T'ho
messo il calduccio ora vai a letto, domani si lavora il maiale, viene
il Ciaccia e porta 'i su figliolo, lo so me lo ha detto lui a scuola.
Appena
sentii in cucina attaccare il paiolo e la mi nonna tribbiava i
fuascelli di vite per accendere il fuoco sgusciai dal letto come un
biacco.
Era
lo scurino aperto e vidi la nell'orto che la tramontana sbatacchiava
gli olivi: ...va a fini che nevia disse la mi nonna, subito guardai
in alto: una sottile nube copriva il cielo, dentro di me le
speranza: sarà la volta buona che nevichi? Ma non lo dissi la mi
nonna odiava la neve per due cose:soffrivadi bronchitee con la neve
non poteva andare in chiesa.
O
di asa! Disse il Ciaccia arrivando e subito si recò col mio babbo in
granaio dove alla trave era attaccato il maiale.
Che
giornataccia! disse poi il Ciaccia lavorando e con questo freddo e
ghiacciato in piazza Santa Barbara e venuto il banchetto a vende
dolciumi. Era il 4 dicembre in chiesa c'era la messa ma a noi
importava la bancarella: vendeva la farina di castagne Andate a
comprà la farina dolce.... la mi mamma ci diede i soldi.
Dal
Noni la tramontana quasi ci buttava a terra e in faccia ci cadevano
dei minuscoli pallini di acqua gelata.
Si
ritornò in casa gelati ma il gran fuoco ci scaldo alla svelta.
Via
bambini fate gli anelli con la farina dolce, ma chi se ne fregava i
pallini di acqua gelata cadevano più fitti, e noi attaccati alla
finestra aspettavamo che iniziasse a fioccare.... Ci piglierete una
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