martedì 26 giugno 2012

LA TRAGEDIA DELLA CALVANA

DOLORE E RABBIA, NON SI PUò MANDARE ALLO SBARAGLIO DEI BAMBINI, Quente volte ho incontrato boi scaut nelle mie tante escursioni, vedere i primi camminare spediti conversare con la guida e in fondo altri bambini arrancare, rischiare di andare fuori sentiero. Molte volte ho sentito lamentarsi i gestori dei rifugi per la scarsità di preparazione a volte anche improvvisazione. Andare in montagna è sempre una lotteria, un temporale improvviso, un ritardo nel programma, uno in difficoltà.....
Si va sulle Apuane in escursione o su altri monti, ma che preparazione possono avere dei bambini? avete presente alla partenza, allegri corrono, sono bambini ,è naturale, ma ore di cammino, sentieri impervi che resistenza hanno?
Quasi sempre và bene ma quante volte si rischia? Quel prete che portò con la neve sul terribile sentiero di Vinca lato nord del Sagro era lui in testa con le scarpe della domenica finì lui in un burrone e pagò con la vita una evitabile tragedia, quel ragazzino che appoggiandosi ad una pianta precipitò dal sentiero del monte Forato. ..... troppa incoscenza!
Ieri, con più di quaranta gradi al sole, con l'afa che toglieva il respiro, si portano in escursione sulla Calvana un monte ovunque lo sali devi affrontare in cima un interminabile groppa senza un'ombra.
Chi và in escursione deve sapere che è meglio la fame che la sete, una guida deve avere una scorta lui di acqua per emercgenze, e non deve mai stare in testa , ma deve controllare gli ultimi quelli che possano avere difficoltà. Ma ci sono migliaia di percorsi adatti a bambini o ragazzini, ma se si vuole  andare dove si può avere difficoltà ci vuole un'esperto che sappia valutare la difficoltà che può avere quello più debole.
L'escursione è bella, lo dice uno che non ha altre passioni che quella di camminare ma affidare dei bambini a gente inesperta è da irresponsabili.

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