sabato 9 gennaio 2010

stramberie 3

Vedendo il coltello
pensò la patata
mi faranno a pezzi
ho sarò pelata?
Mi mettono in teglia
ho nel pentolone
farò da contorno
al pollo cappone.
Poco inporta
il destino è segnato
fra un poco di tempo
mi avranno cacato.
Farò da concime
come altri alimenti
che visser nell'orto
e passaron fra i denti.
Sperò la patata
di diventare uno gnocco
per fare da tappo
a un culo.f..........o.


LE PROCESSIONARIE
Camminiamo in fila e questo il destino
non andiamo veloci
non intralciamo il cammino
non pensiamo nemmeno di fare un sorpasso
non facciamo rumore,
nemmeno un pò chiasso.
Ma se ci pestate
e non diventiamo farfalle
vi faremo gonfiare
dal capo alle palle.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ritorna Maresco
con la sua stramberia
mirabile affresco
o lotteria?
Stavolta ci offre
una bella patata.
Difficile per me
girar la frittata.
Meglio battere
in ritirata?
Ma spesso il poeta usa
invocare a se la Musa
e allora ben gradito
senti tornare l’ appetito.
Appena smette il bollorino
la togli dal tegame:
che languorino!
Poi la guardi con faccia dimessa
ti cadon le braccia:
è una patata lessa.
Ti verrebbe la voglia
di far come quel tale
che di fronte alla stessa
disse, lo sai che c’è?
Meglio la fessa….