martedì 21 dicembre 2010

Pannocchi Gelasio: calzolaio poeta

Le poesie di Gelasio sono state scritte molti anni fà devo spiegazione per la situazione di allora e per il luogo.Cercherò di spiegare qualche parola che, fuori Toscana sono poco comprensibili. Purtroppo moltissime poesie sono andate perdute.
LA CACCIATA DEI RICCI IN BALLA
Popolo che una volta vi cantai
della grande cacciata di Grignana
poi quella di Meleto ti la sai
Ma quella è un pochino più lontana.
Poi vi cantai la cacciata di Barbialla
ora vi canterò quella dei ricci in balla
Un forzista-artista di piazza- a Brusciana avea insegnato
ed or che hanno imparato e loro sanno
vuol dir che a noi insegneranno.
-Cosa avviene che un piccolo circo composto di poche persone arriva in quel borgo e alla sera il principale attore va nella bottega dove sono a veglia i paesani,offre da bere e dopo quando entra in confidenza dice: Ma a voi piacciono mangiare i ricci,eccome rispondono. Io so un sistema per catturarne balle piene, e spiega. prendete una balla ' un campanello, bisogna essere tanti, accerchiare il bosco e quando io sul punto più alto suono la tromba aprite le balle e suonando un campanello gridate : riccinballa! fù convincente a tal punto che andarono in molti. Il circenze li schierò e lui dall'alto suonò la tromba, tutti gli uomini cominciarono a gridare riccimballa, ma di ricci nemmeno uno, quando finalmente si accorsero della beffa andarono inferociti a cercarlo ma niente, aveva predisposto la fuga. Lo cercarono invano in mezza Toscana.
CONTINUA LA POESIA:
Pagherei a vedere come fanno
dice portaron balle e campanelli
e tutti uniti al bosco se ne vanno
tutti d'accordo che parean fratelli.
Dicevan tutti in dò si metteranno
disser portiamo balle e dei corbelli
disse Gigi del Bianchi io non voglio incagli
cento li metto sul portabagagli
Giovani forti e svelti come l'agli
il forzista li mette alla passata
per poter fare una grande cacciata
e, quando la tromba sentite suonarla
suonate e gridate riccimballa.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Oh Maresco poffarbacco
la farina non è del mio sacco
tanto per esser un pò più seri
citar vorrei l' Ippolito Neri
gran poeta e letterato
autor de la Presa di Saminiato:

Questo è l' incipit del suo poema eroicomico

Canto l' eccelsa e singolare impres
di Saminiato e il Capitan Cantini,
e la canto la terribile difesa
che fero i valorosi cittadini;
dirò la stratagemma ordita e tesa
di tante corna e tanti lumicini,
e dirò come il vincitor drappello
riportò il memorabil chiavistello.


Nell' Ottocento, in Toscana, terra di poeti, fiorirono tanti poemi eroicomici, per coglionare questo o quello, ma soprattutto il paese confinante per questione di acceso campanilismo.

Adriano Maini ha detto...

Io ringrazio tutti e due per il forte inveramento di una tradizione che conoscevo solo superficialemente.