In un post avevo parlato di una mia escursione a Vignale- Montaione- Questa volta ho raggiunto Vignale dalla Cappella Del Lupo , una marginetta a meta strada fra San Vivaldo e Castelfalfi. e seguendo la bella segnalazione del sentiero trekking n 5 di Montaione. bello e selvaggio e abbandonato ora Vignale,case, chiesa, castello, mulino tutto in rovina. Perchè sono ritornato: un desiderio morboso conoscere dove negli anni dal 20 al trenta abitava una famiglia che ho avuto vicini di casa e soprattutto Santi,il mio maestro di vita: è stato lui che mi ha portato a vedere il primo spettacolo di varietà al teatro del popolo a Castelfiorentino, in casino la prima volta, a vedere passare il giro d'Italia a Poggibonsi ecc. Ma anche Neno, uno sfortunato menomato mentale a seguito di un brutto episodio fra bambini, ne parlo nel mio libro: -alla Grazia di Guarda chi C'è- Ma Neno nella sua confusione mentale mi parlava della bellezza di una ragazza: Teresa, del mulino sul Roglio. Teresa, mi diceva era bellissima peccato che puzzava di lezzo! Era fantastico Neno nel raccontare a modo suo avvenimenti di quei luoghi, aveva come molti abitanti del sud di Montaione un dialetto che si avvicinava al pisano: Er mi bimbo n'indette a chiappa' i granocchi ner pegalo, quando tornò sembrava r'maiale.....
Ore di cammino niente solo silenzio, eppure fino agli anni 50 vi abitavano centinaia di persone, tutte discese nelle valli industriali della Vald'Elsa e del vald'Arno.
E passando dal mulino, ora un rudere, mi sono immaginato una fila di asini o muli scesi a macinare da Iano, da san Vivaldo il mugnaio infarinato, i mugugni in estate quando la gora non aveva più acqua e bisognava attendere che in ruscello la riempisse.
Passiamo da una casa in mezzo alle sterpaglie, mi sono immaginato che lì abitasse la bella Teresa che Neno raccontava vuoti sogni erotici: cosa hai fatto con Teresa: una scodatina come r'gallo!
Si cammina, si ammira e si fantastica su un mondo lontano........
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