Due amici con un caratteraccio bestiale litigarono e non si parlarono più, il destino volle che durante il fronte erano vicini di rifugio e essendo due persone robuste dovettero loro malgrado soccorrere un ferito grave e trasportarlo a braccia fuori la linea, sotto il cannoneggiamento per portarlo dagli alleati. E ce la fecero centrando due obbiettivi: salvare il ferito e durante il tragitto a non parlarsi.
Il ferito guarì e a guerra finita volle invitare i due salvatori a desinare a casa sua, esitarono i due permalosi ma difronte alle insistenze si recarono a pranzo dall'amico che avevano salvato. Mangiarono, bevvero e alla fine si abbracciarono e ritornarono amici.
Ma uno era democristiano, l'altro comunista e si arriva alle elezioni comunali e il democristiano lo candida la democrazia cristiana.
Prima che inizi lo spoglio erano tutti e due al seggio. Zona rossa, la Toscana, e dopo 20 voti comunisti un socialista e un democristiano.
Allora ai seggi c'era sempre qualcuno che commentava: democrazia cristiana- sumà puttana- silenzio provava a dire il presidente del seggio, ma senza convinzione e fra un commento e un voto scrutinato l'amico comunista quando si era quasi al termine dello scrutinio uscì dal seggio si sedè su un muretto e aspetto l'amico, quando le arrivò vicino le disse: hai vinto? con un risolino. Non l'avesse mai detto l'altro comincio a sbraitare e da allora non le volle più parlare: aveva avuto un solo voto di preferenza: il suo.
1 commento:
Democristiani e comunisti,Don camillo e Peppone, che bei tempi!
Mi viene quasi voglia di rimpiangerli, ora che "mala tempora currunt".
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