venerdì 25 gennaio 2019

4,43
Che levatacce che fai, direte, ma il troppo stroppia, dice il proverbio, ieri sera mi ero stufato della t v poi avevo sonno, alle 8 a letto, e subito sonno profondo, ma alla 4 mi sono svegliato, boia! O quanto ho dormito! Scendo e che ti vedo: 4, 43, la cucina sveva ancora tizzi ardenti , metto legna e subito scrocchi e caldo,il compiuter è ad un metro …. via! Mi sono vestito ed eccomi qui a buttar giù qualcosa,se viene letto bene, sennò ….fate voi è il bello di questo aggeggio. L'ho fatta già troppo lunga....:
Ieri soffiava una tramontanina da zizzolare, un c'è scelta, Tesorino, Montopoli Gabbiano, Tesorino. Un percorso quasi tutto riparato, poi quando sono mesi che non lo percorriamo riesce sempre ad essere piacevole.
Tutto l'anello neanche una persona,è l'ora del pranzo per i -normali- noi come solito anticipiamo perchè il mezzo del giorno in inverno è l'ideale.
Giù dal Tesorino al campo sportivo di Montopoli appena era smorzata dalla collina la tramontana, poi nella valletta dei Lavatoi e dietro le lunghe mura di Montopoli si sarebbe stati in camicia, un posto cosi bello e tiepido chissà quanta gente... neanche un cane, ci sediamo pochi minuti in silenzio ognuno di noi due assorti in pensieri e ricordi. Io coi miei, sempre gli stessi: voci, grida, contadini al lavoro,olivi mignoli e storie d'altri tempi.
Ripartiamo e fuori le mura la tramontana sbatacchia ma dopo un poco si cala in Gabbiano, muta, solitaria, non è più la valle del Martini, dei Monti, del Capecchi ora tutto è deserto, silenzio …...
Eccoci all'auto e a fine cammino: ritorneremo presto a metà febbraio, ci faranno compagnia i primi fiori lemoni e piscialletto.

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