venerdì 13 aprile 2012

PASSATO: LA PUNTELLATA

Nel mondo contadino toscano fino a gli anni venti, e in qualche caso fino al 1930 quando uno si sposava doveva la donna avere l'obbligo morale essere vergine, ma si sà come dice il proverbio: cazzo dritto non vuol consigli, molte volte non lo era, e i detti, i sussurri circolavano su certe cose e allora come per burla gli amici, mentre gli sposini andavano a letto per la prima volta, ma si mormorava che la -consumazione- era avvenuta in altre occasioni mettevano in atto una burla:puntellavano la casa esternamente con oggetti vari per farla reggere -l'urto......: prima cosa in silenzio venivano portati i carri agricoli di tutto il vicinato poi issati e appoggiati alla casa.Tutta la notte era un viavai di carri trainati non da buoi ma da 7, 8 persone.A fine -lavoro- chi era nell'interno della casa poteva uscire solo dalla finestra. Non è che quelli dentro non sentissero ma stavano al gioco, anche loro lo avevano fatto ad altri.
Al mattino tardi era tutto un viavai di coppie di buoi col contadino sorridente a riprendersi il suo carro. Nessuno era statO a fare questo. E alla sera tutti invitati con vinsanto e cantuccini. Nell'occasione le battute sull'argomento non mancavano.
Naturalmente erano sulla suocera che a matrimonio avvenuto cessava il compito ingrato di- conservare la figlia vergine e nello stesso tempo quando veniva il fidanzato doveva controllare magari da -esperta- chiudere un'occhio per permettere delle concessioni........

2 commenti:

Alberto ha detto...

Eh sì, il mondo è proprio cambiato. Curiosa questa tradizione. Chissà se solo in Toscana. In Liguria non mi risulta, ma ce n'erano altre.

patrizio spinelli ha detto...

Oh Maresco, che puntelli
con il carro e con i fastelli
con le presse e con i covoni
tutti insieme ai buontemponi
che rompevano i coglioni
allo sposo indaffarato
con l' ugello assai infuocato
nella notte di Selene
al flagello dell' imene...
ma a te cos' hanno fatto
nella notte dell' impatto?