martedì 5 febbraio 2019

Sentire le canzonette alla Galena non era come alla radio, ma a Montauto non avevamo la luce elettrica e credetemi era un tribolare, la cuffia faceva bruciare le orecchie poi il filo che in qualche modo alimentava la galena era attaccato alla rete del letto, poi gracchiava di continuo, molte volte le cose noiose mi facevano addormentare al mattino mi bruciavano le orecchie.
Dissero le mie due cugine che abitavano vicino la fornace dei Praticelli: vieni da noi a sentire il festival della canzone, loro avevano la radio.
E mi ricordo facemmo tardi ma c'era la luna e salire a Montauto fu facile.
Non sono novelle: il mio sogno di adolescente era potere avere la luce elettrica, magari una bici tutta mia usata.
Mi ricordo le discussioni: io già adoravo il gezze, le mie cugine come i più adoravano Luciano Taioli, ma San Remo lo faceva l'orchestra Angelini con Nilla Pizzi, Gino Latilla e Achille Togliani.
Dopo 5 anni tornai lontano da Castello ebbi luce e Lambretta, ma mai scorderò quei 5 anni su quel poggio, anni molto duri ma mi ci sono formato ripagando con la tanta lettura la mancanza di luce elettrica.

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