sabato 28 agosto 2010

Camminare e vedere: soli o in gruppi?


Una vita che cammino, a periodi ho corso, diverse volte con gruppi, quasi sempre con Chiara mia moglie. Ho percorso chissa quante migliaia di km, molti nella Toscana settentrionale e centrale, ma ho percorso a macchia di leopardo anche la parte meridionale. Come tutti gli appassionati del camminare ho camminato un poco quà e là per l'Italia a gite con gruppi, conosco a menadito i sentieri di costa della Liguria orientale fino a Genova, conosco abbastanza bene l'Appennino dal Casentino, alla Cisa. Che esperienze ho fatto per ricollegarmi al titolo? Quando si parte per camminare e conoscere l'ambiente bisogna lasciare a casa, tutto ciò che riguarda la vita di ogni giorno, direte non è facile, ma solo così puoi godere della bellezza delle cose che vedi nel cammino.
Se mentre cammini ti porti dietro i pensieri di ogni giorno non solo non vedi la natura che ti circonda, ma distrai anche chi ti cammina accanto. Se andiamo in gruppo basta avere solo scambi sù quello che vediamo altrimenti è solo godimento fisico, bene anche questo, ma immergersi in campagne, boschi monti paludi colline ecc, senza osservare e conoscere al massimo la natura è riduttivo per chi cammina. Una vita spesa nel cammino e sono ancora un principiante difronte all'immensità e alla diversità della natura e delle stagioni anche in luoghi conosciuti da sempre

venerdì 27 agosto 2010

Perchè un pensionato lavora la terra

Molte volte mi sono chiesto? Come mai vedi molti anziani affannarsi in orti e campi? Eppure c'è persone che hanno avuto esperienze di lavoro lontano da campi e orti. Io escluso, sono sempre stato attirato dal lavoro dei campi, ma bancari, sarti, ex baristi, persino cittadini nati li vedi all'arrivo della pensione affannarsi alle prese con falci, decespugliatori, ecc. Eppure lavorare un orto, un campo non da guadagni. Credo che la risposta sia questa: sfidare la natura in tutte le sue tante sfaccettature ,climatiche, fisiologiche seppur sapendo che risultati economici non ne vengono. Illusione è chi dice: produco prodotti genuini, perchè non sai niente del concime comperato al consorsio, non sai niente delle sementi. Conclusione: ho visto arrivare in pensione senza drammi solo contadini. Sfibrati da duro lavoro, dalle intemperie, ma sereni di continuare le tante sfide della vita in campagna.

BASTA!!!

Ero ragazzo negli anni 50 e si diceva largo ai giovani. Negli uffici pubblici ritornarono i riciclati es fascio diventati subito democristiani o socialcomunisti. Largo ai giovani si ripete da sempre, ma i giovani con idee nuove non trovano spazio. Sono invecchiato e non si cambia.
Ora la santa alleanza proposta da Bersani per sconfiggere Berlusconi con tutta gente non nuova ma lavata con quel detersivo famoso. No! dico con forza! io sono iscritto a d.s ma per piacere, il ballo liscio con Casini no! con Montezemolo no! con Fini no! MI PIACE IL ROC E IL JAZZ Dopo 74 anni smetto di fare il giovane e mi ritiro sul mio ciglio--essendo stato sempre in campagna odio le panchine-

mercoledì 25 agosto 2010

nebbia sulla collina

Come al solito mi sono alzato presto e all'affacciarmi alla finestra vedo che c'è nebbia, strano! nebbia di Estate? Di sicuro farà molto caldo e afa. Ma la nebbia mi scende piano piano dentro la mente, si incunea nei miei pensieri: Non vedo schiarite in arrivo, si parla di formule, di persone, di possibili convergenze, ma la nebbia, quella metereologica, o quella delle idee, va via solo con un colpo di vento. Ben venga un colpo di vento che spazi via questa nebbia che avvolge la collina e le nostre confuse idee.

lunedì 23 agosto 2010

TRE OPERAI, e noi che si aspetta????

Sempre cosi è stato, operai violenti, contadini violenti, pastori violenti. Mai è stato detto padroni violenti. Mio nonno mori nel 1924 era tornato dalla guerra ammalato, il giorno dei funerali il nobile padrone del podere diede la disdetta alla famiglia, non aspettò neppure la sepoltura. Nel dopoguerra come c'era uno sciopero ecco arrivare la celere, chiedevamo un pò più di dignità, bastava che volasse una mosca giù manganellate. I padroni non facevano mai violenza, nemmeno quando si lavorava in ambienti malsani, nemmeno quando delapidavano i soldi nei locali notturni e lasciavano gli operai senza paga ne liquidazione. Nemmeno ora quando hanno spostato migliaia di aziende produttive per arricchirsi di più in paesi dove l'operaio è pagato meno. Solo i lavoratori sia operai, sia contadini, sia artigiani, quando cercano di contrastare i piani dei padroni sono violenti. C'è chi pensa che i magistrati che attuano la -legge uguale per tutti-sono magistrati di parte.
BASTA!!!!! solidarietà subito agli operai della fiat!!!!

venerdì 20 agosto 2010

RICORDI LONTANI......profezione scomparsa

Lo chiamavano Chiappino, e aveva un mestiere che ora in tenpi di alimenti per animali fa ridere, ma che negli anni prima del 1945 era indispensabile per allevare fagiani. Nella riserva del marchese Pucci i fagiani venivano allevati come i pulcini. Se la fagiana covava le uova li allevava lei nel bosco, ma si sà che prima che i fagianini arrivino ad essere autonomi corrono molti rischi, le serpi, i ratti, i predatori in genere decimano la nidiata. Per avere tanti fagiani si ricorreva a tacchine e galline in covo.: chiocce. le uova venivano prelevate da nidi e messe a cova in luoghi sicuri.
Il fagiano appena nato è molto delicato, specie nel primo mese di vita, per alimentarlo si ricorreva a uova di formiche. Questa per tutta la vita fu la professione di Chiappino, ed era insostituibile.. Chiappino conosceva tutti i terreni dove era facile trovare formicai, Da Poggibonsi- Siena- al padule di Fucecchio. Partiva al mattino prima dell'alba col secchio di alluminio e una vanghetta e tornava a secchio pieno prima o dopo a secondo la distanza. Lui conosceva a menadito il territorio ed era conosciuto da tutti i contadini. Certo che allevare tutti i i fagiani della riserva del marchese solo a formiche ci sarebbero volute tutte le formiche della Toscana. Le venivano date un poche in base all'età dei fagianini per farli sopravvivere nel primo mese.
Alle due e trenta del pomeriggio in primavera inoltrata all'ombra dalla mia casa c'era il ritrovo obbligato di diverse persone: il babbo batteva le falci prima di andare nel campo, e in quell'ora passava il Belloni guardia caccia addetto anche all'alimentazione dei fagianini, e molte volte dava appuntamento a Chiappino, che arrivava col secchio pieno di uova e formiche. Dopo la rituale chiacchierata con mio padre partivano per il bosco di Grignana dove avevano i fagiani da alimentare. - Dal mio libro: Alla grazia di quarda chi c'è !--

CHIARA LI CURA TREK SORVEGLIA








giovedì 19 agosto 2010

echi lontani........la falsa bomba

.....Eravamo a messa quella mattina del 1943, officiava don Giovacchino, il prevosto assisteva. Ecco apparire di corsa da fuori una persona gridando: una bomba! casca una bomba. Fuggi fuggi generale verso il vicino rifugio nell'orto della chiesa. Entrammo tutti a malapena. Il prevosto in fondo nel posto più sicuro a occhi sgranati esclamava: Giovacchino è un santo. Difatti il cappellano era rimasto all'altare e continuava la messa. Tutti aspettavamo con terrore lo scoppio. Quello che aveva visto la bomba continuava a dire, è grossa, l'ho vista che scendeva. Ma lo scoppio ritardava, passavano i seconti, passò qualche minuto, niente! Un coraggioso uscì e dopo poco ritornò. Scende piano piano, è sopra i campi di san Pellegrino! Qualcunaltro uscì e non vedendoli tornare uno alla volta uscimmo. Tutti andammo al muro panoramico a sud della chiesa dove distintamente si vedeva l'oggetto scendere placidamente. Un bidone per la benzina lasciato da un aereo che tornava da bombardare Firenze o qualche altra città. La messa! disse il prevosto, ricordandosi di don Giovacchino. Qualcuno andò via altri si avviarono alla chiesa e videro uscire don Giovacchino che aveva terminato la funzione. Questo episodio mi è venuto alla mente manovrando il bidone dove ieri ho bollito la polpa di pomodoro..........

martedì 17 agosto 2010

Riflessioni a demensa senile?????????????

Agosto, mese delle ferie per chi lavora ancora, io pensionato nel mese di agosto mi concedo qualche giorno all'orto, agli ulivi, e a preparare la legna per la cucina economica. Sì, proprio quella, col forno, e tutto il resto. La legna non mi manca, nei miei tanti alberelli inpiantati negli anni, ce ne sono ormai qualcuno che essicca o cade. Torni indietro Maresco? forse ma due che hanno del tempo come il sottoscritto e Chiara, come rinunciare alla fettunta? come rinunciare alle patatine nostrane arrosto nel fornetto a legna magari insieme ad un pollastrolo nostrale? E il colesterolo direte? quello si smaltisce camminando.
Poi verrà Settembre e via per sentieri e boschi, e monti della Toscana.
Asettantacinquanni
non occorre indossare bei panni
basta avere pantaloni e bretelle
camicia, giacca e scarponi.
e vada via Berlusconi
che fa rima. HOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO L'HO DETTO!!!!!!!!!!!

domenica 15 agosto 2010

notte dopo il ferragosto


Sono quì seduto al compiuter non per raccontare la solita escursione, ma per fare alcune riflessioni circa la mia età. Ho quasi raggiunto i settantacinque anni, c'è chi dice che -li porto bene- ho vitalità, sono ancora un buon camminatore, oggi ho percorso 23 km, lavoro l'orto, scrivo, leggo, insomma sono un vecchietto attivo. Vi domanderete? dove vuole arrivare col discorso?. Mi sento appagato per come ho vissuto? ho realizzato quello che volevo?. Dirò che ho avuto molto più dalla vita di quello che mi aspettavo, ma non sono soddisfatto come ho realizzato io e la mia generazione quello che abbiamo avuto. Abbiamo noi vecchi, chi più, chi meno, cose ottenute a scapito delle generazioni che verranno. Quando morirò, più tardi possibile, non ci sarà nei fiumi il pesce che vedevo da bambino, non ci sarà fertilità nel terreno bruciato dai concimi chimici e dai diserbanti, non ci sarà purtroppo quei diritti maturati in tanti anni di lotte. Abbiamo, la mia generazione, distrutto molto per ottenere comodità effimere. Prima vespe e lambrette poi l'auto sempre più moderna, case, arredamenti, io mai come certi arricchiti producendo inquinamento, ma anche io ho dato il mio contributo, non sono stato un eroe ecologista come diversi miei conoscenti che viaggiano in Mercedes a metano. Non la faccio più lunga! sennò non la leggete. Ora ho davanti a me un avvenire più o meno corto. Mi arrendo? niente affatto! cercherò di lottare ancora contro lo spreco di energie per ridare alle nuove generazioni un pochino, di quel tanto che abbiamo sprecato noi inquinando e depredando senza ritegno.

venerdì 13 agosto 2010

BUON FERRAGOSTO

A mezzo Agosto
tutto va bene
dall'afresco al rinfresco
ve lo dice di cuore Martini Maresco.





Se piove state in casa
se è caldo state al fresco
questo è il consiglio
che vi da Maresco.


E a gente di fuori
e a quelli del posto
auguro a tutti
BUON FERRAGOSTO!

domenica 8 agosto 2010

PANORAMI E SENSAZIONI


Ieri ero lassù su quel monte
e vedevo gli aerei alzarsi in volo
giù al Galilei di Pisa.
Giorni di vacanze di viaggi e mete lontane.
Ma voi Toscani, siete mai saliti Quassù sul Faeta?
Chissà...... io salgo spesso quassù
ma non trovo nessuno.
rimango ore, non arriva nessuno.
Che monte da sogno,
il panorama è di quelli da cartolina.
giù è Livorno, Pisa, Viareggio Massa.
La costa fino alla Liguria.
Se chiara è la giornata:
l'isole di Gorgona, la Capraia, persino la Corsica.
E cammini e centinaia di farfalle
svolazzano di fiore in fiore,
odori di pino e erbe aromatiche.
Scendi la parte nord
vedi come da cartolina le Panie,
giù la piana di Lucca.
Quassù si arriva con un ora di Cammino da Santallago.
Vedo partire gli aerei giù al Galilei,
vi auguro buon viaggio col pensiero,
ma ricordate: ci sono mete da sogno nella nostra bella Toscana.

sabato 7 agosto 2010

Tramonto


Che tramonto stasera, no una nuvola, niente foschia. Come brillava il sole prima di scomparire dietro monte Serra, poi il giallo scuro e le sagome dei monti si vedevano nitide e lontano fino al monte Cusna. Poi lentamente il buio ha preso il sopravvento e noi abbiamo cercato nella piccolezza dello spettacolo che può fare l'uomo di passare qualche ora in compagnia. Ma l'uomo non può competere col bello della natura, può solo ridicolizzarsi. Pochi minuti e siamo ritornati a casa per non sciupare il ricordo di questo tramonto.

Dall'ARNO AL MONTALBANO: PIETRAMARINA

Ieri abbiamo inventato un itinerario particolare: abbiamo lasciato l' auto a Spicchio- difronte allo stadio di Empoli però dall'altra riva dell'Arno. Ci siamo messi in cammino in salita e subito ci siamo immersi nella bellissima campagna fra uliveti e vigne e con un lungo cammino fra casolari e fattorie siamo arrivati a San Giusto, da li siamo saliti fino alla Pietramarina- e proprio da li con il cielo limpido abbiamo visto l'isola di Caprona, è la prima volta dopo tanti anni che salgo lassù. Poi ridiscesi a san Giusto abbiamo fatto il versante Capraia e attraversando il parco Bibbiani e Limite siamo ritornati a Spicchio. Territorio in parte nuovo e in gran parte conosciuto.
Ma quest'anno con le piogge abbondanti di questi giorni sembrava primavera. Il Montalbano nella maggior parte coltivato a vigna e ulivi e lavorato sapientemente fino sui trecento metri, poi la parte alta è bosco, querce e castagno. Pietramarina con piante secolari: leccio, agrifoglio e cedri, e gli scavi etruschi, è una cosa unica. Poi le chiese del 1200 di San Giusto, e san Iacopo, e tanto bosco intorno a Bibbiani. Bellissima giornata,fresca fino al pomeriggio, poi più calda nel finale. circa 28 km ma quasi tutti in strade bianche.

giovedì 5 agosto 2010

I colori dell'anima: il giorno dopo

Che dire. grande affluenza di spettatori, oltre trecento persone alla villa storica di Meleto per vedere questa rappresentazione messa in scena dal Gat-gruppo teatrale Castelnuovo D'Elsa al quale abbiamo partecipato tre persone lontane da quel mondo, io, Corrieri Giovanni e Massaini Remo, tre persone diverse di carattere, di formazione unite per l'amore per la cultura popolare e tradizionale. La bravura, e la pazienza del regista Pannocchi Nicola ha fatto sì che tutto procedesse bene, il pubblico è stato magnifico, ci ha incoraggiato e applaudito. gli attori del Gat ci hanno fatto da spalla aiutandoci non poco specie nelle prove.
Ho per la prima volta visto e vissuto l' emozione prima dell'ingresso in scena, poi una volta in ballo l'emozione è andata via specie al secondo mio racconto , S. ANNA DI STAZZEMA dove l'emozione nel parlare delle atrocità mi ha fatto dimenticare l'altra.
Non sò come sono andato, mi giudicherò quando vedrò lo spettacolo in tv prossimamente ad Antenna 5,al dilà dei complimenti di rito della gente. Gli altri due Giovanni e Remo sono stati eccezionali.
Mi scuso con tutti i componenti lo spettacolo per la mia assenza alla cena del dopo teatro ma il mio modo di alimentare uno stomaco abitudinario che se non rispettato fa le bizze, ma col cuore ero con voi.
Penso di fermarmi quì a questa esperienza e godermi questa opportunità di avere visto che bel mondo è il teatro amatoriale, fatto di tanti sacrifici,ma anche di tanta professionalità.
Ringrazio tutti di cuore.

martedì 3 agosto 2010

Chi va piano.....disse la chiocciola

Chi và piano
va sano e và lontano, disse la chiocciola.
Non sapeva che l'uomo inventava cose veloci.
le sagre paesane
il decespugliatore
il diserbante.

venditori di fumo.......

Al mio paese si fà una festa popolare, si parla di cultura popolare, arte popolare ecc. Poi scopro che vengono a far chiacchiere vuote molti personaggi con nomi altisonanti, che sono aldisopra e fuori da avere rappolti con la gente, parlano da un palco dicendo paroloni incomprensibili, vengono presentati come docenti di università prestigiose. Ma che ne sanno loro di quello che la gente semplice pensa? come vive?
Anno la parola facile, è il suo mestiere quello di spacciare parole e zittire chi fa veramente cultura popolare. Da parecchio è così, il teatro e popolare, ma di popolare non ha niente. Ci vanno solo i prediletti con biglietti omaggio, la cultura è solo per addetti, il resto della gente e relegata ai balli lisci delle feste di partito. Io da ignorante me ne stò in disparte cercando le poche strade bianche rimaste, sempre meno, distrutte per facilitare nuovi insediamenti di false case di campagna, dove si insedieranno certi falsi campagnoli.

lunedì 2 agosto 2010

2 Agosto : Anniversario strage Bologna

Non mi meraviglio affatto che i nostri ministri siano assenti dalle commemorazioni della strage di Bologna. Loro hanno impegni più importanti, hanno da festeggiare compleanni, Anno da fare la conta dei deputati e senatori che possono restare fedeli al loro scranno.
Sereni! a Bologna ci siamo noi col pensiero e con il cuore e pronti a lottare contro tutte le barbarie.

domenica 1 agosto 2010

MERCOLEDI' 4 AGOSTO

Che dire: ci siamo! Alto teatro! MERCOLEDI 4 AGOSTO A MELETO VILLA, COMUNE DI CASTELFIOTRNTINO IL GAT TEATRO DI CASTELNUOVO METTE IN SCENA:-- I COLORI DELL'ANIMA-- nel quale sono stato coinvolto insieme a REMO MASSAINI E GIOVANNI CORRIERI. Trasporto e spettacolo tutto a gratis pensate!!!!!!!!! Molta Poesia, racconto, giullarate, il tutto diretto da NICOLA PANNOCCHI, il quale ha avuto molta pazienza per unire tre strampalati giullari in attori consumati. Venite e giudicate!!!!!!!!!!!!!!!11
NON FISCHI, MA FRUTTA E VERDURA!