LETTERA A SANTI
Caro Santi:mi dispiace romperti di
nuovo le scatole ma se un mi sfogo con te che mi capivi,lo sai con i
miei non posso, loro direbbero subito: cambia il tempo.....Invece con
tè ci si capiva... Ieri sono passato da Valdinebbia, tranne pecore e
pastore non ho visto altro, tutta la valle è in abbandono, come e
tuttunabbandono il poggio solo vicino la villa della Mattei c'è
lavorato bene.
Ma lo scopo dello scriverti è un
altro: quello di come va il mondo:
Non si vedono cacciatori ma i tartufai
ce n'è più di un campo con la gremigna in terra fresca, e si
affannano per cercare un caarello di tartufo per venderlo a pochi
commercianti che fanno feste dette sagre,le vanno a reclamizzà
perfino alle partite di carcio e tu vedessi la gente che ci và!
Tutti ad annisare tartufoni viaggiatori, si!perchè chissà da dove
vengano ?
Anchè lì c'è che sfrasca fra le
vipere e chi ci guadagna commerciando.
Un ti dico della politica, le gente se
ne frega e quattro bastraoni comandano senza capicci niente e tutti
bravi! Altro che quando eri ragazzo te.
...e un ti dico come sono diventato
ciucco anche io: mi hanno proposto di raccontare in un circolo il
nostro passato o che gli dico? Che si stava bene? Un sarebbe la
verità, ma si sperava in um mondo migliore, ora ci sarebbe da
rinculà, siamo andati troppo avanti, ma si picchia nelle seggiole e
quelle sono murate in terra, indietro un se ne parli si va avanti a
promesse.... e come quello della statistica del pollo......via vado
fuori all'aperto c'e odore di terra bagnata, anche il piove un viene
più, i tartufi li annusano i giocatori, l'odore di terra bagnata ai
pensionati! finchè un gle la buttano addosso.....
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