sabato 23 giugno 2012

Scarpe

Come molti ho dovuto abbandonare la terra e inventarmi un altro lavoro. Essendo in quel periodo scapolo invece di cercare un lavoro che mi assicurasse subito un guadagno, grazie ad un amico mi sono perfezionato nel taglio della pelle per tomaie. Direi che non è stato difficile dopo un anno percependo pochi spiccioli sono entrato finalmente in fabbrica con la qualifica ti tagliatore, allora prima estra. Dopo due anni sono entrato a lavorare a Firenze da una grande firma di allora. Poi artigiano del calzaturioro sempre tagliatore.
Tagliavo le scarpe ad una ditta e vedevo girare per la fabbrica un operaio dell'enel con suola e matasse di fili sottili, per più di un anno hanno provato a fare la suola antistatica, io ci facevo battute del tipo: tutti questi fili per non far salire sulle scarpe le formiche.
Ebbene quella scarpa antistatica quel calzaturificio la brevettò, è stata la fortuna, hanno prodotto di quelle scarpe una infinità, poi è arrivata una grossa azienda che reclamizzava nelle riviste e in tv. Si diceva nella   pubblicità: frutto di ricerche e di studi di ingegneri abbiamo creato ..... ecc.Ricerche, studi, ingegneri, Balle: lavoro certosino e intelligente di un artigiano e di un operaio enel e sfruttato con la pubblicità... Vi ricordate quel famoso presentatore al semaforo? Si campava anche prima e ci si calzava bene, anzi molto più bene quando le scarpe non erano firmate ma cesellate da bravi calzaturieri.

1 commento:

patrizio spinelli ha detto...

Maresco, mi deludi, dovevi fare l' incisore del globo, ad oltranza....