I RACCONTI
Da bambino ne ho sentiti di racconti, averli ora sarebbero un
patrimonio per ricostruire quella distruzione di memorie che è stata
l'industrializzazione selvaggia degli anni sessanta settanta.
Si
scendeva, per dire, -dal canto del foo.- e ci tuffavamo in un mondo di
rumori, di paghe, di distruzione del tempo. Si dal canto del -foo- allo
scandire dei minuti, ore, pezzi da sfornare al ritmo
scandito da uffici insaziabili.... Questo si è imposto o glie lo hanno
imposto alla mia generazione mettendo a tacere un modo di vivere
diverso in pochi anni.
Ogni tanto riaffiorano dalla mente ricordi
di quei racconti sentiti per ore nelle stalle, alle veglie funebri, sul
canto del fuoco nelle lunghe sere in inverno al lume a petrolio, ogni
narratore aveva spunti diversi a seconda della famiglia, della
provenienza, si perchè da un borgo all'altro si parlava diverso, specie
nelle zone - di confine, c'era come una linea invisibile che segnava i
dialetti, attraversavi un rio e la cadenza della parlata era diversa.
C'era uno che parlava e qualche altro metteva nel pensiero pronto un
altro racconto agganciandolo a quello precedente- ....veniva un'acqua
come Cristo la mandava.... E subito l'altro incominciava: E s'era
lontani da 'i capanno quando incominciò un balenio improvviso, corremmo
con la giacchetta in capo....... e via una lunga descrizione:
comincionno certi goccioloni che sembravano cappelli di preti e subito
si incominciò a scivolare nella mota.... Si arrivò al capanno si
sembrava - pulcini affogati... Belli erano, sempre esagerati i paragoni
imparati da detti sentiti negli anni.
Era realtà? fantasia?, invenzione?: Un poco tutto l'insieme che col tempo formava generazioni.
-Pigiato il bottone- della - macchina industriale tutto il pensiero era
li a contare a fare veloce e bene- Chi si ricorda più i lunghi racconti
di Alfredino sulla ritirata russa, di trebbiature, sposalizzi,
vendemmie ed altre memorie..... a volte incolpo la mia generazione di
non aver raccontato, ma uscire da un campo ed entrare in una fabbrica
chiusi tutto il giorno col rumore, la puzza, e la velocità del produrre è
stato terribile
1 commento:
Tu però i racconti li ha scritti, per fortuna!
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