L'ultima volta che ci vedemmo fù quella sera in una casa di Castelnuovo ad un incontro fra poeti, io non ci entravo: ero capitato lì insieme all'operatore di Antenna5 dal ritorno dalla ripresa di un sentiero a Colle Vald'Elsa e per risparmiagli un viaggio rimasi. Sapevo di trovarci amici ma non lui.
Ci salutammo come si salutano due vecchi amici, Una pacca sulle spalle: -come và- come vogliono rispose.Ho saputo poi da mia sorella che stava male. Al tg di Antenna5 la sua foto e l'annuncio della sua morte.
Lui era grande, tutta la vita a lottare con i lavoratori prima, coi pensionati poi. Era in Empoli stimato e conosciuto da tutti. Otre che bravo sindacalista della cgil era un bravo poeta dell'ottava rima e nelle sue poesie non mancava mai il riferimento sociale. Non era nato ad Empoli ma si era inserito bene lui proveniente dal volterrano terra di argille: difficile da lavorare,ma terra dove nascono anche gente difficile da domare. Io modesto ,lui grande, una cosa avevamo in comune la provenienza dal mondo contadino e l'amore per quel mondo lontano nel tempo per le tradizioni di lotta dei mezzadri toscani.
Come sapevi Rolando Mannucci io non sò rimare: ti dedico alcune foto del tuo paese là fra le immense piagge del volterrano.
4 commenti:
Mi unisco al tuo saluto caro Maresco.
Sara
Sempre belle le tue foto!
buon tutto
Ricordo emozionante e molto significativo.
Non ho mai avuto il piacere di conoscerlo, ma da come lo descrive, si capisce che era un grande.
Bello anche il paese da dove proveniva. Villamagna, la conosco bene. Terra di sterminate piagge assolate, quanto verdi a primavera, di fronte alla bellissima Volterra che domina come una gigante nave la zona della Valdera.
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