Lo disse Bersani e lo confermò Di Pietro
se non ci svegliamo
lo prendiamo...........tro.
Comincia il gran caldo
e noi pensionati
ci dovremo rifugiare nei supermercati.
Ma io che sono controcorrente
me ne vado in bosco
e non spendo niente.
mi leggo un libro
di bruno vespa
Ma ditemi voi
che cosa mi resta?
Son pensionato
e mi appoggio al cipresso
e contro natura
me ne servo per cesso.
Se questo lo legge
il ministro di mia conoscenza
mi riterrà un pozzo di scenza.
2 commenti:
Mamma mia, che indecenza!
Tu mi leggi a babbo morto
il Vespone lecca lecca
quel grigione d’ eminenza?!?
Oh Maresco, buon figliolo
ce lo tira nel bocciolo…
Lui, sai non può star senza..
Per il resto hai ragione:
è una gran soddisfazione
evacuare a cielo aperto
con i grilli che fan concerto
mentre parte un curreggione…
Tu sei un uomo fortunato
hai un bosco adatto all’ uso
ma di più, or non abuso
ti saluto a perdifiato….
Visto, il gran caldo che ci stringe nella sua morsa in questi giorni, distogliamo la nostra mente, da queste soffocanti temperature, con questi versi, un pò sconci, da me scritti, sul ritmo della poesia La Chiocciola, del grande poeta ottocentesco Giuseppe Giusti.
La mia poesia si intitola, La Topa.
Chiedo scusa a tutti, prima che iniziate a leggerla, se ho troppo osato.
Viva la topa,
Bocciol di rosa
Che piace al pipi
Più d’ogni cosa.
Essa all’omo
e al giovinetto
Dentro lo slip
desta il moschetto
Dal sonno letale,
Senza far male.
Viva la topa
la topa nostrale
Non ha eguali
Come Dio la fece
Può dirsi unica
Nella sua specie
Per prendere aria
Lei apre l’uscio,
E belle verghe
Accoglie nel guscio.
Riccia o rasa
Sempre cerasa
Viva la topa
La topa di casa.
Al nonno arzillo
un po’ malcondito
risveglia il birillo
Senza appetito.
Essa sentendosi
Dentro l’arnese
Con gusto freme
A più riprese
Tranquillamente
Impertinente.
Viva la topa
la topa gaudente.
Nessun cosa
Ti fa star bene
Meglio del coso
Dentro l’imene
Essa al contrario
Bollente com’è
Tira fremente
La verga a sé
Che tiene mordace,
Tanto gli piace!
Viva la topa
La topa rapace
Seppur capricciosa
Ama potenti
E bei piselli
sgranare fra i denti
Perché ( uomini,
sentite questa)
A lei del pisello
Piace la testa:
Cosa mirabile
E inconfessabile
Viva la topa
la topa affabile
Frogi dottissimi
Che sghignazzate
Sopra la topa
Che disdegnate;
E voi, ondivaghi
Porchi, schifati
Padroni aguzzini,
Servi arrabbiati
Prego a cantare
L’intercalare:
Viva la topa,
tutti a trombare!
Patrizio Spinelli
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