martedì 31 gennaio 2012
Ritorno al passato
Stamattina come al solito alle cinque e trenta mi sono svegliato, premo per accendere la luce: niente, buio pesto, a tasto trovo il passamano delle scale, scendo in cucina e cerco invano la torcia a pile, mi viene in mente le candeline del compleanno della bimba in un cassetto, tasto e le trovo,trovare i fiammiferi è più facile, accendo la candelina ed ecco per incanto la luce seppur fioca, la provvidenziale scorta di legna e in poco tempo la stufetta arde facendo caldo.Fuori la neve. La candela mi ha fatto venire in mente i cinque anni che ho abitato in una casa senza energia elettrica.Ci vuole poco per ritornare indietro, ho pensato, via la luce, e rimani solo nel tuo ambiente, niente voi, cari amici,niente comodità, niente notizie.Ritornare al passato è un attimo,sapersi adattare per chi non ha provato non sarebbe facile. Mi sono tornati alla mente i libri di Mario Corona, quando si immagina la fine dell'energia, e si immagina che al mondo rimarrebbero i popoli che non hanno conosciuto progresso. Arriva il giorno,e la luce elettrica no,ora col chiaro, il pensiero va al friser dove - riposano- i miei galletti in attesa di essere ,sgranocchiati- mangiati per i non Toscani. Tracchete! ecco la corrente che ritorna, lo sento dal rumore del friser, ecco che subito ritorno quello di prima: accendo la tv, il compiuter,telefono alla figlia, mi riempio di notizie prima di spalare la neve per le scale.
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4 commenti:
Maresco, anche tu saresti uno dei pochi destinati alla sopravvivenza. Credo, anche se non lo dici, che tu abbia già scavato un bunker, nella vallettina, sottostante, con tanto di caminetto, pozzo per l' acqua piovana e di falda. Per il resto hai già tutto, orto, polli, piccioni e faraone.
In caso di necessiyà, confido nella tua ospitalità.
Ciao e buon freddo al canto del tizzone....
Ti leggo con piacere e sorrido alle mie esperienze... senza luce è gas e fare il caffè con la candela... e al buio accorgersi di tante cose, anche poetiche e tenere, che la luce elettrica nasconde.
Un sorriso
Gingi
erano tempi più faticosi ma meno stressanti, anch'io confido nella tua ospitalità in caso della fine del mondo storto Gio
Maresco se ti si scongelavano i galletti toccava fare una festa e invitare tutti gli amici a mangiarseli!
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