martedì 23 dicembre 2014

AUGURI!








.                                                AUGURI.

giovedì 18 dicembre 2014

VALD'ELSA,in quel di Barbarino

Si inizia il cammino dalla rumorosa 429 a Zambra, nella valle ancora nebbia e subito si sale duro verso il castello di Poppiano, un km e siamo in cielo.




Ma dell'antico castello nascosto fra lecci e quercia si vede solo il cancello
La strada bianca spiana e una dritta fra olivi e bosco ci fa avanzare verso la collina



Le foglie della querce col sole prendono il colore dell'oro.



E dell'altra parte della valle le torri di San Gimignano appena fuori dalla nebbia



Un km di bosco in una strada bianca con alti cigli di muschio: poi si esce e la magia di San Appiano  ci accompagna sino in fondo gli scalini della celebre pieve






E una delle più belle pievi si presenta nella sua bellezza,






Ora è Chianti: ovunque guardi sono casali, borghi, fattorie, castelli vigne, bosco, una tavolozza magica.






a questa bacheca si gira a sinistra per entrare nella storia. verso il colle dove sorgeva Semifonte, la storica città che osò sfidare Firenze:  -Fiorenza fatti in là che Semifonte a da passà - Nel 1202 Semifonte Fù vinta e distrutta, nulla resta di quella gloriosa città.



Ma prima del colle dove sorgeva Semifonte c'è Petrognano con le sue gigantesche fattorie e ville medicee






E da Petrognano un km e siamo lì dove sorgeva Semifonte Una sola cappella dopo due secoli a ricordare una città distrutta. Dalla collina deve sorgeva Semifonte lo sguardo spazia all'infinito



la cappella- permessa di costruire dove sorgeva una gloriosa città.







E da San Donnino giù per strade bianche e  fattorie siamo ritornati all'auto

martedì 9 dicembre 2014

QUELLO CHE NON

NON sono mai stato alla mostra del tartufo, come non sono andato mai ai mercatini di Natale ne a mercatini in genere, non è da oggi ma per tutta la vita non ho sopportato il superfluo, troppa importanza a cose inutili, cose che empiono discariche ho fanno vendere prodotti inutili. Si lo sò che sono un salvatico ma vedere giovani depressi che zipolano aggeggi che li fanno solo dimenticare l'obbligo che hanno: riparare i nostri guasti come noi abbiamo fatto per chi ci ha preceduto.
E ORA consideratemi come volete ma chi promuove mercati promozioni ed altro non fa che umiliare chi non se lo può permettere.
Stasera sono di cattivo umore, in pochi giorni ho incontrato solo chi non trova lavoro, chi chiude negozi, chi presto sarà alla disperazione e non mi si venga a dire che riprenderà il lavoro, con cosà? invitando a comperare cose inutili fabbricate altrove, Genova, Carrara, Chiavari e decine di altri luoghi non riprenderanno più perchè ad ogni pioggia dovranno spalare fango, in intere zone montane, collinari ad ogni giovane che esce da scuola deve partire , i vecchi muoiono, interi paesi spopolati, si chiude tutto , uffici postali scuole, banche, si raggrupperanno i comuni sempre a scapito dei più piccoli o meno potentati, castagno che muore , olive divorate dalla mosca.
e quelli fanno mercatini per incrementare la ripresa....... I vecchi li ho sempre sentiti lamentarsi, quindi non esco dal coro, ma sentire giovani rinunciare a lottare fa male

lunedì 8 dicembre 2014

Carrara

C ARRARA
Sono sceso dal treno ad Avenza e accenno uno sguardo in su su quei monti sempre piu ravaneti e morzi alla montagna,sempre desolazione alla marina, parli con la gente e non senti più l'orgoglio carrarino, capitale dell'anarchia, l'orgoglio di una città medaglia d'oro per la resistenza, dove le donne carrarine insorsero contro l'invavore.
CARRARA
umiliata dall'industria chimica, da alluvioni disastrose, vive momenti di rassegnazione. fa male, male davvero vedere la gente che ci ha dato nel passato insegnamenti di lotta abbassare la testa.
Era il mio godere vedere i manifesti anarchici, le conferenze agli Animosi negli anniversari sulla resistenza, sapere che in quel comune dove Renzo Vespignani ha dipinto quel capolavoro siede gente mal vista.
Forza Carrara, devi riscattarti!,ai l'accademia e ai la storia per capire come bisogna fare: lottare! per rinascere.

venerdì 5 dicembre 2014

CI SONO SEMPRE

Da  un poco di tempo trascuro il blog, il motivo: mi sono sempre più avvicinato a faceboch poi collaboro con un giornale onlain di Empoli GO- NEWS.IT nella rubrica go- blog, mi dicono che và forte ma non ho contatti diretti con la gente, poi sempre più mi trovo in mezzo a pubblicità che mi crea un bel poco di fastidio, ma quando vedi ragazzi laureati che sgobbano per tenere in piedi un giornale di informazione molto utile alla nostra regione si fa volentieri. Poi metto solo servizi di camminate e foto.
Ma un motivo che mi fà trascurare questo blog è la situazione politica attuale, se vi ricordate ho tifato per un ricambio generazionele ma alla prova dei fatti sono rimasto deluso,troppo forse è stato il distacco fra il vecchio che non voleva mollare le poltrone e il nuovo che stentava a emergere.
ritornerò più spesso -su :L'ALBA SULLA COLLINA, e contemporaneamente  chi vuole mi segua anche sù faceboch dove ho amici come quì bravissimi.

domenica 23 novembre 2014

GIROTONDO DEL POPOLINO

O che mi tacca vedere! piazze strapiene per sagre, mercatini rievocazioni. STOP rievocazioni, di cosa? fatti storici conquiste, battaglie, guerre, fine di tiranni. Le faranno rievocazioni del nostro tempo? di cosa? cosa lasceremo noi con tutto il nostro progredire confuso e pasticcione? forse lasceremo la fine di una democrazia mai consolidata, non rispettata, anzi calpestata? l'avvento di qualcosa di tragico? voglio sperare di no! anchè perchè i vecchi sono pessimisti per natura.
Scrivo questo dopo avere visto il girotondo del mondo : si parte e si scende altra corsa, la giostra gira....
Avevo 10 anni quando ho visto l'emozione di mia madre, si è data pure la cipria per andare a votare emozionata come una bambina certa di contare qualcosa, e il seggio era lì nelle scuole sopra casa, bastava salire il ciglio e c'era, invece passò dalla strada camminando per cento metri sicura di essere diventata importante: aveva diritto al voto. E la ancora incompleta libertà di scelta si vedeva nei tavoli dei comunisti e socialisti piazzati
vicino alla scuola che indicavano come votare, non era regolare ma dentro l'urna poi fu voto regolare, e i capannelli gioiosi le discussioni e soprattutto: la speranza di un mondo migliore.
Questo ho visto nel 1945, Oggi vedo piazze piene ad annusare un tartufo, a ammirare mercatini di roba da discariche e sento che nei seggi attendono invano gente stanca che decida di dare un voto......
Di chi è la colpa? dei politici naturalmente: disonesti, incapaci, falsi, ladri..... Ma tè cittadino, dove sei stato? avevi da fare il tuo porco comodo e cerchi solo i politici quando hai da chiedere un favore. Avete mai provato voi che brontolate a fare politica? no? Certo fra andare a cene feste varie partite di calcio, un poco di palestra il lavoro; o n'do lo trovo il tempo?, poi sono tutti uguali! Anche voi cittadini siete tutti uguali: menefreghisti!.
Poi quando non ne potete più farete una rivoluzione, una guerra e chi rimarrà ha materiale per fare delle rievocazioni.

sabato 22 novembre 2014

CAMMINO E RICORDI.

Mi ero stancato ieri più per tanti ricordi che per il cammino, Non avevamo da fare niente, la terra è bagnata, si và a camminare? si ma non lontano, pensa e ripensa: boschi no! c'è la caccia al cinghiale, si decide per il solito giro amarcord: Cambiano e si parcheggia. Subito in salita verso Cambiano Alto e poi Pallerino. Si passa dalla chiesa, dico, ci ha sposato mia madre, Già il Matrimonio Notturno del mio racconto , Si arriva alla scalinata, il cane ci procede, si vede da sotto che la chiesa è aperta, chiamo il cane, ma per prudenza, sà che nelle Chiese non può entrare, magari alza la zampa all'uscio. Tre donne stanno facendo le pulizie, Ecco due aiutanti,dicono scherzando. Entro, e dico. quì nel 1930 si è sposato mia madre, una mi fà orgogliosa : ma la chiesa non è più come allora la abbiamo restaurata da cima a fondo, credendomi di farmi un piacere, io l'avrei voluta vedere come allora quando quei due poveri in canna avevano secondo il prete - fatto il peccato- sposandoli di notte, invece si erano permessi l'unico piacere di allora. Saluto le tre donne e mentre mi allontano una quarta che era all'altare mi corre dietro: Maresco, mi chiama, ma che viene a riprendere la chiesa... Altri tempi non faccio più la tv, Peccato dice! la guardavo sempre... Poi allontanandomi penso, come ho fatto a non far riprendere mai questo percorso...... Si oltrepassa il cimitero e si sale fra colline e cipressi, eccoci in cima a Quercecchio, verso Siena c'è il sole, si distinguono bene le torri di San Gimignano. Bella e solitaria questa collina, intorno è silenzio rotto solo dall'abbaiare di un cane da caccia giù nella forra.
Dopo avere pranzato sul bordo di una piscina coperta si arriva alla Volterrana, Mi viene un' idea: invece di passare dai Renai si scende al lato della Volterrana e si visita la pieve e le torri del castello. Un traffico intenzo ma c'è la panchina e finalmente eccoci alla pieve e al Castello di Castello come comunemente chiamiamo Castelfiorentino. Bella veduta sulla cittadina, Si scende dal sentiero e poi la scalinata e sono davanti a membrino che appena mi vede batte la mezzora, la chiesa enorme, il palazzo del comune, poi giù lungo la Costa, non è cambiato molto il centro della cittadina, solo la gente. molti estracomunitari... ma da un negozio mi chiama lei, non sò il suo nome, una donnina che quando passo mi ricorda la tv, In basso rievoco a Chiara: Lì c'era il Manetti, poi indico il Museo, c'era i bagni e lì i carabinieri mentre cantavamo ci picchiarono duro...... Il teatro, il piazzale, c'era il mercato settimanale, molti esercenti ripongno la mercanzia.... Si esce dal paese, si imbocca via Lama, in Collina ci troviamo come sempre un omonimo di cognome amico del ciclismo, ha scritto un libro bellissimo insiema ad altri due, altri ricordi.... Devi venire con Bitossi e gli altri in Aprile, ci troviamo tutti assieme..... Il sole cala quando arriviamo a casa.
....... Da v ecchi, come ci si stanca a ricordare........

giovedì 9 ottobre 2014

ANCORA GENOVA
Oggi a te, domani a lui,mezzo secolo di sbagli ambientali e ci siamo e ancora a parlare di disastri, ci si crede esseri intelligenti, si è costruito dove si è voluto, prodotto cose inutili, si proibisce un fuocarello a un contadino e si fanno guerre, case vuote, interi paesi vuoti e si costruisce ancora, occupazione, ci vuole lavoro, bisogna far ripartire l'economia: nuove strade, ferrovie, si taglia piante perchè pericolanti per l'incolumità delle persone, si importa legname da chissà dove e si diffondono malattie come è successo ai cipressi, poi ai pini ora ai castagni. Nessuno si guarda intorno e non confronta cosa era e come siamo ora, Siamo andati avanti senza guardare indietro, l'esperienza di secoli distrutta dalla tecnologia motorizzata, si continua a fare studi, convegni sull'ambiente senza guardare il passato. Cambia il clima, per forsa abbiamo cambiato l'assetto del territorio: dove sono le immense pinete della Liguria?Fra costruzioni, incendi e malattia non vedi più un pino marittimo, si sono fatti i terrazzamenti e poi abbandonati, dove sono tutti i pioppeti, canneti campi nelle valli toscane?
tutti in piano, tutti raggruppati, tutto capannoni e case e tombini, e strade che feriscono l'ambiente.
Si potrebbe continuare all'infinito a fare denunce, ma a che scopo? parlare al vento e poi sentirsi dire: bravo! dici bene... ma che proponi? niente, il danno è fatto e finchè si faranno studi a tavolino, senza guardare indietro non si risolve niente, se per vivere un uomo oggi deve avere risorse che prima bastavano a cento e più persone la spiegazione è fatta! Tornare indietro? come? con che cosa? consumare meno? Vallo a dire ai nostri figli che modernizzati al massimo vanno in giro a vendere frattaglie tecnologiche, fanno miniferie in Messico, per camminare devono andare in Dolomiti, si circondano di prodotti inutili che distruggono l'ambiente.
E tu vecchio mio che esalti le bellezze del padule di Fucecchio, della collina di Montaione lo fai al vento, che esperienza ai se sei andato una volta a San Marino? difronte a chi è salito su un aereo ed ha visto le Ande, le isole del pacifico ha studiato nelle migliori università......

domenica 28 settembre 2014


6,25
Con la foto di ieri sul giocattolo mi sono montato- la psiche : ho stamattina al risveglio alle 4,20 mi sono detto alla maniera della mi nonna: ho 'ndo vò a consuma la luce e sono ritornato a letto e riaddormentato. E ho fatto il sogno dei ciucchi: volavo Avevo un ultraleggero e con quello sono atterrato a Castelnuovo subito attorniato.... è arrivato uno e mi fà: ho che giri: vado in grignana a tagliare il fieno con la frullana e sono ripartito in discesa in una strada sterrata e corrosa dalla pioggia che poi è finita ad una casa è mi sono svegliato.
-Mi porco buggerone- avrebbe detto Neno, il mio maestro in stramberie senza senso, ho quanto hai mangiato ieri sera.
Subito uno spicologo chissà come lo avrebbe interpretato ma io ripensandoci il sogno l'ho interpretato così:
L'ULTRA LEGGERO è Renzi, con il volo: Icaro? Castelnuovo, paese natale mi ricollega al passato e la frullana mi rappresenta Dalema, il campo di fieno mi rappresenta la voglia di cambiamento, però non lo si trova mai.

martedì 23 settembre 2014

LA SORPRESA


Si arriva li dove comincia il podere di loro e dico: guarda che uva sana, ne vediamo poca di uva sana nelle vigne molte volte prima della vigna arriva l'odore forte dell'uva marcia, ma loro hanno un bel sangiovese maturo e sano, poi gli olivi: una chioma da fare invidia, per forza, loro hanno il concio di mucche, mica lo buttano in bosco come fanno certe aziende. Stiamo parlando di un contadino all'antica con i vitelli nella stalla, le galline che razzolano libere e un figlio giovane che ha scelto di continuare. Grande amicizia la nostra da decine di anni e quando passavamo se non c'era nessuno gli gridavo: ho di casa!!! e lì la gioia di incontrarsi e di raccontarsi l'ultima.
Come un mese fà: Sai l'ultima! mio figlio dalla detta alla fatta una sera ci ha detto: vado in fabbrica, ci ha fulminati: abbiamo fatto vigne, pieno la stalla di vitelli da ingrasso, certo non erano rose e fiori: i vitelli non li vendevamo più bene come un tempo, il vino si stenta a venderlo, ma vivevamo e si tirava avanti.
La fidanzata lavora e vuole andare in ferie, ma come fa un contadino a lasciare ed andare via giorni?. Ha trovato lavoro e ora siamo qui due anziani a pensare il da farsi, vendere? ma chi compera un podere oggi?
Siamo ripartiti gli ho dato una pacca sulla spalla: c'è salute e un figlio a volte deve decidere per due, chissà che dramma ha avuto prima di decidere, anche io ho terra ma mio figlio vende gioielli,il figlio di Maresco, che non porta neanche la fede nuziale perchè non sopporta neanche l'orologio e Chiara ha la pazienza di informarmi delle ore, è allo stesso modo tuo, anche se io sono nel,, piccolo.
La nostra terra caromio? morta la serpe spento il veleno, avanti non prodi ma rovi..

sabato 20 settembre 2014

LA FIERUCOLA DI CASTRA.

A fine cerimonia del premio letterario di Castra mi avvio verso l'auto quando all'ultima casa mi sento chiamare: Scusi, lei è Maresco? Si risponde Chiara che era più vicina, sono tornato indietro e lei ha detto: che è venuto a registrare? quassù.. No le ho spiegato i miei - tempi televisivi sono terminati, ero per il concorso...
Poi la donna mi dice: domani! deve venire domani: facciamo un dolce di 6 metri....
lo faccio io.... La mi moglie come fà i dolci lei interruppe il marito, non lo fà nessuno.
Venga domani alla fierucola ci sono animali e tanto altro... E il suo dolce rispondo io. Lo faccio io e lo vendiamo per il Maier. seduta in carozzella una bimba disabile, una carezza alla bimba: il mio fiore .... dice. Li saluto e mentre mi allontano..... Venga!!!! domani.
Sono arrivato all'auto e mi sono dentro di me vergognato di essere apparso a quella gente straordinaria come un personaggio invece loro sono straordinari che hanno una vitalità una sensibilità che a me manca. Chi sono io davanti a gente così? solo un pesticciatore di viottoli impolverato dal fumo della tv , un omino insignificante che forse già questo pomeriggio non ricorderò più che lassù in quel monte c'è gente straordinaria.

giovedì 18 settembre 2014

SENTIERI
Quanti ne ho visti da bambino molte decine di anni fà quando fra noi il più attrezzato aveva un ciuco- asino- e un barroccio, una bicicletta a famiglia, gli altri camminavano: per mercato, per dottore per esigenze locali, chi faceva cammini lunghi? nessuno, i vescovi, fattori e ricchi si spostavano o in carrozza ho col calesse le auto? una ogni tanto. Poi gli altri camminavano preti, frati, contadini, operai terrieri. Poi la guerra allora si evitava anche il treno e i sentieri erano una rete fissa intorno a qualunque paese. Erano viaggi per brevi tragitti quasi tutti per necessità ma era tutto un brulicare intorno a tutti i paesi e i sentieri erano puliti e mantenuti efficenti dai piedi del viandante. Poi l'esplosione della motorizzazione e dell'edilizia sfrenata e i sentieri sono spariti o sotto il cemento ho ricoperti dalle macchie. Ora ritorna di moda la scoperta del pellegrinaggio storico ma se non ci fossero stati secoli di camminanti sconosciuti che hanno a loro insaputa mantenuto la sentieristica di bisogno non avremo avuto neppure un disegno vago di come si camminava, Esiccome da bambino sono stato uno di quelli, soffro un poco a sentire nominare potenti e storici avere onori che non hanno.

martedì 16 settembre 2014

DA POGGIBONSI A GAMBASSI. A RITROSO SULLA FRANCIGENA

Con due amici Paolo e Michele lasciando un auto a Gambassi e con l'altra a Castelfiorentino poi treno fino a Poggibonsi e poi in cammino per ritornare a Gambassi attraversando San Gimignano. Una sgambata di 35 km su un percorso da incanto
Scesi dal treno subito a cercare il ben sentiero costruito sulla ex ferrovia Colle vald'Elsa quella ferrovia famosa per il romanzo di Cassola: La Ragazza di Bube.
Questo bel camminamento sono più di sei km e ci porta a Colle Vald'Elsa




Questo semaforo sul verde annuncia Collee la fine della ex ferrovia.
S

Saliti in Colle alta ci siamo incamminati verso Badia a Coneo dove vi qgiungiamo alle 11.









Qui si respira la storia alla bellezza unica di questa chiesa romanica citata da Sigerico prima del mille tuttintorno ci sono documenti visivi di storia, quì a due lm c'è una grande necropoli etrusca, casolari, fattorie tutte costruite in pietra locale bellissima.
Come in un luogo così non farci sosta pranzo.



In  cammino di nuovo direzione san Gimignano



Un bel gregge riposa col classico capo fra le gambe dell'altra



Due cani pastore Maremmano ci scortano  per il tratto del recinto



Eccoci al guado del torrente Foci facilitato dai lavori che la regione Toscana ha fatto sulla francigena per facilitare il cammino.



e la foto in vista delle famose torri scattata da un turista australiano figlio di emigranti.



Ecco dopo essere risaliti dalla vallebuia con le celebri torri davanti a noi



Eccoci AD ATTRAVERSARE San Gimignano col classico fiume di persone in visita quasi tutti stranieri



Ese entro in san Gimignano non posso evitare di salutare un mio grande amico il famoso fotografo naturalista conosciuto in tutto il mondo  CLAUDIO  CALVANI. questo scatto è d'autore nella sua galleria in piazza sant'Agostino.



Qui siamo a metà cammino fra san Gimignano e Gambassi terme zona Pancole
Non mi chiedete foto dell'arrivo a Gambassi non le ho fatte, quando abbiamo visto la mia Panda sembrava un mercedes dopo 35 km di cammino. comunque in buono stato. A Paolo che inventa questi cammini ho detto: se telefoni dico a Chiara di risponderti: Paolo chì???? Oggi ha telefonato: pronto, sono Pietro, si và in Valdorcia!!!!

giovedì 11 settembre 2014

LA REGIONE E IL PAESAGGIO

Si vuole chiudere la stalla quando i buoi sono scappati. La regione Toscana fa il nuovo piano per la difesa del paesaggio quale? Una grossa quantità di oliveti sono abbandonati, i terreni che non sono a vigneti in collina non sono coltivati escluso pochi terreni, il pino marittimo è quasi espinto, i castagneti muoiono,in montagna non si vede quasi più una pecora, quelle poche sono pasto per i lupi, le piccole valli e sono tante sono spazzate da annuali alluvioni. Il bello è solo nei vigneti, ma anche li c'è chi coltiva ma anche chi abbandona in complesso  la coltivazione regge e allora in do si picchia : limitare i vigneti. Nessuno si preoccupa più che intere vallate si spopolano, basta girare per paesi e vedere le case vuote, intorno i paesi orti abbandonati con capanni sfasciati e rovi macchia che si avvicina alle case, e torrentelli nati sull'abbandono che scendono in diretta nei fondo valle. Paesaggio toscano io che sono un lamentone non perche sono un vecchio ma perchè ancora lucido mi ricordo come era prima e stò male a sentir parlare di piani per il paesaggio: con chi lo vogliono fare questo piano? con tre scribacchini al compiùter? o con chi ci abita? ma chi ci abita nei nostri paesi semiabbandonati? nelle ville Tedeschi, nelle case fattiscenti: stranieri. Dove lo trovate un toscano contadino? ormai c'è solo quel che è stato creato in tanti anni: degrado.

lunedì 1 settembre 2014

A NORD E EST DI VOLTERRA

BELLA CAMMINATA OGGI NEL COMUNE DI VOLTERRA
Arrivati in fondo la Salita ecco la chiusura per frana, male per chi vi passa noi camminiamo tranquilli




ecco la frana che dall'inverno impedisce il transito su una strada importante per il turismo e non solo.



La immensa boscaglia del poggio del comune e del parco castelvecchio che nasconde il grande borgo medievale abbandonato da secoli



Al Cornocchio ci vogliono queste giornate fredde per vedere la bellezza del volterrano



Questa colonica e siamo a Pignano è una delle più fotografate e dipinte della zona
Altra colonica agrituristica di una fattoria molto gettonata dagli stranieri, il parcheggio alla villa era pieno di auto




il castello trasformato in villa: agriturismo da quattrinai....



presa di culo : io ci ho lavorato  con quegli attrezzi,
Strada bianca per turisti che collega i vari agriturismi.
Piagge e querce solitaria, un paesaggio dove mi ci trovo benone!
Questo è il volterrano: argilla e boscetti sui crinali
Siamo vicino un pastore, il gregge è nella lecceta




casa del pastore, molti cani ci accolgono ma si limitano a seguirci , non siamo persone sospette e loro lo sanno.

La casa del pastore vista dalla valle. C'era anche un grosso recinto a 5 stelle dove quattrinai credono di essere liberi in campagna pagando in realtà se non si rinchiudono non sono felici.
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Un bosco bello e verdissimo ci accompagna sulla statale per Volterra e non poteva mancare i rotoli di fieno nelle immense piagge.
E la lontano fra volterra e Montecatini Valdicecina brilla lontanissimo il mare della Caprraia.