giovedì 13 dicembre 2018

T'ho messo il calduccio ora vai a letto, domani si lavora il maiale, viene il Ciaccia e porta 'i su figliolo, lo so me lo ha detto lui a scuola.
Appena sentii in cucina attaccare il paiolo e la mi nonna tribbiava i fuascelli di vite per accendere il fuoco sgusciai dal letto come un biacco.
Era lo scurino aperto e vidi la nell'orto che la tramontana sbatacchiava gli olivi: ...va a fini che nevia disse la mi nonna, subito guardai in alto: una sottile nube copriva il cielo, dentro di me le speranza: sarà la volta buona che nevichi? Ma non lo dissi la mi nonna odiava la neve per due cose:soffrivadi bronchitee con la neve non poteva andare in chiesa.
O di asa! Disse il Ciaccia arrivando e subito si recò col mio babbo in granaio dove alla trave era attaccato il maiale.
Che giornataccia! disse poi il Ciaccia lavorando e con questo freddo e ghiacciato in piazza Santa Barbara e venuto il banchetto a vende dolciumi. Era il 4 dicembre in chiesa c'era la messa ma a noi importava la bancarella: vendeva la farina di castagne Andate a comprà la farina dolce.... la mi mamma ci diede i soldi.
Dal Noni la tramontana quasi ci buttava a terra e in faccia ci cadevano dei minuscoli pallini di acqua gelata.
Si ritornò in casa gelati ma il gran fuoco ci scaldo alla svelta.
Via bambini fate gli anelli con la farina dolce, ma chi se ne fregava i pallini di acqua gelata cadevano più fitti, e noi attaccati alla finestra aspettavamo che iniziasse a fioccare.... Ci piglierete una

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