lunedì 28 gennaio 2019

Parola in disuso: Nidiandolo.
Intorno una casa di contadini c'era una varietà di occasioni per le galline per nascondere le uova: loggia, fienile, pagliaio, poi nelle coloniche in poggio cigli o addirittura boschi.
Le galline a sera molte volte salivano a dormire in alto, al mattino scendevano e poi si sa che le uova alle galline servivano per incrementare la razza cercavano, essendo libere di nasconderle.
E Quì la furbizia della massaia: metteva cesti con un uovo dentro, Questo uovo era purtroppo andato a male da qualche covata.
Devo spiegare come funzionava una cova.Ad una gallina predisposta alla cova, detta chioccia, venivano messe in cova uova che potesse con le piume tenerle in caldo fino alla nascita, dopo pochi giorni di cova le uova venivano sperate: cioè guardate controluce se c'era il pulcino, se no finivano in una frittata. Ma da una cova un uovo non buono usciva sempre a fine cova, questo uovo veniva detto barlaccio, ma non si gettava veniva messo in un covo per invogliare le galine a farci altre uova, alla raccolta delle uova si riconosceva dal colore e dal suono. L'uovo messo per esca veniva chiamato < NIDIANDOLO.
E su quell'uovo come su altro si sbizzarriva la fantasia contadina, ne dico solo una: Me l'ai messo il nidiandolo, voglio andare a letto
Difficilmente il contadino parlava volgare in casa ma usava in materia di sesso mezze parole.

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