Mi ero stancato ieri più per tanti ricordi che per il cammino, Non
avevamo da fare niente, la terra è bagnata, si và a camminare? si ma non
lontano, pensa e ripensa: boschi no! c'è la caccia al cinghiale, si
decide per il solito giro amarcord: Cambiano e si parcheggia. Subito in
salita verso Cambiano Alto e poi Pallerino. Si passa dalla chiesa, dico,
ci ha sposato mia madre, Già il Matrimonio Notturno del mio racconto ,
Si arriva alla scalinata, il cane ci procede, si vede
da sotto che la chiesa è aperta, chiamo il cane, ma per prudenza, sà
che nelle Chiese non può entrare, magari alza la zampa all'uscio. Tre
donne stanno facendo le pulizie, Ecco due aiutanti,dicono scherzando.
Entro, e dico. quì nel 1930 si è sposato mia madre, una mi fà orgogliosa
: ma la chiesa non è più come allora la abbiamo restaurata da cima a
fondo, credendomi di farmi un piacere, io l'avrei voluta vedere come
allora quando quei due poveri in canna avevano secondo il prete - fatto
il peccato- sposandoli di notte, invece si erano permessi l'unico
piacere di allora. Saluto le tre donne e mentre mi allontano una quarta
che era all'altare mi corre dietro: Maresco, mi chiama, ma che viene a
riprendere la chiesa... Altri tempi non faccio più la tv, Peccato dice!
la guardavo sempre... Poi allontanandomi penso, come ho fatto a non far
riprendere mai questo percorso...... Si oltrepassa il cimitero e si sale
fra colline e cipressi, eccoci in cima a Quercecchio, verso Siena c'è
il sole, si distinguono bene le torri di San Gimignano. Bella e
solitaria questa collina, intorno è silenzio rotto solo dall'abbaiare di
un cane da caccia giù nella forra.
Dopo avere pranzato sul bordo
di una piscina coperta si arriva alla Volterrana, Mi viene un' idea:
invece di passare dai Renai si scende al lato della Volterrana e si
visita la pieve e le torri del castello. Un traffico intenzo ma c'è la
panchina e finalmente eccoci alla pieve e al Castello di Castello come
comunemente chiamiamo Castelfiorentino. Bella veduta sulla cittadina, Si
scende dal sentiero e poi la scalinata e sono davanti a membrino che
appena mi vede batte la mezzora, la chiesa enorme, il palazzo del
comune, poi giù lungo la Costa, non è cambiato molto il centro della
cittadina, solo la gente. molti estracomunitari... ma da un negozio mi
chiama lei, non sò il suo nome, una donnina che quando passo mi ricorda
la tv, In basso rievoco a Chiara: Lì c'era il Manetti, poi indico il
Museo, c'era i bagni e lì i carabinieri mentre cantavamo ci picchiarono
duro...... Il teatro, il piazzale, c'era il mercato settimanale, molti
esercenti ripongno la mercanzia.... Si esce dal paese, si imbocca via
Lama, in Collina ci troviamo come sempre un omonimo di cognome amico
del ciclismo, ha scritto un libro bellissimo insiema ad altri due, altri
ricordi.... Devi venire con Bitossi e gli altri in Aprile, ci troviamo
tutti assieme..... Il sole cala quando arriviamo a casa.
....... Da v ecchi, come ci si stanca a ricordare........
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