Per un tragico gioco di bambini Neno divenne andicappato mentale, in campagna definizione crudele, ciucco, e Neno nella sua mente malata era eccezionale. Docile, educato non mancava di rispetto a chiunque ma diceva quello che pensava, poi era bravissimo a coltivare ortaggi, e li coltivava nei posti più impossibili: sui cigli. nelle macchie, nei campi non gli era permesso, e gli crescevano, e a volte le venivano belli. Aveva una infinita collezione di zucche essiccate dove conservava i semi, non li faceva vedere a nessuno tranne che a me, mi aveva fiducia e si lasciava radere quasi tutte le settimane.
Bel modo di esprimersi con quel suo dialetto pisano anche se era nato nel comune di Montaione, ma comune di confine, la parte sud risente di influenze pisane.
Non si arrabbiava quasi mai, solo col padrone quando veniva a prendere meta raccolto dovuto dal contratto di mezzadria, lui si poteva permettere di chiamarlo vagabondo, lei un l'ho visto mai a zappare le prode!, a vangare!, a segare il grano!, perchè mi prendi tutta questa roba? porta via anche la madonna attaccata al muro! Il padrone sapeva e allora dava a Neno una manciata di monetine e lui si sentiva ripagato.
Ora ripensandoci, diceva quello che noi non avremmo detto mai, ma dentro di noi lo pensavamo: lavorare duro, sotto il sole, la pioggia, al freddo, per secoli e questo, il padrone, senza muoversi si prendeva meta' raccolto.
E Neno, con la sua mente malata faceva pagare il padrone, sì perchè anche se dava spiccioli, per Neno che non conosceva il denaro, era pagato nel suo lavoro, lui non subiva come noi, costringeva il padrone a pagargli il suo lavoro.
Ora Neno riposa nel cimitero di Fucecchio insieme ad Indro Montanelli chissà se Indro sarebbe stato capace di conservare i semi nelle zucche.
Ogni tanto Ti ricordo Neno,e Ti rngrazio per avermi regalato un poco della tua pazzia.
3 commenti:
Maresco, forse era meglio il contratto mezzadrile, di quello dei giovani precari di oggigiorno...
Complimenti per il tuo bellissimo Blog. Buona Montagna e Felice Vita da Dorino.Ciao
Nella sua innocenza, la voce della verità.
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