mercoledì 23 febbraio 2011

RESISTENZA: IL PADULE DI BIENTINA

Dietro i monti pisani- quelli che Pisa lucca veder non ponno- a dirla con Dante, c'è una palude in parte bonificata e in parte ancora per molti mesi sommersa. Nella parte bonificata c'erano molti poderi di una fattoria. Dal 1941 vi fù istituito un campo di concentramento per prigionieri di guerra Inglesi. I prigionieri lavoravano dai contadini e vivevano in semilibertà e venivano trattati bene sia dai militari preposti al controllo che dai contadini. Dopo pochi giorni dall'otto settembre quando già i prigionieri sentivano imminente la liberazione, arrivarono i tedeschi i quali imposero ai militari italiani la consegna dei prigionieri. Il comandante Italiano negò la consegna dicendo che lui rispondeva al governo italiano. Fù disarmato insieme ai suoi uomini e fucilati. Una sbiadita lapide su una curva in una strada secondaria, ricorda l'inizio della resistenza in provincia di Lucca.

1 commento:

Adriano Maini ha detto...

E poi ci sono ancora dei maramaldi che intendono sminuire il valore della Resistenza! L'episodio che tu hai ricordato ne spiega per intero il significato profondo.