martedì 19 ottobre 2010

STRADE BIANCHE IN VALD'ELSA




Ieri mattina mi affaccio alla finestra: sereno. Chiara mi dice andiamo? dove dico. Basta di non stare tanto in macchina e che siano strade bianche. E tu ai detto nulla!
Poi decidiamo. Un quarto d'ora di macchina ed eccoci a parcheggiare a Granaiolo,Castelfiorentino, vicino al mulino.
Si incomincia il cammino per 150 metri lungo la 429 in direzione di Siena,poi a sinistra nella strada bianca che attraversando la valletta sale a Pallerino. Arrivati sulla collina ecco il grande panorama: a sud la valle dell'Elsa con le colline della via Francigena dove fà mostra di sè Castelnuovo d'Elsa,villa meleto, la pieve antica di Coiano, piu lontano il parco benestare con Montaione e Gambassi con al centro il Poggio Allaglione, a nord le magiche colline di Montespertoli. Oltrepassiamo la fattoria di Pallerino dove un cane maremmano ci accompagna lungo la recinzione, abbaia più per solitudine che per difesa, quando siamo al cancello, aperto ritorna indietro, Eccoci ora dopo 400 metri a lasciare la strada in ghiaia per la stradina semiabbandonata che sale a Quercecchio. Bello il filare di cipressi che ci accompagna alla bellissima collina dove un gruppo di case abbandonate e diroccate contrastano con la bellezza del luogo. Camminiamo un'ora senza incontrare nessuno in colline di una bellezza quasi selvaggia, ma eccici dopo la fattoria di Vallecchio sulla rumorosissima via Volterrana in direzione di Montespertoli, 500 metri e a destra in una strada bianca in direzione del borgo di Renai.Lo attraversiamo e via nella stradina che ci porta fino al Poggio al Cielo. Un nome che dice tutto sù la più bella collina del comune di Castelfiorentino: tre case in cima ad un cucuzzolo circondate da ulivi bellissimi e carichi di frutti. Scendiamo in una stradina da sogno, che uliveti e che bel raccolto si presenta....
Eccoci in Castelfiorentino: saliamo fino alla piazza del comune, guardo in alto: non c'è Membrino l'orologio, è in restauro,avrà la prostata a forza di battere le ore lì.......Una amica mi chiama, entro a vedere i lavori che fà con le argille, scendo giù in basso, quanti ricordi,il teatro del popolo, quanti comizi nella piazza del comune più rosso d'Italia, passo dal museo - Benozzo Gozzoli ,è chiuso ma chissà se ci entrerei, mia monna quando gli affreschi erano nella cappella mi portò a farmi benedire per la -tosse canina- ci presi il broncopolmonite, si vede che come pittore era bravo ma con i santi ........ Lasciamo il paesee ci incamminiamo lungo lo scolmatore prima poi lungo l'Elsa e ritorniamo a Granaiolo.Sei ore di piacevole cammino.

3 commenti:

Sandra M. ha detto...

Ma quanto sei fortunato ad abitare colà?!

Sara ha detto...

Che belle immagini, inducono alla serenità. Mi piacciono tanto i cipressi, dove lavoro ne abbiamo uno che avrà almeno 100 anni. Immagino che l'abbia visto anche la nonna di mio nonno, che faceva l'ostessa dove oggi lavoro io.

maresco martini ha detto...

Sandra: mio figlio abita a Bologna.... tira più un pelo...... che un panorama toscano.