Ho finito di vangare l'orto
non cammino più dritto
ma vado un pò storto
speriamo non mi succeda
come a Napoletano
a settantottanni
mi ridiano la vanga in mano.
Ma se un la riprendo
pensate un pò voi
se i figli non vangano
son cavoli suoi.
Oh Maresco, buon villano con la vanga sempre in mano con la vanga in piena luce assomigli un poco al Duce che faceva le battaglie dal paleo alle granaglie. Stai lassù nell' orticino per compagno il cagnolino seminando aglio e cipolla coglionando i pappamolla. Oh Maresco ti scongiuro picchia forte, tieni duro il partito s'è sfasciato nel marciume ricacciato. Resta savio, resta arzillo che t'aspetta Beppe Grillo...
4 commenti:
Una poesia più attuale che mai-
Io aspetto solo che il tempo si rimetta per piantare un po' di patate.
So io a chi la darei la vanga. E non solo in mano.
Grande Marsco sia per la tua ironia in versi che per la tua prestanza con la vanga in mano.
Oh Maresco, buon villano
con la vanga sempre in mano
con la vanga in piena luce
assomigli un poco al Duce
che faceva le battaglie
dal paleo alle granaglie.
Stai lassù nell' orticino
per compagno il cagnolino
seminando aglio e cipolla
coglionando i pappamolla.
Oh Maresco ti scongiuro
picchia forte, tieni duro
il partito s'è sfasciato
nel marciume ricacciato.
Resta savio, resta arzillo
che t'aspetta Beppe Grillo...
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