giovedì 18 settembre 2014

SENTIERI
Quanti ne ho visti da bambino molte decine di anni fà quando fra noi il più attrezzato aveva un ciuco- asino- e un barroccio, una bicicletta a famiglia, gli altri camminavano: per mercato, per dottore per esigenze locali, chi faceva cammini lunghi? nessuno, i vescovi, fattori e ricchi si spostavano o in carrozza ho col calesse le auto? una ogni tanto. Poi gli altri camminavano preti, frati, contadini, operai terrieri. Poi la guerra allora si evitava anche il treno e i sentieri erano una rete fissa intorno a qualunque paese. Erano viaggi per brevi tragitti quasi tutti per necessità ma era tutto un brulicare intorno a tutti i paesi e i sentieri erano puliti e mantenuti efficenti dai piedi del viandante. Poi l'esplosione della motorizzazione e dell'edilizia sfrenata e i sentieri sono spariti o sotto il cemento ho ricoperti dalle macchie. Ora ritorna di moda la scoperta del pellegrinaggio storico ma se non ci fossero stati secoli di camminanti sconosciuti che hanno a loro insaputa mantenuto la sentieristica di bisogno non avremo avuto neppure un disegno vago di come si camminava, Esiccome da bambino sono stato uno di quelli, soffro un poco a sentire nominare potenti e storici avere onori che non hanno.

2 commenti:

Sonia Ognibene ha detto...

Caro Maresco, continua ad essere tu la memoria storica di quei luoghi... i potenti, si sa, sono buoni solo a vantarsi per meriti che non hanno.

Sara ha detto...

Bravo Maresco, i potenti hanno già fin troppi privilegi in ogni epoca, almeno i sentieri no!