Qualche pomeriggio fà un km con l'auto e siamo nella piana, appena parcheggiato ci siamo messi in cammino e abbiamo fatto un anello molto lungo toccando luoghi di ricordi. Passato casa Giunti e i ricordi ritornano, quì come in tutta la zona portavo L'Unità alla domenica, era il periodo che abitavo in affitto in un piccolo quartiere. si faceva prima a contare quelli che non la volevano, alle elezioni votavamo p.c.i al 90 per cento e avere l'Unità era una tradizione e una occasione per sapere. Ogni casa una sosta ,si parlava di tutto : ai legato li viti, se era contadino, vanno le calzature? se era calzaturiere e così via....
Il 19 marzo si facevano le frittelle, guai a non assaggiarle, 20 giornali, 20 frittelle, quando tornavi, quelle della moglie chi le mangiava?. Bella umanità 6 anni ho abitato in quella piana, solidarietà,racconti, aneddoti, personaggi, come il Fanfani, dirigente contadino benvoluto da tutti, sempre la battuta pronta: questa: passa il prete di Roffia in bicichetta, una borgata vicina, vide il Fanfani che dava il ramato: ho Fanfani! ho che dai il ramato oggi?, un vedi chè beltempo!- Priore, disse subito il Fanfani, noi comunisti siamo per la medicina preventiva!- Cammino e ricordo, passo, e le case sono sempre le stesse, ma chi se ne è andato per età, a dirla alla Guccini, chi è tornato altrove.....solo i ricordi restano confusi nella mia mente tarata dagli anni. A quasi fine giro passo dal Ceci, contadino che col figlio è rimasto nella piana a coltivare la terra con enormi trattori, solo l'odore della stalla è rimasto a collegarsi al passato, almeno le mucche non cambiano odori.......
Nessun commento:
Posta un commento