Tutti felici di lasciare le città,si torna in campagna. E sono nati come funghi piccoli insediamenti: resident di campagna. Anno fatto negli anni passati il mutuo e via da Firenze, ma anche da centri minori attratti dal verde delle colline Toscane.
Son tornati in un appartamento di campagna credendo di trovare serenità, aria pulita, silenzio, solo il cinguettio degli uccelli o il frusciare del vento. Iniziano il lunedì con la rincorsa al treno, come piazzare il o i bimbi, il lavoro lontano, le file o i ritardi del treno. rientro tardi per mesi partenza prima dell'alba e ritorno a notte. Finalmente il sabato. un trattore scorrazza nelle vicinanze facendo un rumore infernale, un cane abbaia, nel periodo della caccia in un vicino capanno, ma a distanza regolare sparano,il trattore spande concimi che il vento fa giungere alla finestra. Litigi con quello, disagi a non finire. La campagna diventa un tormento per chi era abituato in città. La campagna è bella solo se ci vivi e ci lavori altrimenti sarà un tormento. Ne ho conosciuti troppi ormai che sono tornati vicino con entusiasmo ma poi chi ha potuto è ritornato in città.
2 commenti:
Mica tutti, hanno avuto il privelegio di essere incisori del globo, per sentrsi a loro perfetto agio in campagna, caro Maresco.
Ne avevo già il fondato sospetto. Grazie per la consapevole conferma.
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