venerdì 14 febbraio 2014

DIMENSIONE GABBIANO

  1. DIMENSIONE
    Sai che facciamo, si va con la macchina al Tesorino, si entra subito il Gabbiano, si sale poi a sinistra in quel sentiero che sale alla via uliveta, quella che collega Montopoli a Montebicchieri........ stop, ferma il discorso.
    Uno passa, osserva, e và: crede camminando osservando di avere conosciuto tutto di quella minuscola valletta semiabbandonata regno di cinghiali, dove ogni tanto vedi un rudere. Ti viene da pensare: ma come è possibile, in un posto simile possono avere vissuto famiglie? ma come facevano a vivere quaggiù?. Poi pensi ai tanti ruderi visti in altre realtà più isolate nelle campagne?.
    Gabbiano: io l'ho visto! e ne rimasi incantato nel 1945 quando si veniva a trovare i Martini, l'altro ramo della mia famiglia che abitava li proprio ora dove i ruderi della casa sono coperti dai rovi.
    Appena scendemmo in quella conchetta mi sembrò il tanto decantato da mia nonna:- paradiso celeste- campi allineati con fossette ricavate a pala, i cigli delle fosse falciati, campi con erba medica e granturco, in fondo la casa sotto la collina e dalla casa partivano filari di olivi su fino alla collina, fino alla fattoria.
    I Martini erano decine di anni che cesellavano quella conchetta magica facendoci- del bene- si diceva cosi di una famiglia che viveva degnamente e con qualche rispamio. Più in basso altre famiglie, alcune sono diventate un nome dell'inprenditoria, allora coltivavano con capacità la valle,Gabbiano, che se ne sà ora! chi vi ha abitato?
    Ecco secondo mè il perchè della supecialita di ora: si è andati avanti seppellendo il passato e ampliando l'orizzonte ci siamo smarriti.
    Oggi puoi fare viaggi, puoi conoscere geograficamente il mondo ma non hai più quella conoscenza delle cose che piò farti fare un raffronto.
    Ritornare al passato: no!, averlo conosciuto meglio ci avrebbe aiutato ad andare avanti.

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