venerdì 21 ottobre 2011

CASA MIA

Si diceva quando tanti anni fà uno era proprietario della casa dove abitava che -aveva la casa di suo- Pochi erano i proprietari della casa dove abitavano, quando ero bambino e anche noi piccoli mezzadri eravamo fra i tanti. Ma in quella casa ci ero nato e poi ho vissuto per 12 primavere. Mi affacciavo alla finestra ed era mio il mondo intorno. Tutti i giorni vedevo la valle dell'Elsa, poi Cambiano e sù sempre più lontano lo stesso panorama fino là, a quei monti lontani: il Pratomagno.
Poi per sopravvivere alla miseria altro panorama: mi affacciavo alla finestra e davanti a me le colline magiche di Montaione e Gambassi con al centro il Poggio Allaglione che le faceva da chioccia.
Si viene adulti e altri panorami, poi si conosce uno spicchio di mondo e con gli anni finalmente casa mia- in proprietà e fortunato anche un panorama dalla finestra bello: ho davanti a mè i monti pisani e lontano sullo sfondo le Apuane- come avevo da bambino il Pratomagno. Stò bene, ma i troppi panorami mi anno- spaesato- Mi manca qualcosa che non si può spiegare: le radici, lasciate là a quella finestra difronte a Cambiano e che non troverò più nemmeno se ritornassi.
Forse è per questo che cammino per sentieri e strade bianche? bo! chi sà, ogni posto nuovo che vedo mi incanta, ve ne accorgerete da come ne parlo, ma poi riparto con entusiasmo per posti nuovi. Se fossi rimasto là alla prima casa forse farei anche io come gli altri del paese: mi darei da fare per-il giorno più dolce dell'anno, collaborerei al teatro amatoriale, alle vie francigene di Ottobre.
Non camminerei forse come faccio ora.
Non sò come spiegare ai paesani di ora: i Samminiatesi, perchè non sento come loro l'attaccamento al paese- uno fra i più belli di Toscana.
Accettatemi cosi come sono, non posso più dire: dalla mia finestra.Le troppe finestre mi hanno tolto il piacere di dire: il mio paese.

3 commenti:

Gingi ha detto...

Ma basta l'amore che traspare dalle tue parole verso i posti nuovi, e sapersi incantare... è il tuo dono d'amore verso il tuo "paese"...
Sempre emozionante parlare delle proprie radici...
grazie un sorriso

Adriano Maini ha detto...

Sì, le radici sono importanti.

Sara ha detto...

Hai insegnato anche a noi la magia delle strade bianche!