Che ne sai tu, intellettuale impegnato del mondo reale?
Tu parli e sputi sentenze, critichi tutto, ma che ne sai dei sacrifici fatti da noi semplici lavoratori. Critichi le nostre incertezze, il sindacato il pd proponi anarchie, movimenti ecc.
Facile parlare e sputare sentenze orali.
Ma che ne sai dei sacrifici a preparare uno sciopero, una assemblea, andare ad una manifestazione a Firenze e Roma ore ed ore con la voglia di pisciare e mangiare pane e fruttata rafferma.
Che ne sai tu, alzarti al mattino ed andare a fare picchetti.
Che ne sai tu ritornare al lavoro il giorno dopo uno sciopero e sapere che gli altri operai erano andati a lavorare.
E parli, e parli e noi che abbiamo poca scuola subiamo il tuo ragionare perfetto.
Ma dove erano i letterati, i registi, i pittori, quelli che credevamo dalla nostra parte? in partenza forse lo erano, ma mentre noi soffrivamo in fabbriche, campi, riunioni fumose, Voi empivate salotti a fare quello che sapevate: a vendere fumo e fare la bella vita.
3 commenti:
Mah, sai...quasi tutti mentono sapendo di farlo.E con la faccia di bronzo (ma penso altro) della finta buonafede.
Non sempre, però, é stato così!
Maresco, capisco il tuo sano risentimento, o sfogo. Pensa, però se non ci fossero stati intellettuali del calibro di Carlo Marx, di Gramsci, di Togliatti, e anche di molti altri, che per una questione di sintesi, non citerò, chi avrebbe guidate le cossiddette masse, la classe operaia o comunque dicasi, le classi cosiddette subalterne, nel Novecento; nel secolo appena trascorso, verso il riscatto sociale, verso un avvenire migliore????
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