SENTIERI
Quanti ne ho visti da bambino molte decine di anni fà quando fra noi il
più attrezzato aveva un ciuco- asino- e un barroccio, una bicicletta a
famiglia, gli altri camminavano: per mercato, per dottore per esigenze
locali, chi faceva cammini lunghi? nessuno, i vescovi, fattori e ricchi
si spostavano o in carrozza ho col calesse le auto? una ogni tanto. Poi
gli altri camminavano preti, frati,
contadini, operai terrieri. Poi la guerra allora si evitava anche il
treno e i sentieri erano una rete fissa intorno a qualunque paese. Erano
viaggi per brevi tragitti quasi tutti per necessità ma era tutto un
brulicare intorno a tutti i paesi e i sentieri erano puliti e mantenuti
efficenti dai piedi del viandante. Poi l'esplosione della motorizzazione
e dell'edilizia sfrenata e i sentieri sono spariti o sotto il cemento
ho ricoperti dalle macchie. Ora ritorna di moda la scoperta del
pellegrinaggio storico ma se non ci fossero stati secoli di camminanti
sconosciuti che hanno a loro insaputa mantenuto la sentieristica di
bisogno non avremo avuto neppure un disegno vago di come si camminava,
Esiccome da bambino sono stato uno di quelli, soffro un poco a sentire
nominare potenti e storici avere onori che non hanno.
2 commenti:
Caro Maresco, continua ad essere tu la memoria storica di quei luoghi... i potenti, si sa, sono buoni solo a vantarsi per meriti che non hanno.
Bravo Maresco, i potenti hanno già fin troppi privilegi in ogni epoca, almeno i sentieri no!
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