Arrivo al semaforo della Scala, una frazione di San Miniato, scatta il giallo, mi fermo, sul muro alla destra della guida ci sono i manifesti mortuari. L'occhio mi cade sul nome di un amico che abita nella mia stessa via, e nella mia via ci sono poche famiglie, arriva il verde cerco un parcheggio e vado a leggere il manifesto: Era proprio lui, il funerale era già eseguito tre giorni fà. Mi dispero, ma come si abita a trecento metri, la seconda casa dopo la mia...eppoi io abito nei pressi del cimitero e quando c'è un trasporto con moltissime persone si blocca la strada. Niente, non abbiamo visto niente, il perchè è presto detto: in quei giorni non siamo usciti di casa indaffarati con i nipoti.
Ma da ragazzo ho abitato in aperta campagna lontano dal paese, ma erano altri tempi.
Quando vedevamo salire la strada da due uomini sapevamo già che arrivava una notizia di morte. Arrivati dicevano del decesso di un conoscente e raccontavano con particolari il decesso poi domandavano se andavamo al funerale e quanti e lo annotavano su un foglio. In tempi più lontani: raccontava mio nonno i due annuncianti avevano una canna e su di essa segnavano i partecipanti facendo una incisione per ogni partecipante.
Ora, nel tempo della informazione sappiamo le cose per caso....
Si stava meglio prima? NO. Ma eravamo più umani.
1 commento:
Questi ricordi sono davvero preziosi!
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