di Scacciapuce dove i fratelli Taviani hanno girato una scena della Notte di San Lorenzo, e da lì ho ammirato tutta la bellezza della nostra cittadina, uno sguardo attorno: tutto è fermo, il cielo ha nuvole non minacciose di pioggia, dicevo fermo! sembrava una cartolina l'ambiente intorno solo un camino di una casa fumava.
Sono sceso nella valletta di Gargozzi per poi salire al laghetto: bello  immerso in un bosco di querci.  Dal lago il sentierino che sale ripido sul colle di Marsana, un incanto di sottobosco: fra i fini arbusti il muschio, noi in Toscana chiamiamo borraccina, vi facevamo presepi e c'è chi li fa ancora benchè proibito,si proibisce di raccogliere muschio e si autorizzano diserbanti, -quanto siamo coglioni-.  In cima al  colle la bella strada bianca appena ondulata da un groppetto e vicino il bel castelletto. Ridiscendo giù in valle all'altezza della strada asfaltata, comuncia a passare qualche auto....... fine dell'incanto.

sabato 22 dicembre 2012

OCCASIONE DA NON PERDERE

Che  se ne dica le primarie pd per candidati parlamentari mi piace dai nomi nuovi  che si candidano in zona, basta votarli poi se appartegano- ai bersaniani o ai renziani ha una inportanza relativa, ci vuole il nuovo anche anagraficamente, e soprattutto ci vuole - il nuovo femminile, io ormai in sù con gli anni e lontano dal mondo lavorativo, mi limito a costatare senza dare giudizi su questa o quello, ma in invito lo faccio: andiamo a votare e votiamo giovane!

giovedì 20 dicembre 2012

Gli antenati di mia moglie.hanno sbagliato i calcoli?

La bisnonna di mia moglie era una indios: Un suo bisnonno a fine ottocento emigrò in Argentina e sposò una indios. Le nacque una bimba ma dopo tre anni la moglie morì di polmonite, non potendo tenere la bimba, essendo un mandriano, la portò in Italia da suo fratello che non aveva figli. Così crebbe e si sposò in Italia, di suo padre perse le tracce, tempo di emigrazione, di viaggi di disperati.  E così ieri sera ho detto a Chiara: fai una preghiera ai tuoi antenati e digli di allungare la vita del mondo un altro poco: tu mi hai regalato un bel paio di scarpe calde che sono una meraviglia! finire il mondo proprio ora?  Sono le 5, 56 e per ora ci siamo e con in piedi gli scarponi pelosi che mi fanno un calduccino...... speriamo che abbiano sbagliato il calcolo di qualche millennio.  

mercoledì 19 dicembre 2012

I monumenti nel deserto?

Camminando per le nostre campagne quà e la troviamo casali piccoli borghi dove per anni ho visto cantieri edili al lavoro, prima che ruderi... si commentava, ma per uno -del  tempo che fù- come me, dava fastidio, vedere dove c'era vita agricola vera,ora  vedi case bellissime con cancelli e recinzioni con tanto di scritta: zona controllata da telecamere. Lì dove abitava Neno, Beppe, IL Peoro, lo Squilleri, dove mi recavo a annunciare una riunione ho una manifestazione e venivo accolto con un: votatioglioni chi si vede?,i' figliolo di' Gino!!  ho come stà i'  tu babbo?, ....... Ora reticolato e telecamera con targa: dott....
I tempi cambiano ... cambiano anche per chi si e buttato a capofitto a trasformare borghi in residenze o appartamenti vacanze, ne trovi a decine  di borghi restaurati con il cartello vendesi sbiadito  o peggio ancora lavori incompleti con le caratteristiche recinzioni di plastica. ho visto sul Montalbano una intera collina dove c'era i ruderi di coloniche, ora ci sono ruderi di fabbricati abbandonati non completati.
Povera campagna, avevi chi ti voleva bene ma l'ingordigia degli agrari e le sirene delle fabbriche ti hanno rovinato per sempre?. 

lunedì 17 dicembre 2012

BUON NATALE A TUTTI VOI!

FARLO UNO PER UNO RISCHIEREI DISTRATTO COME SONO DI  DIMENTICARE QUALCUNO, PERCIO'  VI FACCIO IN -BLOCCO - MA SIETE PREZIOSI AMICI UNO PER UNO-
TANTI AUGURI DI BUON NATALE!

sabato 15 dicembre 2012

QUANDO ANDAMMO A SOVICILLE

La domanda che spesso ci fanno: ma a camminare per boschi e campagne vi siete mai persi, avete cartine....No non ci piace il camminare programmato, si và e come si dice: gira e rigira .... si ritorna.
Una mattina decidemmo: andiamo a Sovicille nel senese. L'auto andava: Poggibonsi, colle e via verso Grosseto: strada dritta quando vedemmo un cartello stradale che indicava: Sovicille 15 km, è il nostro, 15 e 15 trenta la misura giusta per camminare una giornata.   Era inverno, una nebbietta umida, accostiamo e in uno spiazzo parcheggiamo l'auto. Tutto asfalto ma traffico inesistente, a mezzogiorno eccoci a Sovicille bel paese medievale ma piccolo, pranzanno in un parco e poi ci rimettemmo in cammino.
Un centinaio di metri e una strada ci incuriosì: Ho se si provasse da lì forse faremo un anello.....Detto e fatto si incominciò a salire per qualche km poi sulla strada c'era un cacciatore di cinghiali, domandammo e ci informò con tanti dettagli.troverete un piccolo paese, continuate poi ad un muro a destra... insomma così facendo ci ritrovammo a camminare in un bosco recintato con decine di enormi cinte senesi che sembravano volerci mangiare, poi ad una cava di marmo cominciò una ripida discesa che ci condusse in una valle impantanata da pecore e cinghiali. Addio.. questa è la volta buona che ci perdiamo: Un tocco di campana , ho andiamo in là cominciava a scurire. Fatti 100 metri una strada con ghiaia scendiamo per altri 100 metri e chi si vede?  la nostra macchina parcheggiata.  Che culo s'è avuto...... 

   

venerdì 14 dicembre 2012

Vendesi........

Come non accorgersi lo svuotamento dei borghi e paesotti di collina. Da appassionati del camminare capita spesso, anche per vedere chiese romaniche, cose storiche, di attraversare borghi e paesi delle nostra colline dove non tanto tempo fà incontravi gente,ora vedi solo cartelli: vendisi, ma a chi? come fà un operaio che lavora a dieci quindici km a rimanere in un paese, magari bello, attorniato da boschi e oliveti, ma mancante di tutto: non ci sono più negozi di alimentari, l'ufficio postale non c'è più solo una scritta sbiadita, le scuole raggruppate nel capoluogo del comune, anche il prete viene ogni tanto, i trasporti pubblici quasi inesistenti. Solo casali per ricchi sono abitati, recintati con cancelli che sembrano carceri. Passando vicino una di quelle case ho visto in pigiama alle 13 una signora affacciarsi alla porta.
Si deve tagliare e si incomincia dal più disagiato. vai a vivere in vald'elsa, in vald'era e vedi intere vie disabitate in paesi che avevano un migliaio di abitanti.
Il ritorno alla campagna? favole, se hai un figlio a scuola e la scuola è a dieci km, l'asilo uguale,l'ufficio postale, il medico, gli ospedali li portano ancora più lontani ecc come fai a vivere in certi posti?


mercoledì 12 dicembre 2012

RICORDI QUEL 18 APRILE.......

Si cantava: ricordi quel 18 Aprile?
quando votaste demochistiani.
senza pensare all'indomani a rovinare la gioventu'.
Uno slogan:
alè, alè, alè,
con De Gasperi non si mangia
alè, alè, alà
se lo fossino ammazzà!
O io che dopo essere stato manganellato dai celerini, dopo avere manifestato ogni volta che si sparava sui lavoratori: a Melissa, Montemaggiore, Modena, Reggio, ecc uccisi dalla polizia di Scelba e De Gasperi , io che non ho mai cambiato partito cosa sento: un ponte intestato a Alcide De Gasperi  Nella - rossa Empoli.  Ho che a Empoli gli mancavano personaggi o avvenimenti storici importanti?
Empoli: quante lotte, quanta storia ha avuto il movimento operaio e contadino: le fiascaie! le gloriose impagliatrici di fiaschi, i vetrai, loro sì!  mica De Gasperi che le ha fatte manganellare più di una volta, e i contadini mezzadri, che scendevano da Monterappoli o da Vinci e riempivano le piazze democraticamente, sempre seguiti dalla polizia di De Gasperi come delinquenti.
Figli ingrati gli attuali dirigenti della sinistra attuale: mi fate passare su in ponte intestato a chi mi faceva manganellare! questo è troppo!

martedì 11 dicembre 2012

ANCHE I RICORDI SI ALLONTANANO

E ,lunedi sera ho ascoltato con commozione Francesco Guccini a Che Tempo Che Fa' nella quale trasmissione ha annunciato che non farà più concerti e non farà più dischi.  Grande narratore Francesco sia nelle canzoni che nei suoi scritti, ci ha raccontato dei suoi giorni ma soprattutto ha narrato in seconda persona il mondo di chi ci ha preceduto.  Sempre meno sono quelli che raccontano in prima persona gli anni bui del prima durante e dopo gli anni 40, e ora mi accorgo che-sfoltisce- anche i narratori del subito dopoguerra.
I ricordi, più passa il tempo e passano di-mano- sbiadiscono- vengono ritrasmessi alla gente di malavoglia e rielaborati a seconda il proprio pensare,o il proprio tornaconto, poi  il bombardare i cervelli da tanti mezzi e accavallandosi uno sull'altro vengono annullati.
Sei grande Guccini! non ti sei mosso dalla tua terra e parlando di essa ci hai fatto conoscere il mondo: che poi quanto grande sia non è molto differente da Pavana! da ogni parte c'è un borgo, un villaggio, un quartiere, dove la vita ha il suo corso,con tanti sconosciuti protagonisti che non faranno molto come - il pensionato di Bologna, ho andranno ha trovare -una amica dopo dieci anni- Ho quei pochi come il ferroviere della locomotiva , o il partigiano ammazzato in montagna che hanno dato la vita per un cambiamento......
.... e  uno racconta e passa il tempo, ma come? ho vissuto e ho visto questo? -I VECCHI SUBISCON LE INGIURIE DEGLI ANNI......e, gli vogliono far credere che De Gasperi che lo faceva manganellare dalla celere, ora è il padre della patria!

sabato 8 dicembre 2012

MEMORIE DI UN PARTIGIANO

Giungemmo a Spazzavento, alla periferia di Pistoia, e li dovevamo attraversare un ponte presidiato, eravamo in due armati di  pistola. Se ci perquisiscono dissi al compagno non abbiamo scelta, però cerchiamo di non essere sospetti. Quando passammo davanti ai repubblichini andò bene non ci fermarono, altrimenti non potevamo raccontare. < Uno dei tanti episodi raccontatemi da un partigiano che domani sarà sepolto nel cimitero di Cigoli.  

venerdì 7 dicembre 2012

GIRAVI PER IL BOSCO CON UN MITRA TRE BOMBE A MANO.........

Una  tragicha notizia che il telegiornale della tv locale ha dato: incidente alla Catena di San Miniato, un vecchio mentre attraversava la strada è stato investito e ucciso e il nome: Alvaro Marrucci.
Rimaniamo sconvolti io e Chiara, era un amico e per me compagno di partito nonchè amico da 50 anni
Tanti racconti di quando era partigiano sù al Poggio del Comune in quel di San Gimignano, sugli Appennini con i partigiani emiliani.
Lavoratore conciario ora da molti anni in pensione, lo trovavi in un angolo al circolo della Catena silenzioso: come va Alvaro? come un bischero!  poi mi raccontava: le notti nel capanno in cima al poggio del Comune, gli inseguimenti dei tedeschi fino ai margini della grande boscaglia, li non entravano.
Di recente ho visitato il capanno, conservato per la memoria, gle lo raccontai, ci verresti, sono vecchio......
Ho messo la notizia della morte di Alvaro su faceboch, un solo commento. Chi frequenta faceboch non può sapere, troppo tempo è passato e quasi niente è stato fatto per ricordare.
 

giovedì 6 dicembre 2012

BUONE FESTE.

Non mi sono mai piaciute le feste scontate i soliti riti scontati, i pranzi lunghi con tante pietanze inutili, per qualche anno mi piaceva il Natale, il Primo Maggio, poi sono finiti nelle stantie abitudini.
Gli ultimi dell'anno un rito per stancarsi. Non dico  di cene, quelle non le faccio più da molto tempo.
Sono vecchio! macchè anche in gioventù era così. Sono un essere antisociale? no!  rispetto gli altri, anzi quando vedo la gente felice, sono felice anchio, ma da distanza.
Il mio più bel capodanno?  in vetta al Sagro, la montagna di Carrara, ho quell'ultimo dfell'anno quando terminammo a Genova la percorrenza integrale San Miniato- Genova.
Ora con gli anni mi sono - addolcito- Perciò vi faccio GLI AUGURI DI BUONE FESTE ma per piacere non invitatemi più a visitare presepi artistici, a ricorrenze, sono un animale di macchia, che vi vuole bene tutto l'anno  ma rimango in disparte fino a che il frastuono non termina.

mercoledì 5 dicembre 2012

BIOLOGICO

Su faceboch una bella foto del mio sindaco che candidamente annuncia ad una platea di studenti che nel nostro comune si deve andare verso il biologico, certo il comune del tartufo bianco deve certo fare delle scelte ecologiche.
Povero me, che quando avevo 21 capi di bestiame, vacche e vitelli, e spandevo concime naturale mi quardavano come un primitivo: tu nel comprensorio del cuoio e delle calzature invece di lavorare la terra all'antica...... le ragazze mi guardavano con un'aria mista a schifo, contadino e stalliere, bifolco, avevo voglia di avere letto mezze biblioteche della zona, ero sempre uno che spandeva comcime di bestiame nei campi. Agricoltura moderna, si diceva, io come tanti altri abbandonai il lavoro dei campi. 
Il podere che concimavamo noi per decenni ha visto monocoltura e diserbanti.
Povera terra! è ridotta ad essere impiantata da pioppi per rigenerarsi, poi faranno il biologico!
Quando sento questi discorsi mi viene il voltastomaco. Avete fatto il possibile per fare rovinare la terra coltivata e ora ci consigliate di fare il biologico, con quale concime? Raccontatela agli studenti la novella del biologico non a me che di merda  baccina ne ho spanta per 24 anni nei campi.

lunedì 3 dicembre 2012

Una cava

Non si può fermare il progresso, avanti, occorre una strada veloce: si distrugge una valle incontaminata, una curva pericolosa giù un boschetto. Ho!, un vorrai mica fermare il progredire, se ci vuole famola.
Così per bisogno di terra si apre una cava nella valle della Chiecina. Ho, quante volte ho scritto delle mie camminate nella zona del tartufo bianco. La valle della Chiecina insieme alla val d'Egola sono le valli più tartuficene.  e anche più incontaminate.
La stessa trafila di sempre: firme contro, cartelli, prese di posizione. Fumo per del tempo, la cava la apriranno come hanno aperte le altre lasciando ferite aperte nelle colline, magari dopo del tempo altre ditte faranno il - risanamento ambientale.  Non potrò camminare nei 5 km di stradina lungo il torrente perchè vi passeranno camion polverosi, forse metteranno i cartelli divieto.
Addio valle della Chiecina, addio alla bellezza dei tuoi boschi. godiamoci il progresso! Tanto il tartufo si può pensare che verrà dalla Romania o dalla Cina anche quello e diranno che è di Alba, San Miniato,ecc.    

sabato 1 dicembre 2012

PINE SECCHE- PIGNE-

Era amico di mio padre, non se la passava male, aveva sposato la maestra del paese, che con dei risparmi le compero' casa e terreno. erano gli anni 30, ma prima era un disperato, faceva lavori occasionali e da luglio a settembre raccoglieva pine secche che rivendeva per pochi soldi ad un commerciante di legnami.
Le pigne facevano da miccia per accendere caldaie, stufe camini in citta'.
Gino, era questo il suo nome raccontava volentieri dopo pranzo o dopo cena, un episodio accadutogli in un bosco vicino Empoli.
- Avevo raccolto intorno Castelnuovo tutte le pine secche, un giorno decisi di andare a raccoglierle in un bosco a Corniola nei dintorni di Empoli, era distante dopo portare la balla ma li sapevo che ce ne era in abbondanza, sapevo anche che la fattoria proprietaria del bosco aveva una guardia tremenda.
Entrai in bosco dalla parte del torrino e di pini ce ne erano con tante pine cadute. inizio a raccoglierle e dopo poco eccoti la guardia: Tu sei in contravvenzione, non si può raccogliere niente in questo bosco...
Cercai di giustificarmi, niente, la guardia prese un taccuino e disse: nome e cognome. e io subito: Scardigli Buonfiglio. dove abitate. A Cerignola.  ora vi farò pagare cara questa intrusione!
Geri Gino  di Castelnuovo d'Elsa la contravvenzione non la vide mai e per tutta la vita raccontò questa sua furbata.  

giovedì 29 novembre 2012

Il pino e la cipressa

E chi si ricorda più a Castelnuovo il grande pino sulla spianata dove ora sorge lo stadio di calcio? Siamo  certamente in pochi a ricordarlo, morì insieme alla vicina cipressa nel dopoguerra quando ad arare i terreni arrivarono i trattori.
Bello e colossale lo si vedeva  da mezza vald'Elsa ma per noi Castelnuovini era il ritrovo in estate, nel piccolo spazio lasciato sodo- incolto  prima o poi lo visitavamo quasi tutti.
Per primi, al mattino presto lo visitavano i calzolari, andavano a - prendere aria- prima di entrare nella bottega maleodorante fra decine di scarponi, zoccoli da riparare e pezzi di cuoio stagionato messi alla rinfusa sotto il banchetto, o nel tavolo.  Erano due i calzolari a Castelnuovo: il Pannocchi Gelasio col figlio Beppino, e l'Ulivieri coi fuoi due figli e il Mancini un collaboratore.  Li vedevi camminare lentamente, mai assieme, uno alla volta come in meditazione.
Noi ragazzi andavamo più tardi e se - tirava vento tutti dediti alla ricerca di pinoli in estate, perchè lassù non saliva nessuno a cogliere le pigne.
Era andare al pino come ora andare al giardino pubblico, e li ci trovavi  fra i grandi i convalescenti a prendere aria buona, passanti a riposarsi, perchè al pino passava la  - scorciatoia-  il sentiero-  per Castelfiorentino che distava da li un paio di km.  
Era come il pino di Napoli .....
Un giorno, ero tornato via da Castelnuovo, passando da Cambiano vidi il poggio spoglio, tornando poi in paese seppi che il trattore arandoci vicino aveva tagliato molte barbe e il pino in un anno mori. sparì anche la cipressa... ora c'è lo stadio.   Tanti ricordi si affacciano alla mente,un attimo poi accendo il compiuter o la tv e ritorno nel mondo frastornato di oggi.
Un pino? quanti ne viene distrutti per fare strade, zone urbane, quanti ne hai visti morire di piante, persone, cose, idee.  Metti un disco di Guccini: i vecchi subiscon le ingiurie del tempo, non sanno distinguere il vero dai sogni........ e finisce: mi piaccion le fiabe, raccontane altre..........

domenica 25 novembre 2012

Limiti

Questo blog l'ho pensato e il sottotitolo lo dice chiaro:IL CAMMINO E LA MAMORIA, poi come succede ho parlato di tutto, ma ho anche raccontato qualcosa del mio piccolo mondo:dalla stalla al pagliaio-  come si diceva un tempo. I racconti del passato più o meno sono esauriti- la memoria- Il cammino anche se sono sempre attivo non si discosta da luoghi non lontani, l'età, ma soprattutto la benzina costa, per gli spostamenti, poi - ho esaurito lo spazio per le foto e dare soldi a google non voglio-, e il cammino senza foto.....
In politica mi sono rottamato....  quindi sarò meno  presente con i post ma vi seguirò come ho sempre fatto.  TUTTO QUì. 

venerdì 23 novembre 2012

E NESSUNO NE PARLA PIU'

Ci sono ora le primarie, poi altri avvenimenti verranno, uno dietro l'altro, deve lavorare la cosiddetta macchina dell'informazione,ogni avvenimento deve avere risalto fino a che non cala l'attenzione, allora giù su un'altra notizia, come lampi di un temporale di notte si accendono e si spengono in un attimo.
Ecco: che finchè una frana, un allagamento, una cosa che fà sensazione, nessuno più parlerà del territorio.
Intanto lentamente nelle zone alluvionate si ritorna alla cosiddetta normalità, ne ho visti nella mia vita tanti ritorni alla normalità. Intanto si continua a fare cose -necessarie- strade, rotonde,urbanizzazioni e il tutto a scapito del territorio.  Si fanno -casse d'espansione- e altri lavori ma non si è capito che il territorio ha bisogno di essere abitato da gente che lavora non si può più vedere gente in pigiama nelle case di campagna, ma gente che si rimbocca le maniche.
Con gli -allerta meteo- e gente che aspetta la - disgrazia- per lavorare non si salva il territorio- .Ma ci si sciaqua la bocca nei convegni con la parola: prevenzione.

giovedì 22 novembre 2012

non mi piacciono le zucche

Ma se tu provassi a mangiarle come le faccio io..... se te le cucinasse... no! io ho assaggiato le zucche cucinate in mille modi.... ho! son sempre zucche, non mi piaciono.
Ma che paragoni fai Maresco stamattina? esci dal manico? Domenica alle primarie non andrò.
Semplice il perchè: mi hanno bombardato il poco cervello che mi è rimasto in mille modi: posta, messaggini, telefonate...... Ho quarda caso si ricordano che sono sempre al mondo,si ritorna vitali solo quando c'è da votare. Ma non mi hanno convinto, perchè non è fare politica aggredendo verbalmente la gente.

martedì 20 novembre 2012

IL SOL DELL'AVVENIR

Tutta la vita a lottare per migliorare, a difendere , a rigenerarsi .  si, come scriveva Pavese: il mestiere di vivere, duro è stato a vivere -da precario- si! e che precarietà, bastava una gelata, la grandine ed eri a terra. Poi il provare la fabbrica, calzature: non sapevi mai se l'indomani si lavorava: cambio di stagione, crisi del dollaro ecc. Ma avevamo quella speranza lì: il sol dell'avvenire.
Cantava recentemente Bertoli: adesso dovrò fare le canzoni, con il dosaggio esatto degli esperti.......
Eccomi quì quasi al capolinea a fare una scelta alle primarie: ho scelto ma non lo dico, non voglio influenzare, ho essere criticato, ma in questa scelta non ci vedo più: -il sol dell'avvenir.-

lunedì 19 novembre 2012

E SONO RITORNATO SULLA VERRUCA

Si dirà ma vai sempre alla verruca?è vero ma sono innamorato di questa fortezza e dei panorami che solo i monti pisani sanno dare, poi se per caso, e ho trovato funghi, un motivo in più!

domenica 18 novembre 2012

IL VECCHIO ARATRO

Dovevo  far arrotare la catena della sega elettrica per togliere un tronco di una pianta caduta, mi reco dal meccanico agricolo dove mi servo  e che ti vedo! un aratro a stanga di quelli che aravamo il terreno con i buoi.  O questo? domando, ho poco lavoro e approfitto per restaurare questo aratro. Restaurare? ma se e' perfetto dico. Ti intendi anche di aratri? risponde il meccanico, un trentenne.    Mi intendo di aratri? Quanti ricordi mi ha fatto tornare alla mente quel vecchio arnese. Duro lavoro era guidare i buoi mentre trainavano l'aratro e che  fatica quando arrivati in fondo il campo dovevo rigirare il coltro pesante stando attenti a non tagliare il piede ai buoi. Avevo 15- sedici anni, magro, senza una fascia muscolare per sopportare quella fatica ma mi piaceva, eccome se mi piaceva! vedevo lentamente la terra smuoversi e il campo piano piano lavorato.  Riportavo i buoi nella stalla più stanco di loro, ma ero il bifolco! si quel nome  che si da se uno è ignorante, bifolco!. Non ci si giudica da noi stessi, forse lo sarò ignorante, ma io sono fiero di essere stato un bifolco.
peccato che non avevo con me la digitale, ma ci andrò appositamente per averlo da ricordo.
Vecchio aratro, forse finirai in qualche giardinetto come le vecchie falciatrici, seminatrici, botti a mostrare un mondo che non c'è più, sempre miglior sorte della mia che nessuno capisce da che mondo arrivo.........   

sabato 17 novembre 2012

IL CASALINGO

Oggi  sono solo a casa, Chiara è andata a Bologna dal nipote, io ho approfittato per preparare un poco di legna da ardere segandola a misura di stufa. Mi sono fatto un pranzetto particolare: finocchi a pinzimonio con l'olio nuovo- che bontà- e ricotta di pecora. Ho fatto subito dopo pranzo un giretto intorno casa ecco alcune foto.

  Dall'alto in basso:  un mucchio di funghi che noi chiamiamo marsigliole, poi ogni luogo da nomi diversi. La mia -faggeta- 8 piantine.   A prezzemolo siamo messi bene: guardate che meraviglia.
Come tutti gli anni in questa stagione fiorisce il nespolo.      Il platano-  trovatello: è nato nella pineta, il seme portato da qualche uccello, o dal vento, l'ho impiantato vicino casa, ora le foglie aspettano un colpetto di tramontana.      Il tutto controllato da un guardiano attento. 

lunedì 12 novembre 2012

E L'ACQUA DOVE VA?

Si cementifica, si asfalta  ma l'acqua che quel terreno assorbiva  dove và? si sono fatte opere, io le chiamerei mostri, esaltando l'utilità per i cittadini, lavoro e comodità senza preoccuparsi del volume di pioggia che quello spazio assorbiva.
Un piccolo esempio: in cima alla mia strada sono state costruite due scuole: ragioneria e liceo scentifico, ma la strada era molto stretta le decine di pulman che salivano per portare gli studenti non potevano scambiarsi nemmeno con un'auto. Necessitava di allargare la carreggiata e l'hanno fatto: ma nessuno si è preoccupato di dove poteva andare l'aumento dell'acqua non assorbita dal terreno. Così mi sono trovato nel mio terreno una cascata di acqua ad ogni pioggia,subito in un campo si è creata una voragine, l'ho fatto presente, la risposta: l'acqua è sempre andata in discesa.
Con sacrificio di lavoro e di soldi l'ho intubata portandola più in basso ed incanalandola in un fosso con pendenze regolari ho eliminato il danno per il mio terreno.
Ma cari ingegneri: che avete tante competenze ma niente pratica: se l'acqua va in discesa poi trova la valle che avete otturato con le costruzioni e i tombini.....come la mettiamo? 

domenica 11 novembre 2012

AMICI BLOGGER

SEGNALO TRE BLOG DI SAM MINIATO PER ME' MOLTO INTERESSANTI:
ILSITODELTOSI: Poeta
SMARTAC. architettura, storia locale ed altro
VIVERE A PIERINO di Aurelio Cupelli uno che ha scelto di vivere in una valletta solitaria ma che da li si muove con intelligenza e partecipazione commentando e facendo foto bellissime.
MENTRE ATTENDIAMO TE  CARO PATRIZIO : POETA SULLE 23.

IL PASSAGGIO A LIVELLO.

Ero militare e mia madre mi scrisse: babbo ha trovato un buon podere a San Romano di Montopoli.
Quando tornai mi resi conto che c'èra una grossa difficoltà: la casa in un poggetto di pochi metri sopra la pianura era in una posizione buona ma il podere,11 ettari di pianura era discreto come reddito, anche se a mezzadria ma era diviso in due parti dalla ferrovia Firenze - Pisa. C'era un passaggio a livello ma le sbarre venivano abbassate da un casellante da San Romano, Quando eravamo a piedi le attraversavamo anche se abbassate, un occhiata e via ma quando avevamo le vacche col carro calcolavamo il tempo:se le abbassavano pochi istanti il nostro passaggio sapevamo come sganciarle: tiravamo la catena del basso e si alzavano, una frustata alle vacche e via, altrimenti se  passava un merci c'era da stare un'ora prima di vederle alzare.
Stavo davanti casa un pomeriggio quando vidi e udii un uomo con un camioncino che chiedeva aiuto chiuso sui binari, presi la bici, duecento metri, un attimo  ero li. Nell'attraversare i binari vide che abbassavano le sbarre mise la marcia indietro  por tornare fuori ma il camioncino carico di mille litri di benzina lo bloccò un binario, Salga e vada avanti gridai, ma l'uomo era terrorizzato allora tirai la catena e le sbarre si alzarono, l'uomo balzo sopra e passo dall'altra parte, il treno passò dopo un quarto d'ora, non so se in altri modi si poteva evitare un disastro, comunque a sapere contraddire le regole a volte è bene.
Per la curiosità: la benzina viaggiava fuori regola, l'uomo passava da quella stradina secondaria.......   

sabato 10 novembre 2012

RICORDI. LE CACCIATE DEL MARCHESE PUCCI.

Ero bambino ma ricordo bene, sotto casa mia  c'era una valletta con cigli di ginestra e acace il proprietario come gli altri di tutta la zona davano in concessione il terreno al marchese Pucci per la riserva di caccia. Il marchese aveva una grossa fattoria con tanti poderi e bosco ma prendeva in concessione i terreni che gli occorrevano per pochi soldi, che dava ai padroni e niente al contadino mezzadro
Una mattina accerchiarono la valletta per fare la cacciata il marchese con i suoi invitati. I cacciatori stavano alla posta, cioè nei punti dove dovevano passare lepri e fagiani mentre i guardiacaccia con operai  andavano dietro ai cani per fare - gli scaccini, cioè stanare gli animali. Mentre i cani cacciavano uno dei cani del marchese comincio a ululare, corse il guardiacaccia e lo liberò. -Cosa ha fatto quel cane? chiese il marchese al guardiacaccia, è rimasto impigliato nei rovi, e finì li. Alla sera arriva il guardia a casa mia da mio padre come una furia: ti butto in galera!, disse, tu metti i lacci alle lepri ma io ti rovino. Calmati, disse il mio padre io lavoro, come faccio a sapere chi ha messo il laccio, il terreno non è recintato chiunque può entrare. Stai attento questa volta il marchese mi ha creduto ma se ti trovo un laccio ti rovino! Si, perchè se il guardiacaccia diceva al marchese che il cane era rimasto ad un laccio poteva dire: ma tu che guardiacaccia sei.
Per la cronaca i lacci li metteva il proprietario del podere che lavoravamo.

giovedì 8 novembre 2012

mercoledì 7 novembre 2012

LA TERRA, CHE PASSIONE?

Uno và in pensione, da nevrotico lavoratore senza tempo si ritrova con tanto tempo da spendere e se ha un terreno mezzo incolto che fà?. Lo lavora e trova anche piacere ritornando alle origini.
Così ho fatto io: ho impiantato olivi e li ho assistiti come si deve, ora anno dopo anno sono cresciuti, e quest'anno mi hanno ricompensato, più di 10 quintali di olive, cogli. cogli, non finivo mai, soddisfazione ma il problema è che loro vanno avanti, cioè crescono, io, non importa che lo dica....... Quasi ottanta piante, belle giovani, sarà un grosso problema quando dovrò abbandonarle...... per ora  me li godo, anche se fatico. poi si vedrà............. 

domenica 4 novembre 2012

A MONTEMAGGIO: ricordi

O Gino, mio padre si chiamava Iginio, ma per tutti compreso mia nonna era Gino, Gino dì Martini, ai saputo? icchè? a Montemaggio i fascisti hanno ammazzato 19 ribelli, la parola partigiani venne dopo.
Erano in una casa e l'anno accerchiata, si sono arresi e l'hanno fucilati. Io ero accanto a mio padre e rimasi sconvolto, avevo visto -i ribelli quando vennero in paese e diversi li conoscevo come il Cibecchini e altri paesani.
Poi e passato il fronte, e i partigiani di Montemaggio mi sono rimasti nel cuore.
Sono salito molte volte lassù a Montemaggio,  e sempre mi sono commasso.
Da diversi anni, essendo appassionato del camminare conduco una rubrica in una trasmissione della tv di Empoli indicando percorsi nelle campagne della zona, e mi tenevo stretto il mio progetto: Con la scusa delle bellezze di Monteriggioni fare un percorso fino lassù dove morirono  i 19 partigiani.
E un pomeriggio con l'operatore regista realizzai il mio sogno: far vedere ai cittadini della zona il luogo dove 19 ragazzi morirono per la libertà.
Le riprese cominciarono da Monteriggioni  e facendo l'anello della libertà riprendemmo la casa dove avvenne il combattimento e poi la resa. Quando arrivai a parlare davanti i 19 nomi mi si bloccò la voce e mi misi a piangere. l'operatore mi disse: ho che fai piangi? si piangevo. Nel filmato non si vede, la bravura del regista... ma l'interruzione del parlare si.
Li in quel servizio ho realizzato un sogno, portare Antenna 5 lassù dove 19 ragazzi mi saranno sempre nel cuore
IL video è uno ho pasticciato e li ho messi due uguali....

sabato 3 novembre 2012

RICORDI LONTANI: IL PRANZO

-O guarda chi si vede Santi! che novità ci porti?- disse la mi nonna quando vide appoggiare la bicicletta al muro di casa:  -Bone !, disse Santi, ringraziando i' Dio siamo ritornati tutti dalla guerra e babbo ha deciso di ritrovarsi, parenti e amici a tavola domenica per festeggiare.
Vieni te Maresco! disse i'mi babbo, un mi pareva vero, avrei potuto conoscere Severino, il figlio di Santi, aveva la mia età, ma lui aveva trovato un nido di civetta, lo ritenevo un muso.
Partimmo con la cavalla e il calesse al mattino. Da Castelnuovo a Montebicchieri, passando da Coiano,Corrazzano la Serra...... Poi dopo un lungo viaggiare in strada bianca comunale mio podre fece svoltare a destra la cavalla e scese conducendola a mano.
Incominciammo a salire una viottola sterrata e in poco tempo arrivammo ad un varco con due cigli alti e cominciammo a scendere in una valletta da sogno: campi con filari di viti a pioppo, erba medica, granturco, tutto lindo, fossi falciati....
Arrivammo e grandi abbracci: c'era tanta di quella gente.... Ci mettemmo a tavola: un pranzo che non finiva più, crostini, minestra in brodo di gallina, lesso, arrosto in forno, poi pasta reale vinsanto... io allora bevevo acqua ma ero ubriaco dal tanto mangiare. Felice di avere conosciuto Severino, montai in calesse e dormii per tutto il ritorno.

Passo spesso per la valle di Gabbiano, non piu giardino ma ruderi e macchia,  ed abbandono.......   

venerdì 2 novembre 2012

CITTADINI DI CAMPAGNA

Fuggire dalla città, trovare serenità, una casetta, un orto, il giardino,sogno di molti, ma la campagna ha le sue leggi: Il contadino si alza presto deve lavorare in estate - per il fresco e il contadino fa rumore,gli asini ragliano, ma soprattutto i galli cantano. Io ne ho messo in pentola uno che alle tre del mattino cantava a squarciagola. Il Sabato uno vuol dormire di più e il vicino taglia l'erba col decespugliatore, ma sentite questa storiella: Un contadino da sempre teneva polli, galline,galli e pulcini, quando un giorno nella casa a cento metri dalla sua torna una coppia di cittadini.
Una mattina si è visto arrivare davanti casa la macchina dei carabinieri:    E' lei il signor...... Le comunichiamo che lei deve sopprimere il gallo disturba i vicini.    Il contadino è rimasto un attimo in silenzio, poi ha detto ai carabinieri: le galline me le trombate voi?  

giovedì 1 novembre 2012

SONO A META RACCOLTO

HO DAVVERO UN BUON RACCOLTO DI OLIVE, SONO GIA' A META' RACCOLTO.
LA QUALITA' DI QUESTE NELLE FOTO E' LECCIO O LECCINO.

mercoledì 31 ottobre 2012

CHE DIRE? FACEBOOH

Stamattina accendo il compiuter e che ti trovo? il mio vicino di casa e di podere mi ha chiesto l'amicizia!
ho  Maresco! gle l'ho data , poi sono rimasto sconvolto, il figlio di Nello un amico col quale passavamo ore a conversare lo vedo quando passa in auto, un cenno e via.
Come sono cambiati i rapporti fra vicini, ci conoscevamo tutti e con tutti eravamo in relazione. poi i vecchi sono morti, uno alla volta con grande dolore, i giovani entrati in fabbrica o in ufficio sono spariti, li vedi e a malapena li riconosci, i pochi bimbi, fra scuola, palestra,piscina, danza e tv chi li vede mai!
E via Catena, una strada con una quindicina di  famiglie è diventata un dormitorio per gente estranea fra loro.
Negli ultimi tempi sono morte diverse persone e l'ho saputo dopo del tempo. Abbiamo più cose di prima ma porca miseria! a che prezzo!

Raccolto e piogge

E stamattina c'era un venticello non freddo, fatta colazione sono andato a cogliere le olive, il cielo era coperto ma le piante erano asciutte. E' importante che la foglia degli olivi quando si maneggia per staccare il frutto non sia bagnata la vegetazione ne soffrirebbe, poi le olive bagnate possono prendere sapori sgradevoli. Per questo, avendo una oliveta modesta mi attengo a tutte le regole. anche i tronchi degli olivi se calpestati bagnati soffrono.  Mio padre nato e morto a 93 anni contadino e vissuto quasi sempre in poderi con oliveti mi ha trasmesso questi accorgimenti, mi ha insegnato un poco la potatura, ma lui era un cesellatore, saliva su una pianta e in quattro e quattrotto la potava alla perfezione.
A, dicevo, ho raccolto tre piante poi alle prime gocce di pioggia ho riposto la rete e per oggi basta! Non posso lamentarmi del piovere, l'ho desiderata tanto la pioggia che non dirò mai basta, poi dirò, sali e scendi dalla scala un poco di riposo fa bene. E ora non rimane che andare a letto, domani se non piove si ricomincia.

lunedì 29 ottobre 2012

Che bello: cogliere le olive

Ieri mattina mi affaccio alla finestra e che ti vedo: aria di tramontana :decisione rapida, si inizia la raccolta delle olive. Nei giorni passati avevo ripulito tutto il terreno e fossette, rete e via, a sera già 9 piante raccolte, ne ho poco meno di ottanta, ma quest'anno ho finalmente un raccolto abbondante, olive sane e tante. Spero oggi in una giornata bella, poi domani minaccia pioggia e se piove mi riposo, perchè salire e scendere dalle piante è un esercizio che stanca, ma come mi piace...........

domenica 28 ottobre 2012

Mi tocco, e scrivo

Non c'è borgo, paese insomma posto che non abbia cimitero, e vista l' età  penso: in uno dovrò andare, ovvia mi ci dovranno portare. e Passando a Chiara dico: è! questo quì non è male, bella vista, a sole, posto ideale ..... Chiara si arrabbia: ho falla finita!  Ma zitto zitto dentro di me non saprei se dovessi scegliere dove andare, cimiteri grandi, mi fanno orrore, quelli piccoli li trovo semiabbandonati specie quelli di campagna, ci sono, come diciamo noi- morti freschi- quelli deceduti di recente, poi gli altri, essendosi trasferiti lontano i familiari, solo a Tuttisanti portano fiori, poi l'abbandono. E ora i tagli ai comuni un becchino, pardon, un custode, per molti cimiteri, per avere un prete poi  devi girare..... e il dissesto! ora c'è anche quello, franano cimiteri secolari..... Fatti cremare... ho ma scherziamo! distratto come sono se non ho staccato il tagliando per l'aldilà bruciano anche quello! 

sabato 27 ottobre 2012

RICORDI : TEMPORALE NEL CHIANTI

A dà retta a te! .... e alle previsioni del tempo..... Chiara al ritorno si sfogò.  Aveva ragione ascolto troppe previsioni e le traduco in certezze.
- Oggi è beltempo, si va in un posto nuovo: a Vagliagli! o dovè? nel Chianti senese.   Si arriva a Querciagrossa si esce dall'autopalio e dopo pochi km si lascia l'auto. E una bella strada bianca in salita ci invita a camminare e subito incontriamo due cercatori di tartufi: siamo a posto, questi ci insegnano come arrivare a Vagliagli. E dopo 5 minuti di conversazione  so tutto della zona: attraverso boschi e campagna questa strada bianca vi porta in 15 km al paese. Il Chianti è famoso per le strade bianche e fanno bene a conservarle. E a mezzogiorno eccoci in paese: come è mi scusino i paesani di quel paese ma si può vivere anche non avendo vissuto lì. Lo aveva reso noto per averci la villa Malagodi. il liberale.
Mentre conversiamo con una scultrice tedesca, disperata per i cinghiali che gli distruggono le opere non ci eravamo accorti che il tempo era cambiato, un tuono alla lontana..... Via! ho..... c'è da fà 15 km e in tutto quel percorso non abbiamo visto un capanno.
Ci rimettiamo in cammino di ritorno ma dopo  poco comincia a piovere,niente ombrello, niente nailon: Come dice il vecchio proverbio: acqua alle ruote!, E per più di tre ore ne venne tanta. Arrivammo alla macchina ci spogliammo, per fortuna era una giornata non fredda. non avevamo niente per cambiarci il riscaldamento in auto...a Chiara dava noia. rimanemmo in mutande: Chiara si coprì con l'asciugamano del cane, meno male c'era quello, e partimmo. Arrivati a Poggibonsi una pattuglia dei carabinieri: erano anni che non mi fermavamo....Alzano la paletta,mi fermo: cominciano a ridere e fanno segno di andare: Se avevi quarantanni di meno ci perquisivano la macchina...... spiritoso! ........    

venerdì 26 ottobre 2012

STASERA VADO AL FRANTOIO

Non ho colto le olive ma questo è il titolo di una iniziativa che gli amici del Bucciano foto festival hanno preso per il mese di Novembre in occasione della mostra nazionale del tartufo bianco.  Una serie di incontri con persone varie e fra queste hanno invitato anche me, a fare cosa? a parlare di camminate. I' che vi racconto?; non ho percorso Francigene, ne cammini di Santiago anzi i lunghi integrali cammini non li sopporto. Cosa si vuole dimostrare con lunghi cammini: fede, fisico... non fà per mè, io cammino per la mia regione e alla sera mi attende il mio letto. Racconterò che piccole scoperte si fanno in un bosco, lungo un torrente, dove sono piante particolari, castelletti seminascosti dalla vegetazione, i tanti sentieri riscoperti e valorizzati da gente che sa sputarsi in mano e giù di falci e pennati perche la vegetazione non vuole il passaggio, e se si ha fortuna si incontra come ieri un vecchio coetaneo venuto dal sud che racconta e che vive solo con capre, polli, anitre papere e diversi cani, liberi e docili, in un casolare con intorno bosco e rocce. Ma forse non sarò capito, la tv mi ha fatto apparire il contrario di quello che sono e la gente vuole le imprese che non ho fatto mai. Sono uno che muove i piedi incuriosito della campagna e delle piccole realtà speriamo che qualcuno capisca e magari  segue il mio camminare alla riscoperta di un mondo lasciato troppo in fretta nel dimenticatoio. La bellezza dell'ex frantoio spero che mi aiuti.

Nella foto: strada bianca in Marsana- San Miniato

giovedì 25 ottobre 2012

VINACCIANO:

Ma come! un camminatore come te un 'tù sei stato mai a Vinacciano! no! a Vinacciano mai. Incuriosito dalle tante citazioni storiche cerco su internet e che scopro: aVinacciano è morto, ucciso in una imboscata Silvano Fedi.  Questo eroe della resistenza l'ho trovato in tutta Pistoia: scuole, palestre, scuadra di podismo, intestate . Medaglia d'argento alla memoria, Pistoia si lamentò perchè a Fedi dovevano dargli la medaglia d'oro ma essendo anarchico i governanti di allora......
E ieri mattina alle ore 9 eravamo già nel piano di Larciano all'inizio della salita, una stradina non conosciuta: un provvidenziale podista ci indica: da quì prima in asfalto poi strada bianca arriverete in cima. E si sale una rampa poi spiana e si attraversa un bosco arriviamo vicini una casa, abbaiano dei cani un posto da tempi passati capre, anitre, paperi, galletti di tutte le qualità tutti liberi a pascolare. Un baffuto anziano ci accoglie, di dove siete, dove andate, ho 10 ettari di terreno, io ne ho due, hai incominciato a cogliere le olive? no, neanche io , si lavorerebbe per il frantoiano. 15 minuti di conversazione e ci conosciamo è sempre così fra campagnoli. Arriviamo dopo una dura salita sul percorso 300 quello del crinale del Montalbano. Ora  c'è da affrontare la dura salita di montePapi, non la conoscevamo tutta bosco di castagno selvatico, in cima la segnaletica indica: Vinacciano 1 ora. Pranzo e subito in discesa.... Si meritava questa escursione per la bellezza dei boschi per il panorama sù Pistoia e Vinacciano è tutto li un castelletto in restauro, una fattoria, qualche casa e la chiesa. Ma che bellezza il panorama: boschi olivi, tutta la piana di Pistoia. bell'ambiante davvero, unico rammarico non ho trovato il monumento a Silvano Fedi,  deve essere più in basso, ma c'era da risalire sul monte e ritornare a Larciano......     

mercoledì 24 ottobre 2012

UN UOMO SEMPLICE: MA CHE DOLORE LASCIA

Un piccolo cimitero di un piccolo borgo, a fine funerale una moltitudine di persone assistevano in silenzio alla sepoltura di Giuseppe Cerone, nessuno se ne andava, sembrava che il dolore ci avesse inchiodati lì.
Chi era Giuseppe? Uno di noi lavorava e nel tempo libero faceva il podista- correva a piedi- come diciamo noi in Toscana, ma era una persona straordinaria quando c'era da fare, organizzare corse, feste dell'unità, sagre paesane, sempre allegro, sempre la battuta pronta. Lo hanno pianto nel comune dove lavorava, non si tirava mai indietro ha scritto il sindaco, una emergenza e lui arrivava. Tutto quì direte? è difficile parlare di una persona semplice ma la presenza al funerale di migliaia di persone dimostra quanto era amato dalla gente.
Due volte alla settimana mi recavo con la nipotina a dare da mangiare alla sua geniale creazione per i piccini: L'anaconda innamorata, un grosso tubo di gomma con la faccia da serpente, visitato dai bimbi piccoli della zona. Fra poco ne creerò un'altro.... mi disse pochi giorni fà, invece tornando da una maratona è morto.
Si dovrà continuare, è la vita, ma a che prezzi....
 

lunedì 22 ottobre 2012

CI BATTAGLIO' CASTRUCCIO

Eccomi alzato presto a guardare su internet la storia di tre borghi medievali bellissimi : Montevettolini, Monsummano alto, e Serravalle pistoiese.  Oggi  vado a registrare due percorsi per Terra Nostra il programma di Antenna5, e vado un una zona ricca di storia e di panorami eccezionali su Montecatini Terme, sulla immensa palude di Fucecchio.
Montevettolini è un paesetto immerso fra gli olivi a 170 mt l m ricco di storia e tradizioni, quì ogni 4 anni il Venerdì santo viene fatta una processione dal 1500 famosa in tutta la Toscana, oltre a torri palazzi medievali i medici hanno costruito una villa di caccia.
Monsummano alto sito su di un colle a trecento e più mt l m è una terrazza sulla Valdinievole oltre alle bellezze storiche.
Poi Serravalle nome che dice tutto: chiude la valle di Pistoia a quella della Valdinievole: storia, tante battaglie distruzioni ma è rimasto molto a noi dalla torre del Barbarossa al castello di Castruccio Castracani. Nel presente è famoso il convegno incontro che fa la C G I L  tutti gli anni.

Quanta storia, quanti monumenti del passato ed io povero contadino sono emozionato a parlare di storia, di personaggi celebri del passato......... sdrammatizzo con una riflessione a bischero: se Castruccio  Castracani fosse vivo oggi per chi avrebbe votato alle primarie? per  Renzi o per Bersani?
Nelle foto dall'alto in basso. il castello di castruccio Castracani, Monsummano alto e Montevettolini

domenica 21 ottobre 2012

CI MANCHERAI

Una di quelle notizie che ti sconvolgono: in un incidente stradale è morto  Giuseppe Cerone, tornava dall'eroica, gara podistica nel chianti senese. un amico di tutti, una persona semplice amato da tutti .
 Non scrivo altro.   Dolore, immenso.

Caldo

Una domenica passata tranquilla, la mattina ho rastrellato l'erba tagliata intorno le piante degli olivi non tutta, dovrò lavorarci anche domattina. E nel primo pomeriggio la solita camminata è questa volta improvvisata: era del tempo che passavamo da via Ponsano e vedevamo una stradina aggirare un laghetto, andiamo a vedere dove conduce: ci ha portato in riva all'Arno difronte al lago di Roffia un bacino artificiale nel comune di Sam Miniato.
La stradina è finita ma un sentierino battuto dai cacciatori mattutini ci ha invogliato a proseguire. Vuoi vedere che ci conduce a Bassa, una frazione di Cerreto Guidi, invece niente una recinzione ci ha impedito di proseguire. A quattrocento metri circa si vedeva una bella casa: alla casa avranno una strada e si esce, invece ecco che inizia delle voliere con dentro fagiani, subito ho imbracato Bat.   Ci siamo avvicinati alla casa ma sempre la recinzione, poi un cancelletto, L'apro e entriamo, sussurro a Chiara: quì arriva un cane e ci sbrana. Invece davanti la casa ci accoglie un bambino: come si chiama il tuo cane?Bat, dico, intanto si affaccia una signora le spieghiamo il perchè dell'intrusione, sorride e ci indica la strada mentre arriva anche un uomo sorridente, li salutiamo, salutiamo il bimbo. Distesi mentre ci avviamo ammiriamo immense voliere con splendidi fagiani. Ora riguadagnato la strada non rimane che salire la collina.... Ci guardiamo e in contemporanea diciamo: oggi ho dato!, un caldo così asfissiante come di Agosto ci fa ritornare a casa.  

venerdì 19 ottobre 2012

LA FORTEZZA DELLA VERRUCA

Stamattina un gruppo di volontari salirà sù alla fortezza della Verruca con motoseghe e pennati a ripulire dalle sterpaglie le rovine di quella che fù la fortezza di Pisa più importante.
Malgrado l'importanza e la posizione panoramica della grande fortezza nulla si è fatto per conservarla, solo un gruppo di volontari e un gruppo di studiosi si batte perchè venga almeno messa in sicurezza per i tanti visitatori.
La fortezza della Verruca è posta su immense rocce di verrucano, forse da quì il nome,a 530 mt l.m ha una panoramica vasta che và dal Chianti senese ai monti della Liguria con visibile il mare con le isole Caprona, e Gorgona. Da lassù si vedono: Viareggio, Pisa, Livorno, Pontedera, Volterra ecc.
Anche noi con Antenna5 siamo saliti e abbiamo fatto un servizio in Terra Nostra.

giovedì 18 ottobre 2012

VIA DI BOSCO : RICORDI

E scendendo da Coiano dopo L'Appalto di Zela ecco davanti a noi i due cipressi, guardo a sinistra, un cancello: è chiusa la stradina di Salverimonti da una fessura faccio la foto......
--Vieni con me, disse mio cugino Nando si va in Salverimonti a cercare nidi!    era subito dopo pranzo e ci avviammo in salita oltrepassando il cimitero, poi la casa di Crespino il guardiacaccia della riserva del marchese Pucci e giunti ai cipressi entrammo in bosco.una stradina in pari per150 metri poi scendeva  con ai lati ginestre fiorite,mentre scendevamo ecco dimprovviso un suono di campane a doppio dal campanile di Castelnuovo: un doppio ora? o che sara'successo. Il doppio non cessava, dico a Nando: è successo qualcosa di grosso, andiamo a vedere. Partimmo di corsa e in poco tempo arrivammo in paese. Trovammo Ronghe: ho che è successo? è scoppiata la pace!!!--
Era il Maggio 1945. Ogni volta che passo da li  mi torna alla mente quel suono di campane prolungato e quella voce: è scoppiata la pace........ 
nelle foto: i due cipressi dove inizia la stradina di bosco del racconto, la stradina, e Castelnuovo d'Elsa visto da sud. 

martedì 16 ottobre 2012

ECHI LONTANI

Un anniversario iniziativa per ricordarlo, vi partecipo, non entusiasmi ma partecipazione dovuta da parte di qualche -capo bianco-  poi l'ultimo giorno: arriva Lui, il dirigente prestigioso, l'uomo che ha diretto bene per tanti anni una organizzazione, ha scritto un libro, è venuto a presentarlo. Vado anche io, e ci trovo tutti quelli che si devono vedere in certe occasioni: la crema della vecchia sinistra dirigenziale.
Il personaggio parla, è un bravo parlatore, ma perbacco! come parla: La crisi ai tempi lunghi... i giovani è colpa nostra ma dobbiamo aiutarli a maturare......... Povera vecchia sinistra Toscana, se questo è il meglio...... tempi lontani quando ri riempiva le stanze di gente appassionata di cambiamento.
Bisogna aiutare a maturare i giovani? ma lasciamoli una volta fare. Ero bambino quando sentivo i vecchi socialisti dire male dei partigiani: sono teste matte,mi meraviglio di lui ecc, quando partì il camion dei volontari della libertà, al ritorno dei volontari li lodarono.  Non bisogna aiutare i giovani ma farsi dai giovani aiutare ad accettare il ruolo che ci spetta: farsi dapparte per salvare le nuove generazioni.

lunedì 15 ottobre 2012

C'EL'HO FATTA! 77

E ora Maresco Martini  dovrai decidere cosa fare da grande, 77 sono tanti non puoi continuare a fare il bambinone correndo col cane ho giocare a fare il contadino con la pensione da calzaturiere.
Mi ci vedreste con cravatta e giacca, col giornale piegato in tasca dare serio il buongiorno?
Chi mi conosce direbbe: è rimbambinito.
Perciò continuerò così come sempre ho fatto e vissuto, stà a voi a non prendermi sul serio.
 

RACCOLTA

Alcuni giorni aspetto, poi decespugliatore e politura del terreno per prepararci alla raccolta delle olive.
Noi la raccolta la facciamo i primi giorni del mese di Novembre. Con una rete circolare aperta su di un lato cingiamo la pianta  e poi manualmente facciamo staccare i frutti cercando di non danneggiare le foglie. Appena tutte le olive sono cadute sulla rete le mettiamo in cassette e procediamo ad un'altra pianta.
Avendo solamente 80 piante cerco di rispettarle e di fare il più presto possibile la frangitura.
E questa annata si presenta abbondante, tutte le piante sono cariche di olive, non avranno una grande resa ma la quantità e la qualità mi ricompenserà.
Quando acquistai il terreno c'erano tante più piante e molto grandi, poi l'ottantacinque il grande gelo le decimò. dall'ottantasei ho cominciato ad inpiantare nuove piante togliendo le pericolose piante allevate dopo la gelata. Ora finalmente ho una oliveta giovane e produttiva immettendo qualità diverse: mentre prima avevo frantoiane e Mignole, ora ho inpiantato molto il leccino, più resistente al gelo, integrandolo con gli impollinatori: pendolino e maurino,  più in alto anche frantoiano. Più diverse sono le piante l'olio viene più buono.
Poi quest'anno non c'è mosca , quindi olive sane.
Spero, dopo un anno di sacrifici di passare tutto l 'anno a bazza unta, io e la mia famiglia.   

sabato 13 ottobre 2012

ARTISTI DEL PAESAGGIO

Spesso ritorno a parlare dell'olivo  e della importanza che ha per il paesaggio.  Chi coltiva gli olivi e un artista, con qualunque sistema di potature, del terreno su cui si coltiva, e  ogni zona ha i suoi sistemi di coltivazione, di potatura, ma elaborati in tanti anni di pratica. Purtroppo si vorrebbe sempre un reddito che ad annate non dà, e oggigiorno vivere sui prodotti della terra è sempre più una impresa. Ma il paesaggio ripaga alcuni e mai chi lo crea. Sì, perchè coltivare l'olivo è arte in qualsiasi collina o bassa
 montagna e lo dimostro con queste foto scattate ieri nel comune di Larciano Montalbano pistoiese.

E ieri io e Chiara abbiamo toccato il cielo! nel vedere tanta bellezza! 6 ore di cammino in quel giardino che è la collina del Montalbano da una stradina all'altra incontrando ogni tanto qualche contadino intento a pulire il terreno per il prossimo abbondante raccolto.