martedì 7 settembre 2010

Via Fontebucchi n 11 racconto

Dal mio libro: Alla Grazia di Guarda chi c'è
Si diceva nelle veglie contadine che la maggiore fecondazione contadina avveniva nei mesi invernali. Vuoi perchè in inverno in campagna si lavora meno, poi le giornate sono più corte e di tempo per stare a letto c'enè di più. Uno al mattino guarda alla finestra, piove: nella stalla và il padre o il fratello e lui ritorna a letto. Poi si alza fa alcuni lavoretti come: intrecciare un cesto, o preparare i salici per la vigna, fare il trinciato al bestiame. Ma di tempo ne rimane anche per parlare con amici o vicini di casa. Non è cosi per la donna: ha da fare il bucato, o fare il pane, pulire il pollaio, rammendere ed tanti altri lavori; e tutto sotto la supervisione della suocera che non smette mai di brontolare.
Alla sera quando vanno a letto il marito riposo spera di trovare la moglie disposta. Quando vanno a letto spengono la luce ma nel mezzo del lettone c'e sempre un bimbo piccolo perchè in quei tempi i figlioli nascevano e come!
Comincia la tecnica dell'uomo per avvicinarsi alla moglie: scende al buio dal letto e piano gira dall'altra parte cerca il vaso da notte finge di fare pipì e poi cerca di avvicinarsi alla moglie, Appena la sfiora lei comincia piano a brontolare: voi omini siete riposi, un vù avete fatto nulla tutto il giorno, mentre io ho lavorato quanto una ciua- per i non Toscani asina- e poi la tua mamma brontola di continuo. Ma l'uomo insiste in cocole e lei, anche per non svegliare il bambino, si concede di traverso: posizione scomoda per una ritirata e trac! dopo un poco ci si accorge che aumenta la famiglia.

Io sono nato a Castelnuovo d'Elsa in via Fontebucchi n 11 comune di Castelfiorentino.
In val d'Elsa! dove è nato Boccaccio, dove ci sono paesi famosi come: San Gimignano,Certaldo. Montaione, Monteriggioni e mi scusino gli altri che non nomino. Dove nel passato c'era San Gervasio, Semifonte, dove passava la via Francigena, dove ci sono ville e fattorie meravigliose. E che volete! io non accetto di essere ingenerato di traverso in una sera di pioggia ma voglio immaginarmi una cosa diversa, come questa:
Dice la mia nonna al babbo: sono i primi di Febbraio e la legna scarseggia, dovete andare in bosco e tagliare qualche acacia. Babbo e mamma preso fune e pennato scesero in bosco e laggiù fra le frasche le vennero certe voglie ma sul più bello mio padre si trovò impedito nella ritirata da un'ago di acacia puntato sul culo e così il 16 10 1935 eccomi nato in via Fontebucchi n 11

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Oh Maresco, accidenti al diavolo
si dice che c’è gente
che nasce sotto il cavolo
Tu invece sei nato nella dacia
pensa che fortuna,
per un bell’ ago d’acacia……

Sara ha detto...

Beh, si è più carina la tua prospettiva!
Sara