sabato 10 dicembre 2011

IL TRENO

Grande meraviglia da bambino quando vedevo dalla finestra di casa passare il treno giù nella valle dell'Elsa. Era fantastico nelle mattine fredde in inverno vedere la locomotiva a vapore sputare quel fumo biancastro che allargandosi lentamente rimaneva immobile sospeso sulla valle sciogliendosi lentamente. E l'ho visto da lassù da quella collinetta per anni.Poi ci sono salito in tempi quando era il rè dei trasporti, si saliva in tanti, difficile trovare da sedere su quei sedili in legno, si restava ammucchiati nei corridoi, ma io che di viaggi lunghi ne ho fatti pochi trovavo piacere a guardare dal finestrino scorrere panorami.
Si scambiava opinioni, pensieri, con viaggiatori occasionali.
Fino ad arrivare a l'ultimo viaggio in treno da Firenze a Bologna col treno ultramoderno, poche decine di minuti e siamo arrivati, ma quelle decine di minuti sembrava di essere ad una veglia funebre: gente al compiuter, chi al telefono ma tutti sussurrando, -non volava una mosca- si sarebbe detto un tempo,anche il tremo divorava distanze silenziosamente.Quei pochi minuti mi sono sembrati una eternità. Al ritorno ho trovato un imntesiti. due ore, ma bimbi che piangono, gente che parla forte al cellulare..... Che bello. Vengo da un altro mondo io? forse sì, sono uno che negli anni 40 ha visto la macchina a vapore scorrere fumando sulla linea Empoli - Siena meravigliandomi.

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