mercoledì 14 novembre 2018

.e li vedevo curvi trascinare i bidoni, faticare a scericare ballette di olive di dieci kg farsi fare il conto dal frantoiano e dire secco: Quanto mi ha buttato!,
Io li guardavo con un aria di compassione e pensavo: No Maresco! Te quando sono i tuoi giorni taglia la corda, segui i consigli del buon prf Moggi: dopo i sessanta non fa bene fare sforzi, lavorare duro.
Subito l'ho fatto col tricetto, ma con gli olivi no! Non si può, mi sbagliavo, l'olivo è stata la prima pianta che gli ho visto muovere le foglie, quell'olivo mignolo che tuo padre coglieva a Natale, bello, un monumento, e stato amore a prima vista,
Emi sbagliavo a giudicare i vecchi al frantoio, eccoti qui, anche te per fortuna non gobbo ma con le forse limitate a scendere ballette di dieci kg, magari non attento all'ultima gocciolina, ma chiamare uno che ti dia una mano a caricare il bibone.
E ora gli olivi belli, lucidi sembra mi guardino e dicano: che non ci concimi, non ci poterai?, non ti chiediamo giorni qualche ora puoi ancora dedicarcela no!?
Come si fa quando si ama la terra a spiccicarsela dalla pelle?

1 commento:

Sara ha detto...

Io ho un uliveto in collina, era di mio padre, ma la strada si è così rovinata negli anni, il Comune non fa manuntenzione, che non riesco ad andarci!