sabato 27 ottobre 2018

LETTERA A SANTI
Caro Santi:mi dispiace romperti di nuovo le scatole ma se un mi sfogo con te che mi capivi,lo sai con i miei non posso, loro direbbero subito: cambia il tempo.....Invece con tè ci si capiva... Ieri sono passato da Valdinebbia, tranne pecore e pastore non ho visto altro, tutta la valle è in abbandono, come e tuttunabbandono il poggio solo vicino la villa della Mattei c'è lavorato bene.
Ma lo scopo dello scriverti è un altro: quello di come va il mondo:
Non si vedono cacciatori ma i tartufai ce n'è più di un campo con la gremigna in terra fresca, e si affannano per cercare un caarello di tartufo per venderlo a pochi commercianti che fanno feste dette sagre,le vanno a reclamizzà perfino alle partite di carcio e tu vedessi la gente che ci và! Tutti ad annisare tartufoni viaggiatori, si!perchè chissà da dove vengano ?
Anchè lì c'è che sfrasca fra le vipere e chi ci guadagna commerciando.
Un ti dico della politica, le gente se ne frega e quattro bastraoni comandano senza capicci niente e tutti bravi! Altro che quando eri ragazzo te.
...e un ti dico come sono diventato ciucco anche io: mi hanno proposto di raccontare in un circolo il nostro passato o che gli dico? Che si stava bene? Un sarebbe la verità, ma si sperava in um mondo migliore, ora ci sarebbe da rinculà, siamo andati troppo avanti, ma si picchia nelle seggiole e quelle sono murate in terra, indietro un se ne parli si va avanti a promesse.... e come quello della statistica del pollo......via vado fuori all'aperto c'e odore di terra bagnata, anche il piove un viene più, i tartufi li annusano i giocatori, l'odore di terra bagnata ai pensionati! finchè un gle la buttano addosso.....

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