giovedì 16 dicembre 2010

NONNI AL LAVORO:

Staccia buratta
Mattina della gatta
la gatta andette a Colle
tornò tutta molle
fece un ciaccino
con l'olio e con il sale
Buttala, buttala nel mare!!!!!

Me la cantavano a mè da piccino.
Ebbene sì, un secolo fà sono stato bambino anche io!!!

Per i non toscani: il ciaccino e la focaccina. Colle, è Colle Vald'Elsa.

4 commenti:

Sandra M. ha detto...

E arrivato a "buttala nel mare" il bambino viene ribaltato all'indietro?
A me cantavano "la bella lavanderina che lava i fazzoletti per i poveretti della città, lavali bene lavali male, butta l'acqua nel canale"...è giù all'indietro! Una variante era "...lava, lava le scodelle..."

Adriano Maini ha detto...

Sano folklore nostro popolare!

semola ha detto...

In paese, i nonni che raccontavano le fiabe, alla richiesta pressante dei bambini "Ancora!"... Terminavano così:
"A 'ier na volta un top riz, chi montò sun t'un caniz, l'caniz i' andò volta,.... a t'l'arcont n'altra volta!" C'era una volta un topo riccio che salì su un caniccio, il caniccio si cadde a terra... te lo racconto un'altra volta!

Anonimo ha detto...

Staccia buratta
pela anche la gatta
la gatta è da pelare
con la sua comare.
Davanti ad un camino
con un bicchier di vino
sogna un burattino...
Scoppietta il bel fuochino
rosseggia la sua fiamma
il coccolin di mamma
accanto ad un tizzone
dal suo bel pancione
sgancia un curreggione...
mamma che puzzone...
oh mio dolce amor!!!!
non farti sentire in giro
mi viene il capogiro
mamma che fetor!!!...