Parole scritte, cubitali, parole scandite da cronisti e pubblicitari,indicano a persone distratte luoghi e posti dove passava tutta la nostra esistenza. La storia ci ha dmenticato,ci ricordano solo nomi che ai giovani fanno sembrare quei luogi magici. Anno dato ai luoghi dove passava la nostra esistenza a ristoranti, locali vari,centri culturali ecc. Nella mia zona c'è: La cantina del prete, il torchio, il giovo, la fornace Pasquinucci,ecc. Bella generazione la mia, ci hanno dimenticati in tutto ma ai luoghi dove faticavamo e avevamo ingiustizie di ogni genere ora si festeggia. Nessuno racconterà come era faticoso torchiare la vinaccia,entrare in un tino a toglierla e rimanere storditi dal gas che sprigionava, e portare barili di vino sulle spalle, salire scale interminabili, raccogliere le olive al freddo e poi fare nottata al frantoio, essere bimbo e mettere sul collo dei buoi il giogo.Essere umiliati da padroni terrieri,fattori e preti. Nessuno racconterà le tristi notti di un fuochista di una fornace, le mani schiantate dal freddo e corrose dal laterizio. Va meglio a chi è andato in guerra almeno lo ricordano come caduto per la patria.
Passo e guardo queste scritte con affetto e con disgusto, vecchio mondo contadino: usato e sfruttato anche nei pochi ricordi.
2 commenti:
raccontiamolo!
Caro Maresco, ogni generazione ha la sua pena. Capisco bene, quello che tu dici e scrivi. La tua generazione, ha sicuramente faticato e sofferto. E' stata sfruttata dai proprietari terrieri, da conti, marchesi e baroni. Pensa però alle nuove generazioni, che vengono sfruttate dal mondo dei banchieri e dell' alta finanza. Tu almeno, come me, li conoscevi, potevi anche guardarlimin faccia i tuoi sfruttatori. I giovani di oggi, al contrario di noi, sono sfruttati, e in questo mondo globale, non hanno neppure la soddisfazione di vedere in faccia chi li sfrutta. Sono tutta gente, che lavora in grossi palazzi dalle architetture avveniristiche come quelli della City di Londra, tanto per farti un esempio. E' cambiato il mondo caro mio. Scusami, se ti faccio discorsi da umarell.
Ciao
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