mercoledì 5 ottobre 2011

RITORNO E RICORDI

E domenica pomeriggio mentre seguivo il corteo storico quando scendendo dalla chiesa al muro nel versante sud del paese quardando la collina difronte mi è tornato alla mente un'altro episodio: Eravamo in chiesa alla messa quando uno dal fuori entra di corsa e grida: una bomba! casca una bomba!. Già era del tempo che gli aerei alleati bombardavano giù nella valle la ferrovia, Empoli, Castelfiorentino. Eravamo terrorizzati dalle tante notizie tragiche, ingigantite dalla paura di stragi sotto le macerie. Tutti nel mio rifugio gridò l'arciprete!, in pochi attimi fummo nel rifugio a pochi metri nell'orto del prete.Manca don Giovacchino, il cappellano officiante la messa come sempre non si scompose rimase in chiesa e continuò la messa. E' un santo! esclamò il prevosto. Tutti con le orecchie tappate. i bambini stretti alla gonna della madre, ma lo scoppio ritardava. Eppure l'ho visto che cadeva!, disse l'uomo che diede l'allarme. Pochi minuti,poi uno disse vado a vedere ritornò dopo poco e disse: è sopra il Chiti e stà cadendo lentamente. Uno alla volta uscirono gli uomini, poi tutti andammo al muro a vedere questo grosso involucro che cadeva. Planò lentamente e si posò a terra. Si seppe poi che era un contenitore di benzina.

3 commenti:

Ernest ha detto...

ma dai...

Adriano Maini ha detto...

Vuoi dire che dalle tue parti gli Alleati li rifornivano i Partigiani, diversamente che dalle mie?

maresco martini ha detto...

NO, ERA SEMPLICEMENTE UN FUSTO DI BENZINA VUOTO.
I partigiani agivano a piccoli gruppi e concentrati in provincia di Siena nei grandi boschi, poi la liberazione avvenne nel luglio del 1944. Ci furono, dopo la liberazione, diversi volontari in ogni paese arruolati nei volontari della libertà.
Un gruppo di partigiani agì anche in zona ma dopo un rastrellamento, che fini con un partigiano morto in combeattimento e quel ragazzo inpiccato che ho descritto nei post passati.