Dal mio libro: Alla Grazia di Guarda chi c'è
Si diceva nelle veglie contadine che la maggiore fecondazione contadina avveniva nei mesi invernali. Vuoi perchè in inverno in campagna si lavora meno, poi le giornate sono più corte e di tempo per stare a letto c'enè di più. Uno al mattino guarda alla finestra, piove: nella stalla và il padre o il fratello e lui ritorna a letto. Poi si alza fa alcuni lavoretti come: intrecciare un cesto, o preparare i salici per la vigna, fare il trinciato al bestiame. Ma di tempo ne rimane anche per parlare con amici o vicini di casa. Non è cosi per la donna: ha da fare il bucato, o fare il pane, pulire il pollaio, rammendere ed tanti altri lavori; e tutto sotto la supervisione della suocera che non smette mai di brontolare.
Alla sera quando vanno a letto il marito riposo spera di trovare la moglie disposta. Quando vanno a letto spengono la luce ma nel mezzo del lettone c'e sempre un bimbo piccolo perchè in quei tempi i figlioli nascevano e come!
Comincia la tecnica dell'uomo per avvicinarsi alla moglie: scende al buio dal letto e piano gira dall'altra parte cerca il vaso da notte finge di fare pipì e poi cerca di avvicinarsi alla moglie, Appena la sfiora lei comincia piano a brontolare: voi omini siete riposi, un vù avete fatto nulla tutto il giorno, mentre io ho lavorato quanto una ciua- per i non Toscani asina- e poi la tua mamma brontola di continuo. Ma l'uomo insiste in cocole e lei, anche per non svegliare il bambino, si concede di traverso: posizione scomoda per una ritirata e trac! dopo un poco ci si accorge che aumenta la famiglia.
Io sono nato a Castelnuovo d'Elsa in via Fontebucchi n 11 comune di Castelfiorentino.
In val d'Elsa! dove è nato Boccaccio, dove ci sono paesi famosi come: San Gimignano,Certaldo. Montaione, Monteriggioni e mi scusino gli altri che non nomino. Dove nel passato c'era San Gervasio, Semifonte, dove passava la via Francigena, dove ci sono ville e fattorie meravigliose. E che volete! io non accetto di essere ingenerato di traverso in una sera di pioggia ma voglio immaginarmi una cosa diversa, come questa:
Dice la mia nonna al babbo: sono i primi di Febbraio e la legna scarseggia, dovete andare in bosco e tagliare qualche acacia. Babbo e mamma preso fune e pennato scesero in bosco e laggiù fra le frasche le vennero certe voglie ma sul più bello mio padre si trovò impedito nella ritirata da un'ago di acacia puntato sul culo e così il 16 10 1935 eccomi nato in via Fontebucchi n 11
martedì 7 settembre 2010
lunedì 6 settembre 2010
Serata triste
Stasera non pubblico foto, non racconto di cammino ed altro. Stasera notizie tragiche mi addolorano.
Il sindaco di un paese del Cilento è stato ucciso. A Firenze un operaio è morto sul lavoro. Ieri e morto un contadino schiacciato dal trattore. Poi il pensiero và a quei minatori sepolti nella miniera.
Troppe persone perdono la vita per lavoro, si anche il sindaco ha perso la vita per un lavoro voluto onesto e ucciso brutalmente. Ma i troppi che muoiono sul lavoro sono - uccisi - per lavoro fuori dalle regole, senza i mancati controlli per la sicurezza, per lavori a cottimo, prima finisci e più guadagni.
Sono triste ma non arreso. Non ho lottato una vita per finire i miei giorni in questa rassegnazione strisciante. Occorre subito uno scrollone sociale che spazi via questa rugginosa e spenta politica.
Il sindaco di un paese del Cilento è stato ucciso. A Firenze un operaio è morto sul lavoro. Ieri e morto un contadino schiacciato dal trattore. Poi il pensiero và a quei minatori sepolti nella miniera.
Troppe persone perdono la vita per lavoro, si anche il sindaco ha perso la vita per un lavoro voluto onesto e ucciso brutalmente. Ma i troppi che muoiono sul lavoro sono - uccisi - per lavoro fuori dalle regole, senza i mancati controlli per la sicurezza, per lavori a cottimo, prima finisci e più guadagni.
Sono triste ma non arreso. Non ho lottato una vita per finire i miei giorni in questa rassegnazione strisciante. Occorre subito uno scrollone sociale che spazi via questa rugginosa e spenta politica.
sabato 4 settembre 2010
LE FONTI
Ieri mentre facevamo la nostra solita camminata ci siamo fermati ad una fonte per rifornirci di acqua. Buona fresca, una bevuta e il pieno della bottiglia e via lentamente in cammino. Subito nella pausa dalla solita chicchierata, perchè il sentiero era stretto e si doveva procedere ad una certa distanza, mi sono tornati alcuni ricordi di quando le fonti erano importanti per rifornirsi di acqua. Non fraintendiamoci, l'acqua è e sarà sempre più importante, ma questa società consumistica vuole e ci riesce a farci bere solo l'acqua di certe sorgenti miracolose di sicuro per chi le imbottiglia e ne trae guadagno. Quelli come me, e siamo sempre meno per selezione naturale, si ricordano bene come era importante avere una fonte vicino casa. E gli incontri le soste alla fonte. Si tornava a casa o al lavoro, i Boccia: i ragazzini portatori di acqua, e vedevi la gioia nelle giornate calde d'estate venirvi incontro. Una bevuta rinfrescante attenuava la fatica...... Non dico di ritornare ai vecchi tempi, ma rispetto sì per le fonti . molte abbandonate fra i rovi, passi vicino e vedi abbandonata una bottiglia di plastica con scritto le qualità diuretica di quell'acqua contenuta in quella bottiglia, mi viene da compatirci: E' buona solo l'acqua che si paga? quanto siamo imbecilli!!!!!!!!!!!!!
venerdì 3 settembre 2010
UN RICORDO
mercoledì 1 settembre 2010
DA LA SPEZIA- ALLE CIQUE TERRE
Quando molti anni fà nella camminata San Miniato- Genova, rimanemmo colpiti dalla bellezza del sentiero1 Europa nel tratto dal radar fino a sopra Vernazza, quello definito da Carnevalini fra cielo e mare. Era da tempo che ci eravamo decisi di ripercorrerlo, ieri finalmente ci siamo decisi.
Andare alle 5 Terre in macchina è come bestemmiare, c'è il treno comodo e noi l'abbiamo preso.
Siamo partiti da San Miniato e a Pisa è salita una signora dall'abbigliamento non c'èra dubbio: scarponi e abiti da trekking. Prima della Spezia ci siamo conosciuti e aggregati. E dalla stazione della Spezia ci siamo incamminati verso Biassa e dopo km di salita siamo arrivati in cima. Preso il sentiero 1 abbiamo camminato sino a mezzogiorno, poi pranzo al fresco dei castagni. Che meraviglia! vedere da lassù il magico mare e i caratteristici paesi, e il cielo dello stesso colore del mare. Si camminava per lunghi tratti al fresco di una vegetazione magica. Incontrato il sentiero 6 siamo discesi verso Manarola, lunga discesa in un sentiero poco battuto ma segnalato e siamo giunti a Volastra da li abbiamo preso per Corniglia lunghissimo sentiero fra i vigneti caratteristici e bosco. Arrivati a Corniglia abbiamo visitato il paese e scesa la lunga scalinata e abbiamo ripreso il treno. Bella escursione coronata da una amicizia.
Andare alle 5 Terre in macchina è come bestemmiare, c'è il treno comodo e noi l'abbiamo preso.
Siamo partiti da San Miniato e a Pisa è salita una signora dall'abbigliamento non c'èra dubbio: scarponi e abiti da trekking. Prima della Spezia ci siamo conosciuti e aggregati. E dalla stazione della Spezia ci siamo incamminati verso Biassa e dopo km di salita siamo arrivati in cima. Preso il sentiero 1 abbiamo camminato sino a mezzogiorno, poi pranzo al fresco dei castagni. Che meraviglia! vedere da lassù il magico mare e i caratteristici paesi, e il cielo dello stesso colore del mare. Si camminava per lunghi tratti al fresco di una vegetazione magica. Incontrato il sentiero 6 siamo discesi verso Manarola, lunga discesa in un sentiero poco battuto ma segnalato e siamo giunti a Volastra da li abbiamo preso per Corniglia lunghissimo sentiero fra i vigneti caratteristici e bosco. Arrivati a Corniglia abbiamo visitato il paese e scesa la lunga scalinata e abbiamo ripreso il treno. Bella escursione coronata da una amicizia.
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