venerdì 5 aprile 2019

C'era un altra legge per i comuni il sindaco veniva eletto dal consiglio comunale erano gli anni 70 e il partito comunista, che era maggioritario scelse di candidare Renzo, mio fratello alle provinciali mi candidò dopo tanta mia opposizione a consigliere comunale. Allora dopo tante riunioni risultai fra quelli che il partito eleggeva. Non vi dico l'imbarazzo quando andavano nelle case oltre a chiedere il voto al partito si diveva suggerire i numeri per le preferenze che erano tre, quando dovevo pronunciare il mio nome un fastidio intimo dire che quel n era il mio .
Poi si vinse alla grande fummo eletti con una maggioranza schiacciante ma non mi curai dell'elezione, lo seppi dal messo comunale quando venne ad annunciarmi l'elezione .
Finito lì non ho mai saputo quante preferenze e mai mi è interessato.
Ora cambiata da decenni la legge è nato l'accattonaggio dei viti a volte in modo misero, ridicolo Chiesi una cosa l'altra volta al candidato che non costava: Subito: sarà fatto Maresco!", ci ho beccato anche del poco intelligente, intanto il voto.
Brava gente diventa falsa per cacciare voti, sto pensando al non voto forse stare alla larga sarà meglio.
Ridammi indietro i miei trentanni dice la canzone, sarà meglio tenersi i bei ricordi de p c i a a culo tutto il resto.....

Nessun commento: