martedì 5 agosto 2014

Ore 4,45

4,45
So una sega ma mi sveglio troppo presto, sarà il tempaccio di ieri pomeriggio, saranno gli annacci, ma dormo poco la notte.
Oggi si voleva andare in escursione, si potrebbe semplificare: dove andiamo a cercare rischi, si perchè la mattina ti invita al cammino, poi al pomeriggio comincia nuvoloni a tre piani, venghino da dove gli pare arrivano e rovesciano acqua.
Un tempo si diceva per disprezzare un luogo: puttane e burrasche vengono... e si faceva un nome, ora sarà che ci sono molte di importazione, le burrasche vengono da tutte le direzioni e siccome l'acqua quando cade ha già la strada tracciata dalla precedente, in un baleno scende a valle. Bei tempi quando c'erano gli zoccoloni dei contadini, si quelli delle barzellette, che a fine Luglio avevano a gratis ripulito cigli, ricavato fosse, perfino fatto i - pescaioli. Mi domanderete: ho che erano i pescaioli?, avete ragione li ricordo appena io: non solo si ricavavano le fosse ma ogni tanto in poggio, magari all'altezza degli olivi si scavava una tacca di 20 centimetri e lì' l'acqua vi depositava la terra ed eventuali foglie autunnali, l'acqua arrivava a valle mica come fa ora che scendendo in diretta si porta anche i rifiuti che qualcuno getta dal finestrino per non fare la raccolta differenziata. Bisogna ritornare alla terra, si dice dopo ogni disastro, ma ce lo vedi i mì figliolo che parte ora di casa come un -pottino- e va a vendere gioielli, mettersi una balla in capo per andare a fare un - risciacquo a una viottola?
Reggi o scarica la terra al ciglione sennò frana, diceva i' mi babbo, e si faceva. - Gli zolloni dei contadini? o 'ndo sono! quando cerano loro  non vi entrava la terra in garage o peggio ancora in casa. Ma ci si rende conto che mancancano gli artisti del territorio, si artisti a loro insaputa, per questo umiliati e rinchiusi per tre soldi in più in capannoni a fare lavori inutili per arricchire pochi.

5 commenti:

Gingi ha detto...

da quando si sono abbandonate le tradizioni e le nostre radici... tutti stiamo perdendo la nostra identita'.se non si torna al vivere in armonia con la natura... credo che essa non sara' piu generosa con noi.

patrizio spinelli ha detto...

IL POETA SULLE 23

Oh Maresco, hai ragione da vendere. Tu, nella tua vita, da quanto dici, hai acquisito una monumentale esperienza nel lavoro dei campi, parti subito, organizzando dei corsi gratuiti a casa tua. Spandi voce e vedrai che qualcuno viene. Su di me, purtroppo come tu sai non ci puoi più contare: mi hai già affibbiato il compito di campanaro, in quel paesino della Lucchesia......

patrizio spinelli ha detto...

IL POETA SULLE 23

Oh Maresco, hai ragione da vendere. Tu, nella tua vita, da quanto dici, hai acquisito una monumentale esperienza nel lavoro dei campi, parti subito, organizzando dei corsi gratuiti a casa tua. Spandi voce e vedrai che qualcuno viene. Su di me, purtroppo come tu sai non ci puoi più contare: mi hai già affibbiato il compito di campanaro, in quel paesino della Lucchesia......

patrizio spinelli ha detto...

IL POETA SULLE 23

Oh Maresco, hai ragione da vendere. Tu, nella tua vita, da quanto dici, hai acquisito una monumentale esperienza nel lavoro dei campi, parti subito, organizzando dei corsi gratuiti a casa tua. Spandi voce e vedrai che qualcuno viene. Su di me, purtroppo come tu sai non ci puoi più contare: mi hai già affibbiato il compito di campanaro, in quel paesino della Lucchesia......

patrizio spinelli ha detto...

Maresco, scusami, purtroppo quando faccio un commento, poi ne risultano tre o quattro, pur non essendo mia intenzione.