….e
li vedevo curvi trascinare i bidoni, faticare a scericare ballette di
olive di dieci kg farsi fare il conto dal frantoiano e dire secco:
Quanto mi ha buttato!,
Io
li guardavo con un aria di compassione e pensavo: No Maresco! Te
quando sono i tuoi giorni taglia la corda, segui i consigli del buon
prf Moggi: dopo i sessanta non fa bene fare sforzi, lavorare duro.
Subito
l'ho fatto col tricetto, ma con gli olivi no! Non si può, mi
sbagliavo, l'olivo è stata la prima pianta che gli ho visto muovere
le foglie, quell'olivo mignolo che tuo padre coglieva a Natale,
bello, un monumento, e stato amore a prima vista,
Emi
sbagliavo a giudicare i vecchi al frantoio, eccoti qui, anche te per
fortuna non gobbo ma con le forse limitate a scendere ballette di
dieci kg, magari non attento all'ultima gocciolina, ma chiamare uno
che ti dia una mano a caricare il bibone.
E
ora gli olivi belli, lucidi sembra mi guardino e dicano: che non ci
concimi, non ci poterai?, non ti chiediamo giorni qualche ora puoi
ancora dedicarcela no!?
Come
si fa quando si ama la terra a spiccicarsela dalla pelle?
1 commento:
Io ho un uliveto in collina, era di mio padre, ma la strada si è così rovinata negli anni, il Comune non fa manuntenzione, che non riesco ad andarci!
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