venerdì 1 luglio 2011
Sabato mattina
Eccoci quì con le finestre spalancate per fare un ricambio d'aria alle 5 ,35 del mattino a pensare quel poco che farò oggi,prima cosa, la spesa alla coop, che il sabato mattina è quasi un rito. Ci troviamo fra conoscenti, un rapido scambio di battute sia con i commessi che con gli acquirenti, a volte facciamo incontri fra vicini di casa che ci conosciamo da molto ma che non ci incontriamo mai. A volte penso a quanto sia cambiata la vita nella nostra strada. Io abito a metà di una strada che dalla valle conduce al centro storico di San Miniato, paese che sorge sulla collina,due km e in questi due km ci sono poco più di dieci abitazioni, ci conosciamo tutti, siamo da sempre le stesse famiglie, e le stesse persone eccetto il ricambio naturale qualche nato, i morti restano, perchè in questa strada c'è il cimitero, ebbene in 25 anni come sono cambiate le abitudini. Quando ci siamo stabiliti in questa strada in poche settimane uno alla volta i residenti erano venuti a fare conoscenza anche se di vista mi conoscevano tutti, ora dopo 25 anni con le stesse persone eccetto il ricambio a volte ci vediamo anche dopo due anni e quasi sempre alla coop. In così poco tempo abbiamo distrutto semza accorgersi un modo di vivere solidale per passare alla quasi indifferenza. Ora darò una -scorsa- ai vostri blog, poi mi ingozzerò, parole di mia moglie, una tazza di latte, io al mattino non prendo caffè, solo latte e pane che spartisco con trek il mio cane. Non dovrei c'è lo zucchero, ai cani e ai vecchi fà male, ma sono un ghiotto................
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
Che acuta riflessione, la tua, caro Maresco.
In città poi è ancora peggio: neppure alla Coop si riconoscono i vicini di casa :(
Abbiamo distrutto un mondo di solidarietà e siamo arrivati alla indifferenza e forse, addirittura, alla paura...
Grazie per questi tuoi pensieri che condividi.
Buon sabato!
Lara
Amara, ma purtroppo tanto vera, questa tua riflessione, Maresco.
Posta un commento