venerdì 21 maggio 2010

I coltivatori del bosco


Quando 33 anni fà tonai dove risiedo oltre alla casa c'era 20000 metri di terreno agricolo coltivato ad ulivi nella parte esposta al sole. Il terreno era dislocato a conca: partiva dalla abitazione e scendeva a valle. la parte meno soleggiata, circa7000 metri, era incolta un poco franosa. Decidemmo di impiantare pini. Facemmo richiesta alla forestale che ci diede 1200 piantine. I pini sono venuti bellissimi ma nel sottobosco con sorpresa vedo nascere tante piante di diversa specie.
Alloro, leccio, carpine aborniello, querce nocciolo diverse piante di noce perfino piante da siepe e un platano. Sappiamo che per quanto riguarda i semi delle erbe può portarle il vento, ma semi pesanti come la ghianda della querce o del leccio o la pesante noce e nocciola chi le porta?. L'uccelli che abbondano in questa mini oasi che si è creata a mia insaputa. Il pino si sà a vita relativamente breve,ma ci hanno pensato gli uccelli a cercare i sostituti dei pini. Merli, ghiandaie. persino il giallo rigogolo ed altri uccelli popolano questa conchetta e a loro insaputa seminano, dei semi che le sfuggono dal becco. A loro insaputa partecipano a rigenerare la natura.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Quanta poesia, Maresco!!!