mercoledì 13 giugno 2012
IL PROSCIUTTO ricordi
Negli anni cambiammo podere -eravamo mezzadri- il proprietario del podere era un piccolo agrario, aveva quel podere solo a mezzadria poi coltivavano loro stessi-erano due fratelli e il padre in sù con gli anni, una grande vigna con solo uva da tavola- moscato di Amburgo, e diversi ettari a fieno nel padule di Fucecchio. Tornammo e tutto era un idilio noi lavoravamo con passione e competenza e i proprietari erano soddisfatti del - nuovo contadino- ma a Gennaio quando dicemmo di comperare il concime per il grano il diciamo capo, uno dei fratelli disse che non lo voleva comperare e evitava di incontrarci. Mio padre senza arrabbiarsi le disse: io l'ordino poi qualcuno pagherà. Si seppe da un parente il perchè di questo cambiamento: si aspettavano il regalo del prosciutto. Il precedente contadino malgrado le regalie fossero state abolite per legge continuava a portarle in regalo un bel prosciutto. Rimase col muso per pochi giorni poi arrivarono i concimi e noi assaporammo ancora di più quel prosciutto conquistato con anni di lotte. Era quel padrone un cattolico e democristiano. Ecco perchè Rosi Bindi vi guardo con diffidenza............
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5 commenti:
capisco, magari quì si mangiava mortadella e ciccioli
Da raccontare ai più giovani, perché sappiano quali conquiste sociali si siano fatte ad opera faticosa dei nostri padri.
Tangenti e mazzette anche a base di prosciutto? Roba da non credere.
Era per legge che il contadino mezzadro doveva dare al padrone del terreno alcune cose: oltre che il 50per 100 del prodotto alcune cose: un paio di capponi e una coscia di maiale fino alla terza puppa. A seguito di lotte queste due voci furono abolite, ma molti agrari ricattavano i contadini, altro che tangenti. noi conoscevamo la legge e il prosciutto lo mangiavamo noi.
Eh,lo so bene, che gli portavi di nascosto il cervello del maiale.....
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