Quando certi giornali locali danno con quattro righi: Abbattuti pini pericolosi per le persone, le auto, espropriato terreno per superstrada e quindi altre piante abbattute, ripulitura alveo di fossi, torrenti, argini, lati strade, senza parlare degli incendi.
Ce lo domandiamo mai in una sola provincia senza andare oltre quante piante spariscono nel nome di lavori utili? Soltanto la meccanizzazione di detti lavori con potenti trattori e trincia che si mangiano arbusti e rami.
E le malattie delle piante che viaggiano con il rapido trasporto del legname: dopo il cipresso, il pino, e altre piante tocca ora il castagno -il pane dei poveri- a rischiare di grosso l'estinzione e nessuno provvede. C' è la necessità quando c'è da abbattere e si abbatte, mai c'è la necessità di impiantare. Non importa essere contadini ho esperti per vedere quanto terreno incolto c'è dappertutto. Si fanno proclami in difesa di un certo territorio ma non ci si lamenta mai dello stillicidio di piante che spariscono intorno a noi.
2 commenti:
Maresco la terra è bassa!
Ma quando c'è da speculare come si abbassano........Ti saluto Sarzanina.
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