giovedì 21 giugno 2012

.......E POI RITORNO

Uno dei miei primi ricordi è la fiera di Empoli. Che anno era?, io non sono mai stato buono di conservare date, numeri, ricordo avvenimenti nei particolari ma quando sono avvenuti nò; a volte dico... due anni fà.... mia moglie sì lei è brava a conservare date, lei è un archivio, ho che dici  sono passati sei anni.....
Erano certamente gli anni prima della guerra, forse il 39,ero molto piccolo.
Si arganizzarono, si direbbe ora, diverse  persone e fissarono-prenotarono- la carrozza di Paghino. Paghino era un soprannome, mai saputo che cognome avesse,  faceva il vetturino, il frantoiano, il barrocciaio..... ovvia si trasformava in diversi lavori a secondo le richieste. Aveva una carrozza con ai lati delle panche di legno, la richiedevano per matrimoni e mercati. due erano i mercati: Empoli il Giovedì, e Castelfiorentino il Sabato. Poi la fiera per eccellenza: quella intorno il 20 settembre ad Empoli.
E fù cosi che montai in carrozza per la prima volta proceduto da più di una settimana che non si parlava d'altro, Quanti eravamo?molti: una mamma e due o tre bambini. Da Castelnuovo d'Elsa a Empoli non sono molti km ma farli in una carrozza trainati da un vecchio cavallo  fù una eternità, mi stufai e mi misi a piangere,arrivai alla fiera già male disposto: tutta quella gente i baracconi, il gridare e tutto quel frastuono mi fecero ancora più piangere. Mia madre per del tempo diceva a tutti che gli avevo- sciupato la fiera-
Con un particolare carattere si nasce o, chissà, o forse fù quella fiera a non piacermi più le ammucchiate varie. Notti bianche, cene, feste di ogni tipo quando mi è possibile le evito, sto bene, sono felice solo quando cammino e vedo intorno a me piante,erbe, terra: sia polvere o fango e mi piace il rumore vario del vento e dei passi.......... La carrozza di Paghino? che fine avrà fatto? come il frantoio con la macina trainata dal mulo, e Paghino, giù nell'inferno col boccale di lamiera a - pescare olio..... e dietro il frantoio l'acqua che scorreva torbida con chiazze di olio........ Niente è rimasto: appartamento moderno.... a volte mi chiedo: che tempo di cambiamenti ho vissuto, non tento più di scrivere con la mano mancina, pigio il tasto con la destra. Sono forzatamente trasformato destro convertito e moderno forzato.
Paragrafando la canzone di Vecchioni Luci a SAN Siro: ridammi indietro la mia carrozza, i miei cinquanni e un mondo che non sai...... Quanta confusione passa nella zucca di un vecchio!

2 commenti:

maresco martini ha detto...

HOOOO, Questo pezzo! macche post, anche nel parlà che confusione.......

patrizio spinelli ha detto...

Capperi Maresco, mi sembrano scene che ormai non vedi più neppure a Kabul. Anche i talebani, ormai si sono ammodernizzati...